glifosato

Il glifosato è cancerogeno?

-Il glifosato è l’erbicida più usato al mondo.

  • Nel 2015, lo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dall’Oms, lo ha inserito nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (gruppo 2A).
  • L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha espresso un giudizio più rassicurante, ma le sue valutazioni sembrano essere state copiate da quelle dei produttori del glifosato.
  • CHE COS’È, INNANZITUTTO, IL GLIFOSATO?
  • È un diserbante non selettivo, vale a dire una molecola che elimina indistintamente tutte le erbe infestanti. È stato introdotto sul mercato nel 1974, ed è oggi l’erbicida più utilizzato al mondo: dalla sua introduzione ne sono state spruzzate sui campi quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate.È un diserbante anche abbastanza economico, e semplice da utilizzare.La molecola è stata sintetizzata negli anni Cinquanta, nei laboratori della Cilag, e una ventina di anni dopo nei laboratori della Monsanto è stata scoperta la sua azione come erbicida ad ampio spettro. L’industria lo brevetta e lo commercializza con il nome di Roundup. La sua diffusione avviene soprattutto a partire dagli anni Novanta, quando la Monsanto inizia a introdurre sul mercato le prime colture geneticamente modificate resistenti al glifosato, per esempio la soia.Da allora l’uso del glifosato è aumentato globalmente di 15 volte. Dal 2001 il brevetto è scaduto, e il glifosato viene utilizzato da molte aziende nella formulazione di diserbanti utilizzati non solo in agricoltura, ma anche nei prodotti per il giardinaggio e soprattutto per la manutenzione del verde, vale a dire per eliminare le erbe infestanti dai bordi di strade, autostrade, binari ferroviari.
  • COME AGISCE?Il glifosato viene assorbito dalle parti verdi della pianta e poi trasferito fino alle radici. In una decina di giorni la vegetazione secca. Nei campi da coltivare, l’erbicida viene spruzzato prima della semina per eliminare le erbacce. Nel caso delle colture resistenti (che non sono presenti in Italia), può essere utilizzato con le piante già cresciute.continua https://www.focus.it/scienza/scienze/pericolo-glifosato-quello-che-ce-da-sapere

    L’UE ha rinnovato l’autorizzazione per l’uso del glifosato.L’Italia ha votato contro,la Germania a favore.

    Voi cosa ne pensate?

regeni

Caso Regeni | Egitto: ma quale amicizia? Parliamo di desaparecidos e pena di morte

Come si legge in un sito: “Un tribunale egiziano ha condannato a morte 7 uomini con l’accusa di terrorismo e di aver preso parte alla decapitazione dei 21 copti egiziani avvenuta a Sirte, in Libia, nel 2015. Altri dieci uomini sono stati condannati all’ergastolo e tre a quindici anni di reclusione.”
Per molti giustizia verrà fatta in questo modo. Nessuna ghigliottina, ma l’esecuzione di norma avviene per mano o meglio tramite i colpi del plotone d’esecuzione o per impiccagione.
Pare che ai condannati non viene neanche comunicata la data della loro condanna a morte ed i famigliari verranno avvisati quando il tutto è già accaduto.
I dati che circolano sull’Egitto sono inquietanti, anzi sono proprio tremendi. “Nel 2015, sono state impiccate almeno 22 persone, di cui sette per fatti di violenza politica. Almeno 538 condanne a morte sono state comminate nel 2015, secondo Amnesty International. Al 15 febbraio 2016, c’erano circa 539 persone sotto condanna a morte definitiva, secondo l’Organizzazione Araba per i Diritti Umani (AOHR).”
Sempre nel sito nessuno tocchi Caino si legge che la Costituzione egiziana non fa nessun riferimento alla pena di morte. Ma nell’articolo 2 della Costituzione, emendato nel 1980, è scritto: “L’Islam è la religione dello Stato… La Sharia è la fonte principale della legge.”
La pena di morte è applicabile in Egitto a oltre 40 reati. “La legislazione egiziana prevede infatti la pena capitale per diversi reati definiti dal Codice Penale, dal Codice di Giustizia Militare, dalla Legge sulle Armi e sulle Munizioni e dalla Legge contro il Traffico di Droga. Le esecuzioni non possono aver luogo durante le feste nazionali o le festività religiose, tenuto anche conto della fede del condannato. Le esecuzioni sono rese pubbliche solo quando sono già state effettuate.”
Se a queste poi si aggiungono quelle segrete, il quadro diventa ancora più terribile. Basta pensare alla sorte toccata ai desaparecidos egiziani di cui ancora oggi non si conosce il numero esatto
Come Giulio sequestrato il 25 novembre del 2016, ed ucciso e fatto ritrovare il 3 febbraio 2016. Condannato a morte dal momento della sua cattura, ucciso dal sistema criminale del potere egiziano.
Ora, come è noto, trascorsi 22 mesi da quel terribile fatto, è ripresa la normalizzazione dei rapporti tra Italia ed Egitto, come se non fosse accaduto nulla. Italia che ha abolito la pena di morte con la nostra Costituzione per i crimini ordinari mentre la pena di morte è stata abolita dai Codici Militari solamente con legge ordinaria nell’ottobre 1994.
Relazionarsi con atto di amicizia con Paesi dove la pena di morte è applicata è come non averla abrogata nel nostro Paese, è come mantenerla in vita. Certo, si dirà, ma l’Italia è una figliastra degli USA, dove la pena di morte è di casa.
Sì, è vero, ma iniziamo dall’Egitto. Iniziamo a rompere e non ad addormentare i rapporti con quel Paese. Almeno fino a quando non verrà invertita radicalmente rotta. L’Egitto è un luogo ostile ai diritti umani e va trattato come tale invece di continuare a vantarsi degli oltre 2000 anni di amicizia tra questi due Paesi.

