La tecnica Galileus Cerclage Sinus rappresenta un’innovativa soluzione per la riabilitazione orale, permettendo di superare le sfide dell’atrofia ossea senza ricorrere a innesti e rialzi. Ecco come questa avanzata procedura offre un circolare fisso in ceramica con 14 denti, garantendo un sorriso esteticamente appagante e funzionalmente efficiente:
Caratteristiche Principali della Tecnica Galileus Cerclage Sinus:
Evitare Innesti e Rialzi: Grazie all’utilizzo degli impianti pterigoidei e alla tecnica del cerclage sinus, la procedura supera la necessità di innesti ossei e rialzi del seno mascellare, semplificando il processo chirurgico.
Implanti Pterigoidei: Gli impianti pterigoidei vengono posizionati nella regione dei pterigoidi, fornendo una solida ancoratura e stabilizzazione per la protesi dentale.
Circolare Fisso in Ceramica: Il risultato finale è una circolare fisso costituito da 14 denti in ceramica, fornendo un aspetto naturale, resistente e esteticamente piacevole.
Senza Falsa Gengiva: La protesi realizzata con la tecnica Galileus Cerclage Sinus non include una falsa gengiva, garantendo un aspetto più naturale e facilitando la pulizia quotidiana.
Indipendentemente dall’Atrofia: La tecnica è progettata per affrontare casi di atrofia ossea, consentendo una riabilitazione completa indipendentemente dalla gravità dell’atrofia presente.
Vantaggi della Tecnica:
Risultati Estetici e Funzionali: La combinazione di impianti pterigoidei e la protesi in ceramica offre risultati estetici e funzionali di alta qualità.
Tempi di Guarigione Ridotti: Evitando innesti ossei e rialzi, la tecnica Galileus Cerclage Sinus contribuisce a ridurre i tempi di guarigione complessivi.
Carico Immediato: In alcuni casi, è possibile applicare un carico immediato sugli impianti, consentendo ai pazienti di beneficiare più rapidamente di una protesi fissa.
Contattaci per Maggiori Informazioni:
Per ulteriori informazioni sulla tecnica Galileus Cerclage Sinus e per scoprire se rappresenta la soluzione ideale per le vostre esigenze, vi invitiamo a contattarci. Siamo disponibili per fornire consulenze personalizzate e guidarvi attraverso le opzioni di riabilitazione orale più adatte al vostro caso specifico. Riottenete il vostro sorriso con la tecnica Galileus Cerclage Sinus – la chiave per un sorriso completo e naturale.
Oggi grazie alle nostre tecniche di ultimissima generazione rese possibili da decenni di studi presso l’università francese a Lyone su cadaveri quasi 2500 dissezioni resndono possibile oggi offrire ai nostri pazienti soluzioni impensabili, con tecniche come per esempio il cerchiaggio dei seni mascellari atrofici, evitando i grandi rialzi dei seni mascellari e gli innesti d’osso mascellare, con l’inserimento di impianti Pterigoidei, che baipassano i seni mascellari atrofici costituendo i pilastri di resistenza primaria per la masticazione nelle zone posteriori del mascellare. Frontalmente 4 impianti trasversali 2 nasali e 2 sub nasali, completano la riabilitazione con successo, senza ricorrere a grandi rialzi del seno mascellare, interventi chirurgici, lunghi, costosi, dolorosi e senza alcuna garanzia di successo nel medio lungo periodo.
Segue un caso clinico con utilizzo di questa tecnica che possiamo offrire a Padova nel nostro centro specializzato non trovabile altrove.
La nostra bellissima paziente Cristina si è informata in rete circa 8 mesi fà, ricercava un centro all’avanguardia, che potesse risolvere definitivamente, sia sul piano della stabilità primaria, con denti fissi, la propria atrofia mascellare e mandibolare e alcontempo, riuscire se ve ne fosse stata la possibilità di ottenere un risultato estetica soddisfacente.
Cristina è giunta presso la nostra sede Super Specializzata in soluzioni fisse per paziente altamente atrofici a Padova da Napoli. Il giorno della visita ci siamo immediatamente accorti della gravità della situazione, in giovanissima età Cristina e’ rimasta edentula e da circa 20 anni porta 2 protesi mobili, queste nel corso del tempo hanno contribuito al riassorbimento dell’osso crestale sia mascellare che mandibolare.
Oggi Cristina, per via di questa sua situazione maturata nell’arco di circa 20 anni risulta in una situazione ossea tra le piu’ gravi e complesse, s’inora trattate.
