anno nuovo

Poesie per l’anno che verrà

(Filastrocca di Capodanno  – Gianni Rodari )
Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

 

(L’anno nuovo – Gianni Rodari)
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
(Anno nuovo anche per chi soffre – Raoul Follereau)
Signore, insegnaci a non amare noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che amiamo.
Insegnaci a pensare agli altri
ed amare in primo luogo quelli che nessuno ama.
Signore, facci la grazia di capire che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice,
protetta da Te,
ci sono milioni di esseri umani,
che sono pure tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame
senza aver meritato di morir di fame,
che muoiono di freddo
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore,
abbi pietà di tutti i poveri del mondo.
E non permettere più,
Signore,
che noi viviamo felici da soli.
(Auguri di Capodanno – Diego Valeri)
Io credo all’uccellino batticoda:
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l’umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco:
porta, certo, il buon anno.
http://www.scuolissima.com/2015/01/poesie-filastrocche-di-capodanno.htmltesti tratti da
ungaretti giovane

Natale poesia di Ungaretti

GIUSEPPE UNGARETTI 
(Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970)
«Natale»

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.da

 (da “L’Allegria”, 1931)

tratto da http://www.tempi.it/blog/facciamo-scoprire-a-tutti-avvenimento-del-natale-attraverso-la-bellezza-della-poesia#.Wjz667fia70

Il poeta racconta del suo ritorno a casa dal fronte della prima guerra mondiale.E’ tornato  in licenza ,ma è stanco e vuole dimenticare le atrocità della guerra.Si tuffa tra la gente di Napoli.Non ha voglia di festeggiare  e cerca la solitudine ciò si capisce dalla mancanza di punteggiatura nella poesia.

immagine :Ungaretti giovane in guerra da wikipedia
 

immagine

Inverno in poesia


Gelo
Il giorno schietto
d’inverno inasprisce le carraie,
aguzza il taglio della pietra, sopra i poggi pelati
brucia i pochi fili d’erba.
Chi affastella legna, chi sciorina
panni s’affretta; sgretola la crosta
con le scarpe chiodate, con gli zoccoli,
spranga l’uscio di casa.
E’ un tempo che fa bruschi i conciliaboli,
ruvide le parole ed i commiati.
…Antenne
e nervature d’alberi, di rovi
graffiano i venti del tramonto..
Mario Luzi
da https://www.poesie.reportonline.it/poesie-inverno/poesie-sullinverno-mario-luzi-gelo.html
Fior di neve
Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
(U. Saba)
Inverno
Fior di collina,
son cadute le foglie ad una ad una
e l’erba è inargentata dalla brina.
Fior di tristezza,
i rami son stecchiti e l’erba vizza,
par fuggita dal mondo ogni bellezza.
Fior freddolino,
potessimo vedere un ciel sereno
e un raggio d’oro splender nel turchino.
Fior di speranza,
sotto la neve c’è la Provvidenza
che lavora per noi, c’è l’abbondanza.
(Diego Valeri)
da http://spazioinwind.libero.it/maestrasabry/risorse/inverno.htm
pace

“BAMBINO GESÙ ASCIUGA OGNI LACRIMA” (poesia)

Bambino Gesù, asciuga ogni lacrima – Giovanni Paolo II

Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,
liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace
per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!

da https://www.studenti.it/le-poesie-di-natale-di-giovanni-paolo-ii-e-madre-teresa-di-calcutta.html

agrifoglio

Leggenda di Natale

LA LEGGENDA DELL’AGRIFOGLIO

Il pastorello si sveglia all’improvviso. In cielo v’è una luce nuova: una luce mai vista a quell’ora. Il giovane pastore si spaventa, lascia lovile, attraversa il bosco: e nel campo aperto, sotto una bellissima volta celeste. Dall’alto giunge il canto soave degli Angeli.

Tanta pace non può venire che di lassù -pensa il pastorello, e sorride tranquillizzato.
Le pecorine, a sua insaputa, l’hanno seguito e lo guardano stupite
Ecco sopraggiungere molta gente e tutti, a passi affrettati, si dirigono verso una grotta.
– Dove andate? – chiede il pastorello.
– Non lo sai? – risponde, per tutti, una giovane donna. –  è nato il figlio di Dio: è sceso quaggiù per aprirci le porte del Paradiso.

Il pastorello si unisce alla comitiva: anch’egli vuole vedere il Figlio di Dio. A un tratto, si sente turbato: tutti recano un dono, soltanto lui non ha nulla da portare a Gesù. Triste e sconvolto, ritorna alle sue pecore.
Non ha nulla, nemmeno un fiore! Che cosa si può donare quando si è così poveri?
Il ragazzo non sa che il dono più gradito a Gesù il suo piccolo

cuore buono
Ahi! Tanti spini gli pungono i piedi nudi. Allora il pastorello si ferma, guarda in terra ed esclama meravigliato:- Oh, un arbusto ancor verde!
E’una pianta di agrifoglio dalle foglie lucide e spinose.
Il coro di Angeli sembra avvicinarsi alla terra; c’è tanta festa attorno Come si può resistere  al desiderio  di correre dal Santo Bambino anche se non si ha nulla da offrire?
Ebbene, il pastorello andrò alla divina capanna un ramo di agrifoglio sarà il suo omaggio.

