Pellicce archiviate, difendiamo gli animali

   Portata a casa la vittoria contro l’uso delle pellicce attraverso la campagna Peta che aveva come slogan I’d Rather Go Naked Than Wear Fur, ora Ingrid Newkirk è pronta a dare battaglia su un altro fronte, ovvero quello di riuscire a far comprendere a tutti che “diventare vegani è una scelta non più rinviabile”. E lo spiega così: “La gente deve capire che, catturando e sfruttando gli animali selvatici e anche quelli domestici, non solo fa loro del male, ma porta questi virus animali tra noi con effetti catastrofici. Ogni influenza, compresa quella micidiale del 1918, ha avuto origine dallo sfruttamento degli animali. Gran parte delle influenze non nascono, come nel caso del coronavirus, da animali esotici, ma da galline e maiali. È ora di smettere di mangiare animali. Non solo per rispetto della natura, ma anche per il nostro egoistico interesse”. La naturalista inglese, trapiantata negli Usa, è speranzosa perché ha notato che “la gente ha cominciato a capire quanto è violenta la scelta di togliere gli animali selvatici dal loro ambiente naturale per portarli nelle case o esibirli nei circhi. Ringling Brothers, pubblicizzato come il più grande spettacolo del mondo non c’è più, ha chiuso. In Texas puoi ancora vedere un rodeo, ma in cento città spagnole le corride sono ormai proibite. Alla fine si è mossa anche la mia vecchia Inghilterra vietando la caccia alla volpe”.

  Gli orizzonti a venire, alcuni dei quali già perfettamente individuabili, obbligheranno tutti a un’inversione di marcia e benché io condivida appieno il punto di vista di Newkirk, sull’esortazione a lasciare in vita gli scarafaggi (“Sono innocui e anche intelligenti: quando vedono l’uomo capiscono che sono in pericolo e scappano” ) mi vedo costretta a rispondere come Bartleby  lo scrivano: Preferirei di no.

(Il virgolettato è tratto da un articolo di Massimo Gaggi)

 

Pellicce archiviate, difendiamo gli animaliultima modifica: 2020-03-24T15:54:08+01:00da VIOLA_DIMARZO

8 pensieri riguardo “Pellicce archiviate, difendiamo gli animali”

  1. “La gente deve capire che, catturando e sfruttando gli animali selvatici e anche quelli domestici, non solo fa loro del male, ma porta questi virus animali tra noi con effetti catastrofici. […] È ora di smettere di mangiare animali”.

    A ben leggere quelle tre righe non so se la preoccupazione della Newkirk sia più protettiva verso gli animali o verso l’umanità. Mi pare di capire che quel “non solo fa loro del male” sia solo un passaggio ma, premesso ciò, credo che decisioni importanti quando si tratta di modificare e reindirizzare lo stile di vita dell’umanità non possano essere improvvisate. Andiamo sul vegano? Ok, ma facciamolo per bene e, quindi, facciamo un patto in modo da condividere il pianeta e le disponibilità senza farci la guerra. Restiamo solo erbivori.
    Mucche e pecore: via dal nostro menù. Le alleveremo solo per il latte ed in cambio toseremo le pecore. Gli prenderemo le pelli (solo quando muoiono, per continuare a farne borse, scarpe, guanti, cinture e divani). Con loro non ci sarebbe più guerra e credo che salvando la pelle ne sarebbero anche contente. Vitto, alloggio e sanità, in cambio di latte e pelli, firmeranno?
    Galline: quelle che accettano di farsi allevare, in cambio ci daranno solo le uova. Quelle che non gli sta bene, se la vedranno con cani e lupi. Cazzi loro. Noi ammazzeremo solo quelle che mangiano il nostro grano. Se lo coltivino se vogliono.
    Conigli e lepri: qui il discorso è lo stesso delle galline. Se noi non mangiamo più loro, loro dovranno smettere di mangiarsi le nostre carote. Se le coltivino.
    Volpi: se noi non cacciamo più loro, loro non devono mangiare le nostre galline. Se le allevino.
    Maiali: scelgano se preferiscono continuare ad ingrassare a sbafo oppure farsi divorare dal lupo cattivo.
    Nonne: se vogliono godersi la pensione, raccolgano le uova delle galline, se no se la vedano col lupo, ma non si aspettino l’aiuto del cacciatore.
    Cappuccetto Rosso: vada a scuola ed eviti di fare la stronzetta per i boschi.
    Sulle pellicce, completamente d’accordo. A guardare la foto, stanno sicuramente meglio senza.

  2. 40 anni perché le pellicce venissero moralmente bandite da una parte del mondo occidentale. E non per merito della signora in oggetto. Ed ora tu dici che la nuova frontiera è il veganesimo, una setta religiosa più che una filosofia di vita. Non c’è filo logico che lega le due fattispecie così come nel virgolettato manca il riferimento allo status morale e giuridico della persona animale. Mancanza grave perché da pressoché vegetariano mi sento di dire che non c’è differenza di status tra uomini bestie e sassi ed il benessere animale,non il veganesimo è il punto focale. Il virgolettato è volgarmente utilitaristico nel solco della filosofia antropocentrica che ha portato alla sperimentazione selvaggia e agli allevamenti intensivi. Come a dire che la supposta cura è il male stesso. Amen.

  3. “Come a dire che la supposta cura è il male stesso.”

    Ho impiegato 10 minuti a capire la la “supposta” non era da intendersi quella farmaceutica. :)))

    Detto ciò, “Il virgolettato è volgarmente utilitaristico nel solco della filosofia antropocentrica che ha portato alla sperimentazione selvaggia e agli allevamenti intensivi.”, non avrei saputo scriverlo meglio.

  4. ahahahah la tua non è nemmeno ignorantità ma è proprio ignorantezza. Supposta oltre che sostantivo farmaceutico (ma anche non farmaceutico), è participio passato del verbo supporre (4a declinazione desinenza in -orre, come i verbi corre, aborre, scorre, porre e così via.
    Fra l’altro supposta è un participio passato ano-malo perché non è sù-pposta ma è sotto-posta. Se fosse davvero sù-pposta il participio passato corretto sarebbe pillola o sciroppo.
    Impàrati.

  5. hahahahah basta davvero poco per invitarti a nozze…ma ora beccati sto limerick: un blogger burlone/ faceva il sapientone/ e se parlavi di supposta/ rispondeva a bella posta/ sorseggiando un amarone 🙂

  6. gne gne gne la sapevo già ed in lingua originale recita:

    un blogueur joker
    était un expert
    et si vous parliez de suppositoire
    il répondrait bien
    en sirotant une amarone

    Sono gli stupendi versi con i quali Marcel chiuse Dalla parte di Swann.

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