Il nostro Professore dopo la visita, informa Cristina, che prenderà a cuore il suo caso e riuscirà a donarle un nuovo sorriso stabile ed estremamente bello e soddisfacente dal punto di vista estetico, vista ancora la giovane età della paziente.
Durante l’intervento vengono eseguite le nostre tecniche di cerchiaggio di seno mascellare, per evitare innesti d’osso autologo e i grandi rialzi del seno mascellare.
Al termine dell’intervento il Prof, risulta estremamente soddisfatto dell’intervento eseguito e risulta estremamente fiducioso sia sulla stabilità primaria degli impianti dentali, vista la grave atrofia, sia sul piano estetico, preannuncia a Cristina, che rimarra piacevolmente sorpresa dell’estetica che al termine dell’osteointegrazione otterrà con i nostri circolari fissi realizzati a mano e su misura senza falsa gengiva dai nostri maestri protesisti.
Oggi siamo giunti al giorno dell’avvitamento delle protesi circolari fisse e definitive, giudicate voi stessi, riscordandovi della situazione di partenza assai grave e compromessa.
SE ANCHE TU’ SOFFRI DI GRAVI O GRAVISSIME ATROFIE, E DESIDERI I VERI ESPERTI IN QUESTO SETTORE, QUANDO PARLIAMO DI ASSENZA GRAVE D’OSSO MASCELLARE O MANDIBOLARE, CONTATTACI SENZA INDUGIO E POTRAI TORNARE A SORRIDERE, CON LO STESSO RISULTATO ESTETICO E FUNZIONALE DI CRISTINA. TEL 388 7527525
CONFRONTO TECNICHE PER PAZIENTI CON GRAVI E GRAVISSIME ATROFIE MASCELLARI:
Implantologia Zigomatica e impianti zigomatici TECNICHE A CONFRONTO
Partiamo dal concetto che la nostra sede è in grado di eseguire qualsiasi tecnica chirurgica complessa oggi esistente nel campo dell’implantologia moderna.
DETTO QUESTO DESIDERIAMO CHIARIRE ALCUNI PUNTI DI DIFFERENZA TRA TECNICHE RIFERITE AGLI IMPIANTI ZIGOMATICI
Attualmente anche nel nostro centro vengono eseguiti interventi di Implantologia Zigomatica con numero 4 impianti Zigomatici, questo quando il paziente, dopo la visita e accertata la gravità della mancanza ossea mascellare generalizzata, non presenta i siti, oppure per una svariata molteplicità di spiegazioni risultasse sprovvisto della zona Palatina, per l’inserimento degli impianti Pterigoidei.
METTIAMO A CONFRONTO LE DUE TECNICHE, PER MEGLIO COMPRENDERNE L’EFFICACIA DI OGNUNA, E CAPIRE APPIENO L’EFFICACIA E LE NEGATIVITA’ DI OGNUNA.
Sicuramente quando un paziente è giunto al pavimento nasale e non offre nessuna altra alternativa ossea, a quel punto qualsiasi tecnica e soluzione che ti porti ad ottenere nuovamente i denti fissi risulta grandiosa e ben accetta e tollerata.
TECNICA IMPIANTI DENTALI CLASSICI 4 ZIGOMATICI ORDINARI – CHE TUTTI RECLAMIZZANO
In questo caso, si nota l’inserimento di 4 impianti Zigomatici, inseriti 2 impianti per ogni Zigomo. Con questa tecnica si nota che l’uscita degli impianti non è situata in cresta, dove praticamente fuoriescono i denti in gengiva, ma direttamente nel palato, in oltre i punti di fuoriuscita degli stessi risultano anatomicamente per forza maggiore molto vicini tra loro.
Si nota immediatamente che l’estrema vicinanza degli impianti tra loro, la loro posizione frontale, sbilanceranno le forze masticatorie frontalmente, in oltre la protesi che si andrà a realizzare, conterà massimo dai 10 a i 12 elementi dentali.
In questa variante, abbiamo meglio distribuito i punti di appoggio per la protesi dentale fissa, creando sicuramente molto più confort per la persona che andrà a beneficiarne masticando, evitando di sovraccaricare la protesi in zona esclusiva frontale durante la masticazione.
In oltre con questa variante oltre alla funzionalità masticatoria, distribuendo e solidarizzando in forma migliorata il carico, siamo andati ad affinare la zona estetica, potendo contare per questa soluzione variata su di un circolare di ben ben 14 elementi.
