In nome dell’usa e getta

Role Model: How Paloma Elsesser Is Changing Fashion for the Better | Vogue

La moda, notoriamente ciclica, riporta in auge una stagione via l’altra quello che, pochi mesi prima, ci faceva rabbrividire non appena aprivamo un armadio rimasto incautamente pieno. Il settore più effimero del mondo si comporta allo stesso modo con le modelle: dovendo pure lui genuflettersi al politicamente corretto, che in questo caso però ha ragion d’essere, negli ultimi quattro anni ha mandato in passerella e in copertina le modelle plus size, dopo che da più parti si alzavano cori sdegnati in direzioni di quegli ideali di bellezza irraggiungibili (uno per tutti la taglia 38), preclusi a gran parte della popolazione di sesso femminile. Ora però l’entusiasmo di seconda mano per le plus size va ridimensionandosi e Paloma Elsesser (foto), una tra le modelle più quotate del momento, si è detta pronta a farsene una ragione perché la sua parte l’ha fatta. Peccato sia tutto vano: il fashion business è ossessionato dalla perfezione, e l’intelligenza artificiale gli sta già dando una mano creando modelle virtuali. Avanti così, autoeliminiamoci, per il solo gusto di proporci per quello che non siamo.

Ai-Da, il primo robot che dipinge come un artista

A robot artist is having its first solo exhibition and has already racked up over $1.2 million in sales.

Ai-Da, tre anni appena compiuti, è il primo robot donna  a dipingere con l’intelligenza artificiale. I suoi occhi, che sembrano seguire sempre l’interlocutore, hanno telecamere e un softwear che esamina le immagini (per realizzarlo si è studiato il pensiero degli artisti), mentre è la sua intelligenza a trasformare gli algoritmi in una serie di tratti o pennellate. È stata voluta donna affinché avesse un’aria leggermente seducente e – ma quanta magnanimità da parte di questi ingegneri egiziani – per compensare il vuoto pressoché totale del genere femminile nella tecnologia. Ai-Da progredisce anche in campo linguistico: ha composto una poesia ispirata a Dante, ed è stata intervistata live da Tim Marlow, direttore del Design Museum di Londra, che poi ha commentato: “È stato un assaggio terrificante del nostro futuro ballardiano“. Tuttavia, almeno per ora, c’è poco da temere: Ai-Da può essere messa fuori gioco con un click. E nessuno ne sentirebbe la mancanza.

Ai-Da

Ai-Da, rilasciato in Egitto il robot inglese arrestato per spionaggio - Tag43

Ai-Da e il suo autoritratto