Marco Barone

Illustrazione di Gianluca Costantini. 

da http://xcolpevolex.blogspot.it

libri

A Natale regala un libro ai figli o nipoti

I libri e la lettura sono una fonte ricchissima di emozioni, stimoli e divertimenti per i bambini. Se la lettura a voce alta viene praticata fin dai primi mesi di vita, i libri possono trasformarsi da gioco in fedeli e inseparabili compagni di vita. Pediatri, psicoterapeuti, maestre, bibliotecari e librai promuovono spesso la lettura con progetti che coinvolgono i bambini e le loro famiglie. Scopriamo allora quanto è importante la lettura e quali sono le tappe più significative di questo cammino alla scoperta dei libri e di se stessi

I libri e la lettura sono una fonte ricchissima di emozioni, stimoli e divertimenti per i bamnini. Se la lettura a voce alta viene praticata fin dai primi mesi di vita, i libri possono trasformarsi da gioco in fedeli e inseparabili compagni di vita. Pediatri, psicoterapeuti, maestre, bibliotecari e librai promuovono spesso la lettura con progetti che coinvolgono i bambini e le loro famiglie. Scopriamo allora quanto è importante la lettura e quali sono le tappe più significative di questo cammino alla scoperta dei libri e di se stessi.

L’incontro con i libri è un incontro che può cambiare la vita! I libri infatti fin dalla più tenera età dei bambini sono uno strumento molto utile per lo sviluppo di tante competenze cognitive ed emozionali. Un bambino che è stato educato alla lettura dei libri da grande avrà più possibilità di essere poi un lettore.
Oggi purtroppo i dati sulla lettura sono sconfortanti: secondo l’Istat nel 2010 il 46,8% della popolazione italiana ha dichiarato di aver letto un libro negli ultimi dodici mesi, il 44,3% sostiene di aver letto fino a 3 libri, mentre il 15,1% ne ha letti più di 12 in un anno. Questi dati, rispetto agli anni precedenti, sono in crescita ma testimoniano che ancora la diffusione della lettura è poco consolidata.
continua quihttps://www.guidaconsumatore.com/informazioni-redazionali/limportanza-lettura-per-i-piccoli.html

per titoli vai qui https://www.recensionelibro.it/libri-regalare-bambini-natale-2017

sport

Udinese-Napoli, tensioni tra le tifoserie prima della partita

Momenti di tensione tra le due tifoserie all’esterno della Dacia Arena prima di Udinese-Napoli. Da quanto si è appreso, un gruppo di supporter azzurri si sarebbe spostato dalla zona della curva sud dedicata agli ospiti in direzione del settore nord, della tifoseria di casa. I sostenitori friulani a loro volta sarebbero quindi andati in direzione sud. Le due tifoserie sarebbero entrare in contatto, venendo divise da un cordone di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Sul posto è intervenuta un’ambulanza. Apprensione anche all’interno dello stadio: l’ingresso di alcuni ultras del Napoli ha costretto le forze dell’ordine a spostare un centinaio di persone, tra cui molti bambini.

fonte http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/2017/11/26-34563963/udinese-napoli_tensioni_tra_le_tifoserie_prima_della_partita/

Questa non è tifoseria,ma delinquenza!!!

isola sperduta

Un giorno andrò

 

Un giorno andrò
oltre le pallide scogliere
ad abitare l’isola dei sogni.
Un giorno me ne andrò
lontano da qui,
e quando il mondo avrò girato
qualcuno chiederà: che fai?
non vedi quanta melma hai calpestato?
Sei tutto lordo, puzzi e non lo sai.
Allora tornerò sui passi miei,
finché la riva del mare avrò trovato;
là l’onda mi cullerà,
mentre le pallide scogliere
splenderanno al sole,
e dal grande mare azzurro
fino alle verdi sponde
si leveranno mille canti al cielo
e tutto sarà pace e melodia
intorno a me,
nell’isoletta mia.