Se devi sottoporti ad intervento di Implantologia Zigomatica perchè non hai osso mascellare, prendi in considerazione la variante, perche’ come vedi dalle immagini, l’inserimento degli impianti è estremamente meglio distribuita, perchè non parte come zona di innesto esclusivamente dagli zigomi, ma prende anche in considerazione l’osso palatino posteriore, con un’ulteriore osso basale come il pterigoideo, che significa che come lo zigomo non si consuma.
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Hai problemi di Parodontite? Mancanza di denti? Problemi di mancanza d’osso mascellare? Niente paura oggi a Varese – Brescia – Jesolo – Bologna puoi tornare a sorridere, con medici d’eccellenza spendendo il giusto. Chiama adesso il 388 7527525 per fissare appuntamento gratuito. Dentista Taranto Prezzi: €7.800 intera arcata dentale a carico immediato. Prezzi Impianti dentali €1.090 Prezzi Corona dentale €499 Prezzi Sedazione cosciente €500 Prezzi 3 Denti contigui €2.700 Prezzi Intera bocca a carico immediato superiore inferiore € 15.600 Prezzi Impianti Zigomatici € 14.900. Prezzi Impianti Pterigoidei €13.000 Prezzi All on 4 a carico immediato €7.800 Prezzi All on 6 – €7.800.
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IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO VARESE PREZZI 7.800 EURO
l’implantologia a carico immediato consente di inserire gli impianti dentali e, nella stessa seduta, fissare la protesi, in molti casi si tratta di una protesi provvisoria.
Con questa tecnica implantare il paziente può lasciare lo studio dentistico con i nuovi denti in bocca o, al massimo, attendere le 24 ore successive per finire il lavoro.
Il carico immediato permette differenti tipi di riabilitazione, può essere utilizzato per un singolo dente, per un ponte dentale oppure per un’intera arcata od entrambe quando la persona richiedente è completamente senza denti, edentulia completa.
Come si effettua il carico immediato ?
Abbiamo pensato di descrivere nei minimi dettagli tutti i singoli passaggi che caratterizzano l’intervento di implantologia per ottenere i denti nella stessa seduta in cui si inseriscono i perni in titanio.
Consigliamo di approfondire l’argomento con i dentisti a cui chiederete il preventivo dei costi.
Fase 1: Verifica della quantità ossea
La condizione necessaria e sufficiente per poter eseguire il posizionamento della protesi sugli impianti nella stessa seduta è la giusta quantità di osso a disposizione dell’implantologo.
Se tale quantità manca è necessario ricrearla con interventi come il rialzo del seno mascellare oppure innesti di materiale osteoinduttivo (che favorisce la formazione di nuovo osso).
Per verificare lo stato dei mascellari, il dentista sottopone il candidato ad un esame volumetrico tridimensionale chiamato Tomografia Computerizzata 3D od anche Dentalscan Cone Beam 3D
Fase 2: estrazione dei denti residui
Dopo aver somministrato l’anestesia locale, l’intervento inizia subito con l’estrazione degli ultimi elementi dentali presenti nel cavo orale seguita dalla bonifica di tutta la bocca.
E’ necessario eliminare i residui di materiale infetto ad esempio se i denti naturali sono molto cariati oppure affetti da parodontite.
In quest’ultimo caso, il dentista provvede ad asportare anche parti di tessuto molle, gengiva, che potrebbe veicolare nuova infezione alle viti.
Fase 3: presa delle impronte
Una volta risanata tutta la bocca, è il momento della presa delle impronte dentali con particolare riferimento alle altezze per il calcolo della quantità di gengiva finta e della misura dei denti protesici.
Se i mascellari e le gengive sono in buone condizioni, la flangia finta rosa non è necessaria.
Con le impronte, l’odontotecnico può cominciare subito la costruzione della protesi fissa in modo che sia pronta una volta terminata la fase implantologica vera e propria.
Fase 4: inserimento degli impianti per il carico immediato
Questo è il momento più importante di tutta la procedura implantologica poiché l’odontoiatra comincia a perforare l’osso con frese via via di misura maggiore fino ad arrivare a quella propria della vite che si deve utilizzare.
Finita la preparazione dell’osso ricevente, inizia l’avvitamento dell’impianto che può essere fatto attraverso un avvitatore motorizzato e collegato ad un misuratore elettronico della forza oppure con uno strumento manuale con tacche chiamato cricchetto o torque.
Indipendentemente dalla modalità di inserimento scelta, il successo del carico immediato si realizza solo se il dentista può avvitare l’impianto con una forza pari o superiore a 35 Nm (Newton metri) a volte si utilizza la sigla Ncm (Newton per centimetro).
Sotto tale misura gli impianti non avrebbero la stabilità necessaria per supportare la protesi durante la masticazione e tutta la riabilitazione implanto-protesica fallirebbe.
