Bollito

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L’origine del piatto si pensa che sia legata ai mercati di bestiame piemontesi. Col corso del tempo, grazie alla sua enorme bontà, si è diffuso anche in altre zone d’Italia.

Ingredienti

  • Prendere lingua, testina o muscolo
  • 3 gambi di sedano, 3 carote e se si vuole 80 gr di fagioli (rossi o bianchi)
  • Sale e pepe q.b.
  • Dado di carne e estratto di carne

Procedimento

Prendere una pentola a pressione e riempirla per metà di acqua. Mettere mezzo dado di carne e un cucchiaio di estratto di carne.

Tagliare la verdura con lunghezza 4/5 cm e metterla all’interno con il bollito. Aggiungere un pizzico di pepe.

Lasciare cuocere per un’ora e 50 minuti.

IL GRANDE VINO

Italia, grande patrimonio di viticoltura, tra cui il bonarda.

Esso si abbina a molti piatti come la carne in quanto possiede grande fragranza e gusto.

Ha un profumo fruttato dolce a volte con sentori di pepe nero. Il gusto racchiude ciò che il gustatore odora, un gusto ricco dal sapore secco, amabile e dolce, leggermente tanninico, a volte vivace o frizzante. Equilibrato e completo.

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Verderone G.

Stefano G.

Pelassa A.

Risotto di bollito

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Il risotto è uno dei piatti tipici della cucina italiana, diffuso in tutte le regioni in diverse versioni. È un piatto relativamente giovane, codificato solo nel 1800 e per questo ancora in continua evoluzione.

Ingredienti: per 4 persone

  • 350 gr di riso
  • 1 cipolla e mezza
  • Brodo di bollito fresco
  • Olio q.b.

Procedimento:

Prendere una pentola, mettere un filo d’olio e la cipolla tagliata a quadratini fino a che assume un colore dorato, ma non troppo altrimenti diventa amara.

Successivamente, prendere il riso e metterlo nella pentola e girare con un cucchiaio per mescolare gli ingredienti.

Aggiungere con un mestolo il brodo del bollito.

Ogni volta che evapora il brodo fare lo stesso procedimento per 20 minuti e verificare la cottura del riso.

VERDERONE GABRIELE

Pane fritto

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Il pane fritto nasce nella val di Magra, con il nome di Sgabeo, dove il compito di friggere la pasta era dato alle donne che creavano una sorta di pane fritto d’accompagnare a salumi e formaggi. Gli Sgabei venivano preparati per gli uomini che lavoravano nei campi e venivano consumati all’ora di pranzo. Oggi sono proposti in occasione di sagre paesane.

Ingredienti: per 4 persone

– 300 gr di farina 0 o 00

– Un bicchiere di acqua

– Mezzo cubetto di lievito

– Olio q.b.

– Un cucchiaio raso di sale

Procedimento

Prendere un contenitore, mettere all’interno la farina, aggiungere acqua con il lievito sciolto.

Versarlo e mescolare fino a che farina e acqua diventano un composto unico non troppo duro e non troppo molle.

Successivamente aggiungere il sale.

Prendere un panno umido e metterlo sopra al contenitore e aspettare la lievitazione per 3 ore.

Appena passate le 3 ore prendere il prodotto e rimpastarlo affinchè non si formino grumi.

Poi fare delle liste da 2/3 cm.

Prendere una pentola con all’interno olio, farlo scaldare fino a diventare bollente e mettere il composto a friggere finchè raggiunge la completa doratura.

VERDERONE GABRIELE