Implantologia a carico immediato senza osso – Impianti Pterigoidei
Oggi il nostro paziente si è rivolto a noi per eseguire una visita presso il nostro centro super specializzato in qualsiasi tecnica implantare, indipendentemente dalla gravità e dall’assenza di osso sia mascellare che mandibolare.
Il paziente presenta una grave atrofia mascellare superiore nella zona posteriore, che viene trattata presso il nostro centro, evitando innesti d’osso autologhi e i grandi rialzi dei seni mascellari, con l’inserimento di 2 impianti speciali pterigoidei e 6 impianti frontali trasversali in premaxilla, con 2 impianti nasali e 2 sub nasali, risolvendo il caso complesso in 24 ore, riabilitando il paziente con 2 circolari fissi provvisori senza falsa gengiva.
PASSANO 6 MESI IL PAZIENTE E’ GUARITO IMPIANTI TUTTI OSTEOINTEGRATI, SI PASSA DAI CIRCOLARI FISSI PROVVISORI SENZA FALSA GENGIVA A QUELLI DEFINITIVI NATURALI
Come puoi vedere tu’ stesso anche se il paziente presenta grave atrofia mascellare il risultato risulta sempre impeccabile, sia dal punto di vista della tecnica chirurgica EVITANDO INNESTI D’OSSO E GRANDI RIALZI DEI SENI MASCELLARI, Sia dal punto di vista estetico con bellissimi circolari senza falsa gengiva realizzati a mano e su misura su paziente senza osso con risultato NATURALE.
COME RISULTA POSSIBILE? BASTA ANDARE DAI BARAVI O DA CHI VI MOSTRANDOVI I PROPRI RISULTATI IMPLANTARI OTTENUTI – COME IN QUESTO CASO .
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Oggi grazie alle nostre tecniche di ultimissima generazione rese possibili da decenni di studi presso l’università francese a Lyone su cadaveri quasi 2500 dissezioni resndono possibile oggi offrire ai nostri pazienti soluzioni impensabili, con tecniche come per esempio il cerchiaggio dei seni mascellari atrofici, evitando i grandi rialzi dei seni mascellari e gli innesti d’osso mascellare, con l’inserimento di impianti Pterigoidei, che baipassano i seni mascellari atrofici costituendo i pilastri di resistenza primaria per la masticazione nelle zone posteriori del mascellare. Frontalmente 4 impianti trasversali 2 nasali e 2 sub nasali, completano la riabilitazione con successo, senza ricorrere a grandi rialzi del seno mascellare, interventi chirurgici, lunghi, costosi, dolorosi e senza alcuna garanzia di successo nel medio lungo periodo.
Segue un caso clinico con utilizzo di questa tecnica che possiamo offrire a Padova nel nostro centro specializzato non trovabile altrove.
La nostra bellissima paziente Cristina si è informata in rete circa 8 mesi fà, ricercava un centro all’avanguardia, che potesse risolvere definitivamente, sia sul piano della stabilità primaria, con denti fissi, la propria atrofia mascellare e mandibolare e alcontempo, riuscire se ve ne fosse stata la possibilità di ottenere un risultato estetica soddisfacente.
Cristina è giunta presso la nostra sede Super Specializzata in soluzioni fisse per paziente altamente atrofici a Padova da Napoli. Il giorno della visita ci siamo immediatamente accorti della gravità della situazione, in giovanissima età Cristina e’ rimasta edentula e da circa 20 anni porta 2 protesi mobili, queste nel corso del tempo hanno contribuito al riassorbimento dell’osso crestale sia mascellare che mandibolare.
Oggi Cristina, per via di questa sua situazione maturata nell’arco di circa 20 anni risulta in una situazione ossea tra le piu’ gravi e complesse, s’inora trattate.
Il nostro Professore dopo la visita, informa Cristina, che prenderà a cuore il suo caso e riuscirà a donarle un nuovo sorriso stabile ed estremamente bello e soddisfacente dal punto di vista estetico, vista ancora la giovane età della paziente.
Durante l’intervento vengono eseguite le nostre tecniche di cerchiaggio di seno mascellare, per evitare innesti d’osso autologo e i grandi rialzi del seno mascellare.
Al termine dell’intervento il Prof, risulta estremamente soddisfatto dell’intervento eseguito e risulta estremamente fiducioso sia sulla stabilità primaria degli impianti dentali, vista la grave atrofia, sia sul piano estetico, preannuncia a Cristina, che rimarra piacevolmente sorpresa dell’estetica che al termine dell’osteointegrazione otterrà con i nostri circolari fissi realizzati a mano e su misura senza falsa gengiva dai nostri maestri protesisti.
Oggi siamo giunti al giorno dell’avvitamento delle protesi circolari fisse e definitive, giudicate voi stessi, riscordandovi della situazione di partenza assai grave e compromessa.