L’alternativa è quella di adottare fin da subito il carico differito.
Una volta che gli impianti sono in sede, il medico e l’odontotecnico prendono nuovamente le impronte per trasferire sulla protesi la posizione degli impianti e creare i fori in cui andranno inserite le viti di fissaggio della protesi.
Fase 5: posizionamento della protesi
Tutto è pronto, il paziente può finalmente ricevere i nuovi denti che saranno avvitata agli impianti immediatamente.
L’ultimo step è quello di controllare il bilanciamento dell’occlusione.
Con una strisciolina di carta colorata tra le due arcate, il medico chiede di aprire e chiudere la bocca.
Se ci sono punti di precontatto, essi si colorano ed il dentista può smussarli con il trapano a turbina.
Vantaggi dell’implantologia a carico immediato
I tempi di realizzazione dei lavori sono estremamente ridotti. Si ottengono i denti subito od entro, al massimo 24, 48 ore;
riduzione dello stress operatorio e post operatorio per la persona che affronta l’intervento che esce dallo studio del dentista con i nuovi denti già in bocca e perfettamente funzionanti;
Il paziente non è costretto a lunghi periodi di disagio sociale e funzionale a causa della mancanza degli elementi dentali;
inserire gli impianti e posizionare la protesi in un’unica volta, permette la riduzione dei costi poiché si concentra tutto il lavoro in una sola seduta oltre a quelle successive di controllo.
Questo implica meno appuntamenti, meno anestesia, meno assistenza da parte dell’odontoiatra (assistenti), meno esami radiologici per verificare il grado di osteointegrazione ed il tutto determina una diminuzione del prezzo per il paziente.
Nessuna attesa per i tempi di osteointegrazione in cui è necessario portare una protesi mobile totale (dentiera) per poter mangiare e parlare correttamente sentendosi a disagio.
Comportamenti da tenere dopo l’intervento
Nei primi 20 giorni l’implantologo prescrive l’utilizzo di un collutorio alla clorexidina allo 0,2% da utilizzare almeno una volta al giorno per risciacqui dopo aver pulito i denti.
Lo scopo della clorexidina è quello di disinfettare le ferite delle gengive e di abbattere la percentuale di batteri che potrebbero dar luogo ad infezione.
Spazzolare la protesi caricata immediatamente come si faceva con i denti naturali quindi con uno spazzolino a setole medie o morbide e dentifricio.
L’acquisto di un idropulsore è vivamente consigliato specialmente poiché gli ultimi modelli hanno un’ottima pressione e capacità di rimuovere i resti di cibo rimasti tra la le gengive e il manufatto protesico.
Per le prime 3 settimane è consigliato non far uso di filo interdentale e scovolino poiché si corre il rischio di strappare i punti di sutura
Nel complesso, il rialzo di seno mascellare è un intervento di tipo invasivo, da classificare come tutti gli altri tipi di interventi con i loro rischi generici, che possono sfociare in complicanze di tipo emorragiche, infettive o legate all’anestesia. Si tratta di impiantare per aumentare la massa ossea della mascella superiore un osso artificiale che può essere sintetico o naturale. L’intervento è di tipo ambulatoriale, senza bisogno di un ricovero.
Questo intervento si effettua quando bisogna inserire denti fissi dove mancano ed il volume e l’altezza dell’osso non bastano per effettuare l’operazione. Si devono riempire parzialmente le cavità ossee del cranio, per poter elevare la base che servirà da supporto agli impianti e alle protesi fisse.
Il seno mascellare è uno dei quattro seni paranasali. Questi sono cavità situate all’interno delle ossa del cranio e prendono il nome dalle ossa entro le quali sono scavate: sfenoidale, etmoidale, frontale e mascellare.
I seni paranasali sono rivestiti da mucosa e comunicano tramite orifizi detti osti con le due cavità nasali. Attraverso questi orifizi, avviene il passaggio verso l’esterno del muco prodotto al loro interno. I seni paranasali, assieme alle altre strutture delle vie aeree superiori, intervengono nei processi di umidificazione e riscaldamento dell’aria inalata durante l’inspirazione, in modo da permettere un ottimale scambio gassoso a livello polmonare.
Morfologia
Il seno mascellare è morfologicamente il più voluminoso dei seni paranasali. È di forma piramidale, con base triangolare rivolta medialmente, tre facce ed un apice, quest’ultimo rivolto lateralmente.
In corrispondenza della base sono presenti due orifizi: quello inferiore è completamente chiuso dalla mucosa, quello superiore comunica tramite un canale che termina con una doccia ossea (doccia semilunare) e si apre nel meato medio delle cavità nasali, tra il cornetto inferiore e quello medio.