Pierluigi Cappello

da https://lombradelleparole.wordpress.com/chi-siamo/

udine

Fiera di Santa Caterina (Udine)

Proverbio

Sante Caterine mena il fred con la caretine

Santa Caterina porta il freddo con il carrettino

Oggi a Udine termina l’antica fiera di Santa Caterina.Ricordo che quando andavo a scuola ci distribuivano i biglietti gratis per salire sulle giostre.Gli ultimi giorni c’erano le baracche con tutte le mercanzie.Ricordo che alla mamma fu rubato il portafoglio mentre ascoltavamo un venditore di piatti .Da quella volta mamma non volle più andare alla fiera.

Torna la fiera di Santa Caterina, dal 24 al 26 novembre 2017 a Udine Eventi a Udine

Come ogni anno da cinque secoli, dal 24 al 26 novembre 2017 le bancarelle della tradizionale Fiera torneranno ad occupare l’ellisse di piazza Primo Maggio.  Saranno oltre 300 gli standisti provenienti da tutt’Italia che presenteranno al pubblico friulano prodotti tipici dell’artigianato, dell’enogastronomia e del vestiario. Per l’occasione anche il park di Piazza Primo Maggio rimarrà aperto domenica 26 novembre. L’accesso al nuovo parcheggio interrato sarà garantito lungo la direttrice viale della Vittoria-piazza Patriarcato. Lungo tutto l’anello sarà in vigore il limite di 30 km/h.

La Fiera è la più antica della città ancora in vigore e tra le più antiche d’Italia. Fu infatti il Patriarca Marquardo di Randeck che il 4 novembre 1380 concesse a Udine di tenere una fiera in onore di Santa Caterina, a fine novembre. Si rinnova quindi l’appuntamento che, dal 1485 – anno in cui il Luogotenente Contarini la spostò all’interno delle mura della città dalla precedente località che ancora oggi viene chiamata Santa Caterina – ogni anno attira un vasto pubblico.

da http://www.udinetoday.it/eventi/fiera-santa-caterina-piazza-I-maggio-udine-24-25-26-novembre-udine-2017.html

tramonto

Osservazioni

Anni fa avevo un blog in questo portale,non sono entrata per un paio d’anni e mi sono trovata senza profilo,mail e blog.Non mi pare che ciò sia giusto ! Ora sono ritornata ma , sono quasi pentita:hanno eliminato le foto,il portale è lentissimo,l’impostazione di questo nuovo libero blog non mi piace,ad esempio non capisco come posso fare per elencare i blog amici,se qualcuno me lo spiegasse sarei contenta.Buona serata a tutti!

donne

Violenza sulle donne: 10 anni per uscirne

Silvia. Migena. Touria e Iba. Michela. Samantha. Lisa. Denisa. Nadia.

I nomi delle donne uccise in Friuli Venezia Giulia dalla violenza di chi credevano le amasse restano impresse sulle pagine dei giornali, i loro volti ci guardano sorridenti dalla televisione, ignari della tragedia che le avrebbe colpite.
I casi di femminicidio sono la punta dell’iceberg di un fenomeno, la violenza contro le donne, trasversale a tutti i livelli e in tutti i Paesi, contro il quale l’Onu ha istituito, dal 1999, una giornata di sensibilizzazione che cade ogni anno il 25 novembre. Lo spunto viene raccolto anche nella nostra regione e molte iniziative in programma hanno proprio l’intento di affrontare questo problema.
“A Udine si parla di una serie di eventi, iniziati più che di una giornata sola – sottolinea l’assessore alle Pari opportunità, Cinzia Del Torre -. Gli appuntamenti sono iniziati già da metà novembre e proseguiranno fino al 4 dicembre in un calendario che propone diversi spunti di riflessione, tra i quali convegno che si è tenuto mercoledì 22 e che ha visto anche la consegna del premio di laurea intitolato a Silvia Gobbato (vittima del delitto dell’Ippovia) a Ilaria Tomasi e Martina Lauria. Martedì 28, inoltre, si terrà un’interessante tavola rotonda sul tema ‘Violenza sulle donne: la parola agli uomini’ al Palamostre”.

