Intelligenti artificiali

Intelligenza artificiale: è peggio la stupidità umana | Vanity Fair Italia

A me che vivo con un piede nel passato – no amazon no deliveroo no videogiochi – e guido una macchina spartana che più spartana non si può, agli entusiasti dell’intelligenza artificiale chiedo: com’è stato possibile che un manipolo di assassini sanguinari equipaggiati alla bell’e meglio abbia potuto fare tabula rasa indisturbatamente? A voi che vi presumete intelligenti perché vivete in una bolla tecnologica che vi sollazza facendovi credere che non siete soli, ma della quale ignorate che giorno dopo giorno vi azzera come individui,  a voi che la realtà la guardate facendo video, ora non chiedo ma dico: fate una passeggiata in campagna o per boschi, provate a parlare con gli alberi e con gli animali, scomodate il culo dalla poltrona e comprate nei negozi fisici, e magari tornando a casa prima di cena prendetela al volo una pizza. Oppure scavatevi la fossa, perché io avrò un piede nel passato ma voi ce l’avete nella follia.

Cala il sipario su Vannacci

Basta odio. Né con Vannacci, né con i generali del politicamente corretto', il nuovo libro di Gianluca Barbera è una risposta alle derive contemporanee - L'ESTRATTO IN ANTEPRIMA

Per chi si occupa o si interessa di libri la notizia della settimana, a parte il Nobel per la letteratura a Fosse, è che il libro del generale Vannacci non è più nella Top Ten. Intendiamoci, il suo resta un successo clamoroso benché fraudolento, e con un certo imbarazzo riporto una frase che mi è saltata agli occhi stamattina mentre al bar davo una scorsa al giornale in attesa della colazione. È di  Montag, l’eroico pompiere di Fahrenheit 451:

Mi sono accorto che dietro ogni libro c’è un uomo. Un uomo che ha dovuto pensarli. Un uomo a cui è occorso molto tempo per scriverli“.

Ovviamente, Vannacci non ha avuto grandi travagli temporali mentre era alle prese con la stesura del suo best seller. Ha solo frugato tra i suoi simulacri strabici. Non ha pensato. Il mondo al contrario in tutti i sensi.

Quis ut Deus?

Non serve una laurea in geopolitica per capire che sarà un autunno caldo, e se la guerra in Ucraina ci era venuta a noia, come per una sorta di compensazione celeste si è aperto un nuovo fronte di guerra. Questa volta tutt’intorno a una striscia, così che gli attacchi risultino più tratteggiati e meno dispersivi. Come da copione le diplomazie si sono messe subito al lavoro ad arginare la prosopopea bellica. Ma qualcuno ci crede ancora in quelle presunte capacità taumaturgiche? Quando troppe parentesi rimangono aperte, resettare no, non è facile.

Illustrazione: Elisa Seitzinger, San Michele