SE ANCHE TU’ SOFFRI DI GRAVI O GRAVISSIME ATROFIE, E DESIDERI I VERI ESPERTI IN QUESTO SETTORE, QUANDO PARLIAMO DI ASSENZA GRAVE D’OSSO MASCELLARE O MANDIBOLARE, CONTATTACI SENZA INDUGIO E POTRAI TORNARE A SORRIDERE, CON LO STESSO RISULTATO ESTETICO E FUNZIONALE DI CRISTINA. TEL 388 7527525
l’implantologia a carico immediato consente di inserire gli impianti dentali e, nella stessa seduta, fissare la protesi, in molti casi si tratta di una protesi provvisoria.
Con questa tecnica implantare il paziente può lasciare lo studio dentistico con i nuovi denti in bocca o, al massimo, attendere le 24 ore successive per finire il lavoro.
Il carico immediato permette differenti tipi di riabilitazione, può essere utilizzato per un singolo dente, per un ponte dentale oppure per un’intera arcata od entrambe quando la persona richiedente è completamente senza denti, edentulia completa.
LE NOSTRE PROTESI FISSE SENZA GENGIVA CIRCOLARI SU IMPIANTI COME VIDEO
Come si effettua il carico immediato ?
VIDEO CARICO IMMEDIATO 24 ORE INTERA BOCCA SENZA FINTA GENGIVA 2 CIRCOLARI
Abbiamo pensato di descrivere nei minimi dettagli tutti i singoli passaggi che caratterizzano l’intervento di implantologia per ottenere i denti nella stessa seduta in cui si inseriscono i perni in titanio.
Consigliamo di approfondire l’argomento con i dentisti a cui chiederete il preventivo dei costi.
Fase 1: Verifica della quantità ossea
La condizione necessaria e sufficiente per poter eseguire il posizionamento della protesi sugli impianti nella stessa seduta è la giusta quantità di osso a disposizione dell’implantologo.
Se tale quantità manca è necessario ricrearla con interventi come il rialzo del seno mascellare oppure innesti di materiale osteoinduttivo (che favorisce la formazione di nuovo osso).
Per verificare lo stato dei mascellari, il dentista sottopone il candidato ad un esame volumetrico tridimensionale chiamato Tomografia Computerizzata 3D od anche Dentalscan Cone Beam 3D
Fase 2: estrazione dei denti residui
Dopo aver somministrato l’anestesia locale, l’intervento inizia subito con l’estrazione degli ultimi elementi dentali presenti nel cavo orale seguita dalla bonifica di tutta la bocca.
E’ necessario eliminare i residui di materiale infetto ad esempio se i denti naturali sono molto cariati oppure affetti da parodontite.
In quest’ultimo caso, il dentista provvede ad asportare anche parti di tessuto molle, gengiva, che potrebbe veicolare nuova infezione alle viti.
Fase 3: presa delle impronte
Una volta risanata tutta la bocca, è il momento della presa delle impronte dentali con particolare riferimento alle altezze per il calcolo della quantità di gengiva finta e della misura dei denti protesici.
Se i mascellari e le gengive sono in buone condizioni, la flangia finta rosa non è necessaria.
Con le impronte, l’odontotecnico può cominciare subito la costruzione della protesi fissa in modo che sia pronta una volta terminata la fase implantologica vera e propria.
Fase 4: inserimento degli impianti per il carico immediato
Questo è il momento più importante di tutta la procedura implantologica poiché l’odontoiatra comincia a perforare l’osso con frese via via di misura maggiore fino ad arrivare a quella propria della vite che si deve utilizzare.
Finita la preparazione dell’osso ricevente, inizia l’avvitamento dell’impianto che può essere fatto attraverso un avvitatore motorizzato e collegato ad un misuratore elettronico della forza oppure con uno strumento manuale con tacche chiamato cricchetto o torque.
Indipendentemente dalla modalità di inserimento scelta, il successo del carico immediato si realizza solo se il dentista può avvitare l’impianto con una forza pari o superiore a 35 Nm (Newton metri) a volte si utilizza la sigla Ncm (Newton per centimetro).
Sotto tale misura gli impianti non avrebbero la stabilità necessaria per supportare la protesi durante la masticazione e tutta la riabilitazione implanto-protesica fallirebbe.
L’alternativa è quella di adottare fin da subito il carico differito.
Una volta che gli impianti sono in sede, il medico e l’odontotecnico prendono nuovamente le impronte per trasferire sulla protesi la posizione degli impianti e creare i fori in cui andranno inserite le viti di fissaggio della protesi.
Fase 5: posizionamento della protesi
Tutto è pronto, il paziente può finalmente ricevere i nuovi denti che saranno avvitata agli impianti immediatamente.
L’ultimo step è quello di controllare il bilanciamento dell’occlusione.
Con una strisciolina di carta colorata tra le due arcate, il medico chiede di aprire e chiudere la bocca.
