Un ginger di nome Liam fa un incidente in auto, si sveglia e non ricorda nulla ma si accorge che tutto ciò che ha vita, se gli si avvicina di 50 metri, muore. Scappa, muore gente, arriva Jane che non ricorda nulla ma solo che era con lui in auto, parlano camminano e ogni tanto hanno flash di ricordi (non piacevoli). Scoprono che se lei sta vicino a lui nei 50 metri, non muore nessuno ma se lei si allontana, non volendo lui uccide chiunque. Per caso si fanno aiutare dal moroso di Jane che in realtà si chiama Rose, e si scopre che lei era scappata dopo una lite con lui perché ella ha una gemella scomparsa da un anno ed era fuori di testa. Poi arrivano i poliziotti (Liam è ricercato) che li separano e muoiono tutti. Lentamente ricordano e si scopre che in sintesi, Liam è un killer che rapisce le ragazze e Jane sarebbe stata la prossima, si erano trovati su un ponte mentre Jane voleva suicidarsi ma Liam finse di aiutarla per portarla dove faceva sparire le altre, dove ricordano il passato e come si sono conosciuti prima di perdere la memoria: mentre lei cercava di scappare, un fulmine li aveva colpiti e “stregati” (erano a 50 metri l’uno dall’altro). Liam però adesso si fa schifo da solo, e quando 3 ragazzetti li vogliono picchiare, lui li ammazza allontanandosi da JaneRose, ma prima sparano a JaneRose (poi muoiono), e Liam la porta all’ospedale (lei non riesce a sparargli anche se vorrebbe dato che lui in realtà la voleva ammazzare nelle loro vite di ante-fulmine, perché nel frattempo si son come innamorati non ricordando il passato) e mentre portano lei a darle cure mediche lui si suicida con un colpo di pistola (giustamente).

M’è piaciuto molto, un thriller sci-fi intrecciato che dimostra come noi stessi siamo il bene e il male, a seconda di come e cosa viviamo.