Oh quante belle parole Madama Doré

Frase choc della grillina Cherchi in Aula: «Non dimenticate piazzale Loreto, col karma non si scherza»

“La cattiveria si paga. Voi state facendo mangiare le vostre deiezioni agli italiani. Col karma non si scherza. Prima o poi la pagherete voi, i vostri figli e i vostri nipoti. Gli italiani sono un popolo strano. Mussolini è arrivato a Piazzale Loreto e l’hanno messo a testa in giù. Non dimenticatelo questo”. Susanna Cherchi, M5S

A me pare che molti politici stiano frequentando la Scuola Holden o qualcosa di simile. Perché non mi spiego la ricercatezza e l’efficacia di certe espressioni, ma mi spiego, invece, la necessità di stringere tra le mani uno scritto da declamare con veemenza pour épater le bourgeois. A briglia sciolta sarebbe tutta un’altra storia: le deiezioni diventerebbero, nella migliore delle ipotesi, escrementi, ma c’è da scommettere che merda batterebbe sul tempo ogni altro sinonimo, schizzando fuori in un nanosecondo dalle latebre dei loro cervelli. Cervelli troppo sfrangiati per non dirli affetti da tare psichiche.

P.S. Alla Scuola Holden  riterrebbero banale il rimando a Piazzale Loreto. Per dire.

I fantasmi esistono

Esistono i Fantasmi? - FocusJunior.it

Che cosa si dice del genere splatter? che è di serie B, che è per palati poco avvezzi alla verosimiglianza ecc. Ora, in quale filone cinematografico collocheresti la tristissima vicenda dell’operaio indiano al quale un incidente nei campi ha staccato un braccio, poi riposto in una cassetta dal suo datore di lavoro, e lasciato vicino al legittimo proprietario già morente? Lo schifo che impera nel nostro Paese è inenarrabile. Tutto viene giustificato in nome del profitto. Se ti indigni ti viene chiesto: ma signora cara,  come potresti comprare la passata di pomodoro a 40 centesimi se non ci fosse il caporalato? non potresti è la risposta alla quale segue, sottaciuta, una lode per coloro che sfruttano gli immigrati irregolari, di fatto rendendoli schiavi. Ma in coscienza, come biasimare il sistema? cosa ne sarebbe della nostra vita, al di là del carrello della spesa meno costoso, se non avessimo un motivo al giorno di indignazione? Quando però scorrazziamo in bici per le campagne, oppure corriamo come imbecilli per tratturi e sterrati per arrivare in spiaggia belli e fisicati, ricordiamoci per tempo di voltare il capo quando cominciamo a intravedere piccoli capannelli di persone. Perché avvicinandoci a quella porzione di paesaggio, le schiene chine e le cassette del raccolto impilate a formare torri improbabili, e tuttavia miracolosamente stabili, potrebbero ricordarci che se mangiamo a costi irrisori è solo perché altri fanno la fame. E a volte muoiono.

P.S. Lo so che la questione è complessa, ma a livello umano non c’è giustificazione né per i padroni né per chi sta a guardare.

LACRIMOSO che rima con penoso

Anche in Belgio i liberali perdono. Il premier annuncia, in lacrime, le dimissioni - HuffPost Italia

Tutti abbiamo bisogno di piangere, ma fatte salve certe situazioni in cui trattenere la commozione è un inutile esercizio di superbia, per tutto il resto piangere in pubblico non è ammissibile né intenerisce chi è costretto a subirne lo spettacolo. Ecco perché le lacrime del premier belga De Croo hanno lasciato indifferenti i più. E non c’entra la mascolinità primordiale e archetipa a cui peraltro, qualora nostalgici, possiamo attingere solo attraverso vecchi film. C’entra la dignità. E la respirazione corretta: si trattiene l’aria per qualche momento e poi si espira buttando fuori tensioni e delusioni. Prima di andare in scena.