Se ci sono punti di precontatto, essi si colorano ed il dentista può smussarli con il trapano a turbina.
Vantaggi dell’implantologia a carico immediato
I tempi di realizzazione dei lavori sono estremamente ridotti. Si ottengono i denti subito od entro, al massimo 24, 48 ore;
riduzione dello stress operatorio e post operatorio per la persona che affronta l’intervento che esce dallo studio del dentista con i nuovi denti già in bocca e perfettamente funzionanti;
Il paziente non è costretto a lunghi periodi di disagio sociale e funzionale a causa della mancanza degli elementi dentali;
inserire gli impianti e posizionare la protesi in un’unica volta, permette la riduzione dei costi poiché si concentra tutto il lavoro in una sola seduta oltre a quelle successive di controllo.
Questo implica meno appuntamenti, meno anestesia, meno assistenza da parte dell’odontoiatra (assistenti), meno esami radiologici per verificare il grado di osteointegrazione ed il tutto determina una diminuzione del prezzo per il paziente.
Nessuna attesa per i tempi di osteointegrazione in cui è necessario portare una protesi mobile totale (dentiera) per poter mangiare e parlare correttamente sentendosi a disagio.
Comportamenti da tenere dopo l’intervento
Nei primi 20 giorni l’implantologo prescrive l’utilizzo di un collutorio alla clorexidina allo 0,2% da utilizzare almeno una volta al giorno per risciacqui dopo aver pulito i denti.
Lo scopo della clorexidina è quello di disinfettare le ferite delle gengive e di abbattere la percentuale di batteri che potrebbero dar luogo ad infezione.
Spazzolare la protesi caricata immediatamente come si faceva con i denti naturali quindi con uno spazzolino a setole medie o morbide e dentifricio.
L’acquisto di un idropulsore è vivamente consigliato specialmente poiché gli ultimi modelli hanno un’ottima pressione e capacità di rimuovere i resti di cibo rimasti tra la le gengive e il manufatto protesico.
Per le prime 3 settimane è consigliato non far uso di filo interdentale e scovolino poiché si corre il rischio di strappare i punti di sutura
Subito dopo l’intervento è bene scegliere un’alimentazione che prediliga cibi morbidi;
Ogni 3 mesi è necessario recarsi presso la clinica odontoiatrica per effettuare il controllo e, se necessaria, anche la pulizia della protesi fissa. Successivamente, la frequenza delle visite può essere portata a 2 volte all’anno.
Carico immediato post-estrazione
Le viti in titanio possono essere inserite immediatamente dopo l’estrazione dei denti naturali o parti di essi.
Si tratta di impianti post-estrazione progettati appositamente per essere inseriti subito dopo l’estrazione del dente. La superficie porosa di tali perni favorisce l’integrazione con l’osso.
Gli impianti post-estrazione garantiscono, da subito, la stabilità necessaria per contrastare i carichi masticatori.
Controindicazioni
Fino a qualche anno fa, alcune malattie sistemiche come il diabete e l’osteoporosi erano viste come delle serie controindicazioni all’implantologia soprattutto a causa dei medicinali assunti per tenerle sotto controllo. Pensiamo, ad esempio, a chi è in cura con corticoidi e bifosfonati.
Oggi anche chi soffre di tali patologie ha la possibilità di ottenere i nuovi denti subito, è necessario affrontare l’argomento con il dentista scelto per trovare la giusta strada ed arrivare all’esito desiderato.
Il candidato ideale
Il candidato ideale è la persona in buona salute, con un quantità di osso mandibolare o mascellare sufficiente a garantire la stabilità immediata dell’impianto (si parla di 35 o 40 Nm – Newton Metri), non fumatore, non affetto da patologie che abbassano le difese del nostro corpo (HIV), non in cura con radiofrequenza.
Chi NON può sottoporsi al carico immediato ?
Fondamentalmente ci sono poche caratteristiche che il clinico deve confermare per poter procedere ovvero:
i bambini e gli adolescenti non possono essere trattati poiché non hanno ancora completato lo sviluppo;
le persone con mascellari molto atrofizzati devono preventivamente sottoporsi al reintegro con innesti di materiale biocompatibile;
Chi soffre di bruxismo (digrignamento dei denti durante il giorno o la notte) deve prima risolvere il problema con speciali bite da portare di notte altrimenti i continui micromovimenti non permetterebbero la corretta guarigione;
Le gravi malocclusioni devono prima essere affrontate dal punto di vista ortodontico e solo dopo si può procedere con l’implantologia.
I costi del carico immediato
Diciamo subito che la procedura implantologica descritta in questo articolo rappresenta un metodo di lavoro non un prodotto come un impianto oppure la ceramica per i denti protesici quindi non ha un prezzo a se stante.
Esistono, invece, offerte complete di riabilitazione per un solo dente fino ad entrambi le arcate.