Chiunque abbia avuto il piacere – sì, il piacere – di studiare I promessi sposi ricorderà le pagine dedicate all’assalto ai forni, pagine in cui la folla inferocita, come si dice in questi casi, protesta a causa del rincaro del pane dopo la revoca del calmiere imposto da Ferrer:
“La moltitudine (…) accorse subito ai forni, a chieder pane al prezzo tassato; e lo chiese con quel fare di risolutezza e di minaccia, che danno la passione, la forza e la legge riunite insieme”.
Beh, se la memoria ha una funzione di collegamento tra passato e futuro, oggi leggere dello sciopero dei fornai campani ha fatto il paio con le pagine di Manzoni, solo che in questa occasione sono i fornai a protestare per il costo spropositato delle bollette della luce e il popolo è dalla loro parte. Questi i fatti nudi e crudi a cui aggiungerei solo una considerazione: se la fame diventa la musa a cui ispirarsi, la vedo dura. E non deve sorprendere che una vecchia pagina di letteratura diventi la spettrale vetrina per ciò che in qualche modo potrebbe tornare ad essere.