Origine evolutiva
Il complesso dei seni paranasali si è formato e sviluppato probabilmente per processi di adattamento evolutivo mirati ad alleggerire il peso delle masse ossee del cranio.
Presso le nostre strutture la mancanza d’osso non e’ piu’ un problema
In quasi tutti i casi di edentualia parziale o totale, la dentiera è ormai solo un brutto ricordo. Anche per le atrofie gravi che rendono impossibile o troppo rischioso inserire gli impianti dentali nell’osso alveolare, l’odontoiatria dispone oggi di una serie di valide alternative che permettono non solo di riabilitare un’intera arcata da condizioni in passato incurabili, ma soprattutto di farlo rapidamente e senza trapianti o aumenti d’osso più invasivi.
Oggi, un impianto dentale può venire inserito nella parte posteriore della mascella in modo convenzionale quando l’osso al di sotto del seno mascellare misura almeno 8 mm. Per perdite d’osso più estese era finora necessario ricorrere a tecniche di trapianto o di rialzo del seno mascellare, o a entrambe. L’alternativa corrente è il ricorso a impianti sostenuti da siti ossei più lontani dall’osso alveolare, come la regione pterigomascellare o l’osso dello zigomo (impianti zigomatici). Il costante progresso delle tecniche operatorie, il miglioramento nel design degli impianti, e soprattutto l’arrivo della chirurgia guidata da computer, hanno reso possibile effettuare restauri ancorati all’osso di questa regione del mascellare in modo assai prevedibile.
L’impianto pterigoideo è un impianto dentale che viene inserito, posteriormente al primo molare dell’arcata superiore (mascellare), all’interno del piatto pterigoideo. Per lungo tempo in ambito odontoiatrico si è ritenuto che il distretto pterigomascellare fosse inadatto a ospitare gli impianti dentali a causa delle sue caratteristiche anatomiche. In tempi più recenti, un’abbondante evidenza clinica ha invece dimostrato che questa zona non solo è adatta all’osteointegrazione degli impianti dentali in titanio, ma che al contrario di quanto si pensava, la densità ossea di alcune strutture pterigomascellari offre una stabilità di ancoraggio degli impianti addirittura superiore a quella di qualsiasi altra parte della mascella.
Le strutture di questo distretto anatomico più adatte a sostenere gli impianti dentali sono la tuberosità dell’osso mascellare, il processo piramidale dell’osso palatale, e il processo pterigoideo dell’osso sfenoide. L’impianto può a volte essere inserito direttamente nella tuberosità del mascellare, in funzione della dimensione e della qualità dell’osso presente; in altri casi, quando altezza, lunghezza e/o spessore della tuberosità si rivelano inadeguati, l’impianto può essere inclinato in modo tale da venire inserito nel processo pterigoideo. Molti studi hanno dimostrato la vantaggiosità di questo posizionamento, che consente l’ancoraggio di varie soluzioni protesiche
CASO CLINICO TRATTACO CON PTERIGOIDEI EVITANDO INNESTI E RIALZI. IL PAZIENTE TORNA A SORRIDERE CON DENTI FISSI.
IMMAGINE CHE MOSTRA IL TERMINE DELL’INTERVENTO, PAZIENTE PRIVO DI OSSO MASCELLARE, SONO STATI INSERITI 4 IMPIANTI TRASVERSALI NELLA ZONA PREMAXILLA DA CANINO A CANINO PIU’ 2 IMPIANTI PTERIGOIDEI NELL’OSSO PALATINO. TORNA A SORRIDERE CON DENTI FISSI EVITANDO INNESTI E GRANDI RIALZI DEL SENO MASCELLARE, INTERVENTI LUNGHI 2 ANNI SENZA DENTI, DOLOROSI E COSTOSI. DESIDERI CONSULENZA GRATUITA? CHIAMACI ADESSO AL 388 7527525
NELL’IMMAGINE CHE SEGUE PUOI VEDERE LA TECNICA DI POSIZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DENTALI STRAORDINARI, QUANDO IL PAZIENTE E’ IN ASSENZA DI OSSO MASCELLARE E QUINDI E’ IMPOSSIBILITATO ALL’INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI ORDINARI SE NON PRECEDUTI DA INNESTI D’OSSO E RIALZI DEL SENO MASCELLARE.
CON LA NOSTRA TECNICA RISPARMI TEMPO, SOLDI E DOLORE E SEI GARANTITO DI TORNARE A POSSEDERE DENTI FISSI Tel 388 7527525