È ora di cambiare ritornello

Enrico Mentana, biografia

Da una parte Giorgia Meloni:

Io credo che il Movimento Sociale Italiano abbia avuto un ruolo: è stato un partito pienamente presente nelle dinamiche democratiche di questa nazione“;

e dall’altra, come a farle eco, Enrico Mentana:

Sembra un po’ la favola di “Al lupo al lupo”. Tutta la campagna elettorale a indicare il pericolo di una destra erede del Movimento Sociale Italiano, e poi le cose sono andate come sappiamo. Ora nuova ondata perché effettivamente i vincitori delle elezioni rivendicano quel passato. Ma è una sorpresa? Uno smascheramento? No di certo”. E ancora:

È sempre lo stesso La Russa, e sempre gli stessi sono gli articoli su di lui, busto di Mussolini in casa compreso”. Ma soprattutto:

Dar dei fascisti a questi milioni di elettori è un po’ più difficile. Sarebbe ora di cominciare a analizzare più seriamente e approfonditamente alcuni fatti scomodi ma evidenti: che – risultati alla mano – la destra piace più del centro destra, e che la sinistra piace sempre meno”.

Ovviamente Mentana si riferisce alla polemica dei giorni scorsi, generatasi da quel singulto nostalgico di Ignazio La Russa. Ora, gli sdegnati eroi di un Walhalla avido di riconoscimento, che ci ammorbano da mesi con le loro pretestuose illazioni su un pericolo imminente che con la morte andrebbe a condividere il colore, farebbero meglio a tacere perché le note di disappunto, volte ad allarmare la società crepuscolare, risultano solo disperate. Tipiche di chi vorrebbe portare a casa in tempi brevi una vittoria di misura, pur sapendo che ci sarà da aspettare almeno altri cinque anni.

Mentana: “Quando si parla di salute non si può ragionare come al Bar Sport

Enrico Mentana, l'uomo delle maratone da record | TV Sorrisi e Canzoni

È giusto evitare di dare spazio in tv a chi ha posizioni antiscientifiche? Secondo Enrico Mentana sì, e l’ha detto a chiare lettere sui social e su la Repubblica. Chi, a tal riguardo, ha parlato di una deriva censoria come fosse una novità, si è sbagliato di grosso perché da sempre la tv generalista è molto oculata negli argomenti da proporre, e soprattutto nel modo in cui proporli, e ora si accoda il tg di Mentana, il quale alla domanda:

Perché nei talk anche della sua rete, la 7, i No Vax sono ospiti fissi?“, risponde diplomaticamente:
Perché secondo chi li invita dovrebbero rappresentare un diverso parere. Ma sulle modalità del loro impiego ognuno risponde della propria professionalità“.

Ora, supponendo che i no vax abbiano torto marcio, non è questo il modo per affrontarli e affondarli; escludendo lo zoccolo duro costituito da coloro che si oppongono in maniera drastica alla vaccinazione, allo spettatore medio andrebbero dati in pasto i dubbiosi e gli indecisi, mettendoli in difficoltà con un contraddittorio formato da esperti. Ma poi a che pro? Molto meno faticoso censurare tutti quelli che potrebbero mettere in pericolo l’ordine costituito protestando in piazza o confabulando su Telegram (davvero pericolosi!), soprattutto ora che il super green pass è una realtà.

Per inciso: c’è molta più saggezza al Bar Sport che non in tv.