Banche temono fughe di capitali dopo le elezioni francesi

bancaElezioni francesi e fuga di capitale.
Ormai le elezioni francesi sono alla porta, e con esse i grandi cambiamenti che si attendono nella politica europea nello specifico e in quella mondiale in generale. Specialmente se dovesse vincere un candidato poco voluto dalle grandi elité finanziarie, la fuga di capitale dalle banche francesi potrebbe essere incontrastabile. E la cosa non gioverebbe a nessuno, specialmente considerando che la Francia è uno dei più grandi centri economici sia dell’Europa, che del mondo. Un indebolimento di questo stato da un punto di vista prettamente finanziario potrebbe portare con sé risultati imprevisti anche per gli altri Paesi, Italia su tutti. E non solo perché il Bel Paese nostrano confina con la Francia, ma anche perché tra i due Stati ci sono numerosi interscambi commerciali e finanziari. Il crollo del sistema bancario di uno trascinerà nel baratro anche l’altro. Così, qualora alle presidenziali della Francia dovesse vincere il candidato euroscettico, si aprirebbero orizzonti particolari.

La fuga di capitale dalle banche della Francia potrebbe spostare il capitale anche in Italia, ma è più probabile che i soldi arrivino in Lussemburgo, Svizzera oppure Malta. Tutti quei Stati, insomma, considerabili alla pari di veri e propri paradisi fiscali. L’Italia non rientra nella categoria dei paradisi fiscali, ma la situazione economica sulla penisola potrebbe essere comunque migliore che in Francia dopo le elezioni. Si tratta, comunque, di previsioni delle banche basate sulla popolazione. Difatti, i francesi potrebbero voler correre ai ripari per togliere i soldi dalle banche francesi temendo che la situazione nel Paese diventi meno stabile. In questo caso le banche italiane sarebbero, certamente, una valida alternativa. Tuttavia, da quanto mostrano le statistiche e i sondaggi, l’Italia non sarebbe una delle mete preferite per tutte le persone volenterose di depositare qui i propri soldi. D’altro canto, le mete preferite sarebbero i paradisi fiscali e non, in relazione anche alle capacità ed esigenze di ognuno.

La situazione potrebbe cambiare radicalmente anche nei prossimi mesi, quando si scoprirà che i sondaggi danno per favorito uno o l’altro candidato. In questo caso la popolazione potrebbe lasciarsi prendere dal panico, e la fuga di capitale dalle banche francesi in direzione Svizzera, Panama, ma anche Regno Unito e Germania potrebbe avvenire con un largo anticipo. Si consiglia, comunque, di non correre verso le banche francesi subito, in quanto la situazione potrebbe comunque restare stabile indipendentemente dalla vittoria di uno o dell’altro candidato. Se i cittadini italiani hanno il capitale depositato nelle banche francesi, potrebbero prendere in considerazione l’idea di attendere un po’ per valutare la situazione prima di prelevare i propri fondi. D’altro canto, aspettare troppo potrebbe essere un errore, in quanto a causa di una crisi economica le banche perderebbero i fondi.