Eccolo alla grotta. Si avvicina felice e confuso al bambino sorridente che sembra aspettarlo.
Ma che cosa avviene? Le gocce di sangue delle sue mani, ferite dalle spine, si trasformano in rosse palline, che si posano sui verdi rami dell’arbusto che egli ha accolto per Gesù.
Al ritorno, un’altra sorpresa attende il pastorello nel bosco tra le lucenti foglie dell’agrifoglio è tutto un rosseggiare di bacche vermiglie.
Da quella notte di mistero, l’agrifoglio viene offerto in segno di augurio alle persone care.

Gina Marzetti Noventa
da http://www.myshangrila.it/libriedintorni/leggendenatale/agrifoglio/agrifoglio.htm

 

scritta

I blog e la reclame

Ogni mattina non riesco a commentare a causa della reclame non solo di Illy ma anche di Enel e altri….poi il problema sparisce per ripresentarsi verso sera.Ma Libero cosa mi combini,ho mandato almeno venti richieste di intervento,penso  che quando vedi il mio nome ti si rizzano i capelli.Ora i blog si trovano almeno questo inconveniente è stato risolto.Grazie

presepio

FVG e scuola, se qualcuno vuole le scuole con i presepi, crocefissi e recite della natività

Anno 2017, terzo millennio, XXI secolo cosa di meglio che avere le scuole piene di crocefissi, di presepi e recite della natività?

Tradizione, benedetta tradizione, sia sempre lodata. Certo, è vero che per alcuni ordini e gradi di scuola il crocefisso dovrebbe esserci grazie a quell’atto di benevolenza fatto dal fascismo alla Chiesa che è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, alla caduta della Monarchia ed alla Prima Repubblica e morte della Seconda Repubblica.  E’ stato chiesto da un consigliere regionale insieme ad altri suoi colleghi alla Giunta del FVG di attivarsi “presso l’Ufficio Scolastico Regionale, nel pieno rispetto del principio dell’autonomia scolastica, affinché venga eseguita una verifica su quanti istituti scolastici in regione abbiano tolto il crocefisso dalla aule scolastiche e su quanti abbiano rinunciato in passato, o intendano rinunciare in futuro, a celebrare le festività natalizie anche attraverso l’allestimento del tradizionale albero di Natale e del Presepe”.La religione di Stato non esiste più in Italia, grazie a dio, quel dio che se per caso bestemmi, che per miliardi di persone manco esiste, vieni processato pubblicamente ed in Italia rischi una sanzione amministrativa.

Qualcuno pensa che in Italia siano sotto attacco le nostre tradizioni. Quali sarebbero queste tradizioni sotto attacco? In che modalità? Laicità, questa bella parola, ricorda qualcosa? La Costituzione? Certo in una regione dove a Gorizia si vuole mettere una targa per ricordare le vittime del terrorismo “islamico” quando si è detto in mille modi che si tratta di terrorismo islamista, perchè i musulmani tra le altre cose ne sono le principali vittime, o a Trieste si dedica una statua su quel mistero dell’austronostalgia ad una imperatrice ultraconservatrice e supermegacattolica, di che cavolo stupirsi?

Vogliamo mettere in discussione la famiglia tradizionale? Maria, concepita da un fascio di luce, il vecchietto Giuseppe, e Gesù? In un mondo dove vengono criminalizzati gli omosessuali? Dove l’omofobia è un reato, un razzismo, da non reprimere? Da nascondere?

E chi di noi non è cresciuto con la recita della natività? Si ricorda nella richiesta d’intervento.

Io non ci sono cresciuto, ad esempio, almeno a scuola, e molti di quelli che ci sono cresciuti quel giorno lo hanno rimosso. Esperienza da dimenticare. La scuola è un luogo pubblico e laico, non confessionale, non si recitano le preghiere a scuola, non più, certo ancora oggi si insegna la religione cattolica, cosa che non dovrebbe più essere e dove l’ora di alternativa ancora oggi viene osteggiata in tutti i modi. Ma anche questa ha il suo tempo contato. Ora ognuno è libero di credere quello che vuole, di pregare per chi vuole, la religione è una questione privata, che deve rimanere fuori dalle nostre scuole, qualsiasi essa sia.

Marco Barone
presepio

Aspettando Natale in poesia

A Gesù bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

 

Eri tu di D. M. Turoldo 

…eri tu il mistero,
la radiosa notte che racchiudeva il giorno,
che avrebbe rivestito di carne la luce
e dato un nome al silenzio
“.

Buon Natale di Alda Merini

A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.

Dov’è’ la pace? di Gandhi 

Quando sento cantare:
“Gloria a Dio e Pace sulla terra”
mi domando dove oggi
sia resa gloria a Dio
e dove sia pace sulla terra.
Finchè la pace
sarà una fame insaziata
a finchè non avremo sradicato
dalla nostra civiltà la violenza,
il Cristo non sarà nato.

  da https://www.nihilscio.it/Manuali/Scuola%20primaria/Poesie_di_Natale.htm

immagine:presepio di Ara grande (UD)

da http://www.presepiodiara.it/