Luglio 2022: Kim Gordon – NO HOME RECORD (2019)
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2019
Registrato a: Sphere Studios (Los Angeles)
Produttore: Kim Gordon & Justin Raisen
Formazione: Kim Gordon (voce, chitarre, drum machine), Justin Raisen (sintetizzatore, tastiere, chitarre, basso), Stella Mozgawa (batteria), Jake Messina Meginsky (basso, batteria, loops), Shawn Everett (drum machine), Bosh Rothman (batteria)
Tracklist
Sketch artist
Air BnB
Paprika pony
Murdered out
Don’t play it
Cookie butter
Hungry baby
Earthquake
Get yr life back
“Le donne non hanno ancora esplorato la musica sperimentale”
(Kim Gordon)
Ѐ difficile riavvolgere il nastro degli eventi e ricominciare daccapo. Quello che hanno fatto i Sonic Youth è decisamente unico in tutta la storia del rock, portando al potere il concetto tutto alternativo di “musica dissonante”. Tuttavia i Sonic Youth avevano legato la propria esistenza al legame matrimoniale che aveva unito Kim Gordon, bassista e cantante, a Thurston Moore, chitarrista e cantante. Quando nel 2011 la crisi li portò alla separazione, era inevitabile dunque che questa finisse per coinvolgere anche il gruppo, che nell’ottobre di quell’anno annunciò lo scioglimento, giusto qualche settimana dopo un’altra band iconica del rock alternativo americano, i R.E.M.
Kim Gordon restò a leccarsi le ferite di una relazione durata quasi trent’anni, e che si era consumata per le continue infedeltà del marito. Nello stesso tempo però, mentre Thurston Moore porterà avanti una proficua ed importante carriera solistica, Kim Gordon decide che è ora di rimettersi in gioco e di dire nuovamente la sua. Non era certo nuova ad esperienze al di fuori della band, se si tiene conto l’attività da produttrice, che la vide coinvolta nel disco d’esordio delle Hole.
E così a dieci anni dall’ultimo album con i Sonic Youth, Kim Gordon pubblica il suo primo vero disco d’esordio da solista, No home record. Un album in cui ci tiene a ribadire tutto il suo femminismo “non militante”, ma dissonante, in cui le donne prendono il potere della musica e della distorsione. L’album è in perfetta linea con le distorsioni dei Sonic Youth, ma accentua i toni grevi che in diversi punti fanno venire fuori tutti i suoi più grandi riferimenti, da Nico a Siouxsie, da Patti Smith alle Slits.
Il disco è stato realizzato assieme al produttore Justin Raisen, già a lavoro con gente come Sharon Von Etten, Sky Ferreira, Ariel Pink… e affronta il genere post industrial con una personalità che già ci era nota. Non ci sono sbavature, non ci sono cali di tensione, e tutto sembra ripartire dalla stessa inquietudine che animava i dischi di un tempo nella band madre. Segno che è importante andare avanti!