Come nel caso Orlando, si deve mobilitare anche la società civile
Proprio in questi giorni, alla vigilia della ‘Giornata contro la violenza sulle donne’, un gruppo di giovani amici di Nadia Orlando (la 21enne di Dignano assassinata il 31 luglio scorso), è stata presentata una petizione in Consiglio regionale con la quale oltre 16.700 persone, a seguito della concessione da parte del Tribunale del riesame di Trieste degli arresti domiciliari al suo omicida reo-confesso, hanno chiesto alla Regione di costituirsi parte civile nel procedimento penale e di farsi parte attiva affinché il provvedimento venga revocato.
“Al di là di quelle che saranno le decisioni della magistratura nel caso specifico, quello che è importante è la mobilitazione della cosiddetta società civile – spiega Del Torre -. È un esempio positivo di quello che significa coinvolgimento della comunità per contrastare il fenomeno della violenza. Agire, scendere in campo, ma anche semplicemente parlare di questi fatti è una reazione positiva al dramma. Parlare di questi temi spezza il silenzio che imprigiona le vittime e che da sempre protegge i carnefici”. A Udine, da quasi 20 anni, è attivo il servizio Zero Tolerance, che si occupa di prevenzione e  contrasto alle violenze e ai maltrattamenti sulle donne.
Nel corso del primo semestre 2017 al numero verde del servizio Zero Tolerance sono stati registrati 79 contatti telefonici da parte di donne che volevano informazioni, consulenze, sostegno per percorsi di uscita dalle situazioni di violenza, o da parte di altri operatori per la segnalazione di casi.

Identikit della vittima e del colpevole
Le donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla situazione di violenza con colloqui presso la sede del servizio sono state invece 76, di cui 33 in continuità dall’anno precedente. A volte, il servizio offre anche ospitalità per motivi di sicurezza. La maggior parte di chi sceglie di uscire dalla spirale di violenza ha tra i 30 e i 50 anni, per lo più in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado (47,4%). Le donne che si sono rivolte allo sportello sono principalmente di nazionalità italiana (71,1%) e residenti nel Comune di Udine (48,7%). Per quanto riguarda le straniere, arrivano principalmente dall’Europa dell’Est (40,9%).
I tipi di violenza riferiti dalle donne sono in prevalenza di tipo fisico, psicologico ed economico combinati assieme, il più delle volte perpetrati all’interno delle mura domestiche ma anche in presenza di figli o altri famigliari. La durata della situazione di violenza è prevalentemente superiore ai 10 anni (27,6%).
Rispetto ai nuclei familiari, i dati evidenziano che nel 81,4% dei casi i figli assistono alle violenze sulla madre, il 6,8% le subisce in maniera diretta e che nel 96,2% dei casi l’autore è loro padre.

attualità

25 novembre giornata internazionale della violenza contro le donne

L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.

Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (19301961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_per_l%27eliminazione_della_violenza_contro_le_donne#Storia

Sono 116 le vittime nei primi 10 mesi dell’anno, in un caso su tre è il partner a uccidere.Ogni due giorni e mezzo in Italia muore una donna per mano di chi dice di amarla.

I NUMERI DEL FEMMINICIDIO
Nei primi 10 mesi del 2017 sono state 114 le donne uccise. I dati sono nel quarto rapporto di Eures sul femminicidio in Italia, diffuso in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre. Nel 2016 i femminicidi sono stati 150, nel 2015 erano stati 142. Un aumento del 5,6% con più di 20 vittime in Lombardia e 17 in Veneto. Dal 2000 a oggi le donne vittime di omicidio volontario in Italia sono state 3000, il 37,1% di tutte le persone uccise.

Denunciare si può e si deve, anche se per molte donne è il passo più difficile, proprio per questo sono in molti a chiedere che si possa procedere d”ufficio in questi reati senza denuncia, cambiando la legislazione. Sono decine le associazioni che si occupano delle donne che hanno subito violenza in Italia o che sono vittime di maltrattamenti. Ci sono centri locali e associazioni nazionale con Il Telefono Rosa, che risponde allo 06-37518282La casa delle Donne per non subire violenza e Dire, donne in rete per non subire violenza, che collega le organizzazioni sul territorio.

Le associazioni sono le prime a rispondere e a chiedere aiuto ai servizi sociali e alle forze dell’ordine per non arrivare ai femminidici, alla tragica media, in Italia, di un caso ogni tre giorni. Un caso come ne accadono ancora migliaia nel mondo. Casi come quello che è all’origine della giornata internazionale. https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2017/11/24/giornata-contro-violenza-donne-uccise-italia-2017

DONNE DENUNCIATE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!

nudo di donna

Corpo di donna di Pablo Neruda

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.

tratto da http://libreriamo.it/libri/giornata-contro-violenza-sulle-donne-l10-poesie-emozionanti-dedicate-alluniverso-femminile/