L’agenzia Tass loda Orsini

La vicenda Orsini è entrata nella propaganda russa: così l'agenzia Tass racconta il professore della Luiss - Open

A proposito del professore Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, balzato all’onore delle cronache per le sue posizioni sull’invasione russa in Ucraina, l’agenzia Tass nell’articolo pubblicato il 22 marzo dal titolo “L’esperto italiano accusa l’Unione europea di intensificare il conflitto in Ucraina invece di cercare la pace“, citandolo, scrive:

“Finora Bruxelles ha lavorato solo per una guerra – fornendo armi all’Ucraina, diffondendo propaganda occidentale e usando sanzioni. Questo non fa nulla per raggiungere la pace”. Una chiara condanna a Bruxelles che “gestisce la crisi in modo inadeguato” e un’accusa a Ursula von der Leyen in quanto “non tutela gli interessi degli europei”.

Dunque, mentre in Italia ci balocchiamo con la censura che però ha logiche tutte sue perché se è vero che Orsini non riceverà più alcun compenso dalla Rai, potrà essere presente a Cartabianca a titolo gratuito, Biden, come scrive Arienpassant, nella malaugurata ipotesi che il destino gli arridesse meno, potrebbe avere un futuro da “venditore porta a porta”, avendo raggiunto con l’UE un accordo per forniture aggiuntive di gas naturale liquefatto (gnl) da 15 miliardi di metri cubi entro l’anno, con l’obiettivo di arrivare a 50 miliardi di metri cubi in più entro il 2030.

Ovviamente non sto a lodare l’articolo di Tass, ma a sottolineare che in Italia se da un lato siamo costretti ad osannare i Fridays for the Future e le conquiste della comunità Lgbtq+, dall’altro non è più possibile dire: forse quello che vi stanno raccontando su Putin, non è esattamente così.

L’agenzia Tass loda Orsiniultima modifica: 2022-03-26T09:11:41+01:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “L’agenzia Tass loda Orsini”

  1. Sempre a proposito di libertà di pensiero e d’espressione – per chi capisce che sono qualcosa di diverso dal pappagallesco ed appecorinato pensiero omologato – mi è piaciuto molto, oltre alla solidarietà, l’uso di quel termine “oscurantismo” che trovo molto appropriato in un periodo di cecità intellettuale come quello che stiamo vivendo da oltre due anni:

    “Esprimiamo la nostra solidarietà ad Alessandro Orsini e denunciamo il clima di oscurantismo che si sta diffondendo in Italia: un clima che rischia di colpire un numero sempre maggiore di colleghi, proprio nel momento in cui è vitale la presenza di studiosi dal pensiero libero e coraggioso“.

  2. Bizzarro che noi, i campioni della libertà, per leggere un resoconto mediamente onesto su quanto succede in casa nostra ci dobbiamo affidare alla agenzia di stampa ufficiale del ” macellaio russo”

  3. Provo a ripetere il mio commento perché, fra moderazione e commenti che vengono pubblicati e non, non capisco più cosa stia succedendo in questa Community.

    “Esprimiamo la nostra solidarietà ad Alessandro Orsini e denunciamo il clima di oscurantismo che si sta diffondendo in Italia: un clima che rischia di colpire un numero sempre maggiore di colleghi, proprio nel momento in cui è vitale la presenza di studiosi dal pensiero libero e coraggioso“.

    Premesso che non c’è bisogno dell’algebra per capire chi sia l’aggressore e chi l’aggredito, così come non serve la trigonometria per capire chi sia l’accerchiato e chi l’accerchiatore fra Nato e Russia, cosa che sicuramente non giustifica l’aggressione russa, venendo invece allo stracciarsi le vesti, ai toni ed al linguaggio usato dagli europei, penso che le parole di solidarietà espresse dai colleghi di Orsini siano più che sufficienti a rispondere a quelli che hanno davvero stufato in tema di democrazia e libertà di pensiero ovvero quelle due cose nelle quali ritengono di poter dare lezione agli altri.
    L’accusa di “oscurantismo” credo sia quanto mai centrata e se l’avessero accompagnata anche col termine “propaganda”, quelle tre righe sarebbero state la fotografia perfetta di un occidente che, in quanto a “macellai”, non è mai stato secondo a nessuno.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).