krampus

San Nicolò in Friuli

In diversi paesi del Friuli c’è la tradizione di San Nicolò accompagnato dai Krampus ,diavoli dalle sembianze di diavolo e capra che girano nella notte del 5 dicembre alla ricerca dei bambini “cattivi”.Questa tradizione ha origini germaniche ed era in uso in Friuli  già a partire dalla fine del XXVI secolo.Le sfilate dei Krampus in Friuli vengono fatte a Camporosso in Valcanale,Tarvisio e Pontebba. Sorrido quando mi ricordo che da piccola avendo ricevuto del carbone (dolce) scoppiai in  un pianto.In Friuli c’è l’usanza di San Nicolò che porta i regali ai bambini a Sacile,Brugnera,Trieste,Gorizia.

San Nicolò-storia

Il possesso delle reliquie di San Nicola-San Nicolò è stato a lungo conteso tra Venezia e Bari.

I Veneziani non si erano rassegnati all’incursione dei Baresi e nel 10991100, durante la prima crociata, approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano prelevato le ossa. Tuttavia qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non sull’altare maggiore, ma in un ambiente secondario. Fu in tale ambiente che i veneziani rinvennero una gran quantità di minuti frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare. Questi vennero trasportati nell’abbazia di San Nicolò del Lido.

San Nicolò venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la Chiesa di San Nicolò del Lido divenne un importante luogo di culto. San Nicolò era infatti venerato come protettore dei marinai, non a caso la chiesa era collocata sul Porto del Lido, dove finiva la laguna e cominciava il mare aperto. A San Nicolò del Lidoterminava l’annuale rito dello sposalizio del Mare.

Le prime ricognizioni dei sepolcri sono state effettuate in epoca recente, la prima in assoluto a Bari nel 1953 alla presenza di una commissione pontificia, ad opera del prof. Luigi Martino, professore di anatomia umana e normale all’Università di Bari. A seguito di una ricognizione effettuata il 17 settembre del 1992, sempre ad opera di Martino, si è infine appurato che le reliquie sono effettivamente divise fra le due città: Bari possiede i frammenti ossei di maggiori dimensioni, mentre Venezia i frammenti più minuti, e che questi ultimi sono “complementari con le ossa conservate a Bari”.

La presenza delle reliquie a Venezia è poco nota, e quindi la chiesa non è meta di pellegrinaggi come quella di Bari, specie dei Russi Ortodossi per i quali Nicolò ha un’importanza fondamentale (è fra l’altro, il santo patrono della Russia, oltre che della Grecia).

La figura del santo ha dato origine alla fiaba di Santa Claus (in italiano Babbo Natale), il cui nome è una chiara storpiatura di Sante Nicholas.

da https://it.wikipedia.org/wiki/San_Nicol%C3%B2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

blog

Il mio blog che appare e sparisce,sarà un inconveniente di Libero?

Da ieri questo blog non si trova in Libero blog,appare e sparisce.E’ un mistero!Anche oggi la stessa cosa. Non riesco a commentare nei blog  che seguo a causa della pubblicità di Illy caffè,era già successo ed ora l’inconveniente si ripete.Ho segnalato il fatto a Libero,ma non ho avuto risposta.Speriamo si risolva,la cosa non mi piace affatto!Non rimango sprovvista di blog,ne ho altri due in blogspot,dove questi episodi non sono mai successi.

Olga

libro

La pianta della felicità

In una piccola cittadina sperduta tra le montagne viveva una bella fanciulla di nome Felicia; aveva lunghi capelli biondi graziosamente ondulati, occhi verde chiaro e un gran sorriso sempre stampato sul viso spruzzato di lentiggine rosee.

Felicia non era una ragazza ricca; viveva con l’anziana nonna in questo villaggio dimenticato dal mondo, dove non c’erano altri ragazzi della sua età e dove non aveva alcuna possibilità di frequentare la scuola, di fare sport, di andare a ballare.

Tuttavia, Felicia non era triste, anzi, era sempre allegrae sorrideva sempre. Aveva qualcosa che purtroppo nel suo villaggio mancava da molto tempo; era felice.

Da che lei riuscisse a ricordare, nel suo villaggio, infatti, la tristezza aveva sempre regnato sovrana; nessuno riusciva a sorridere, tutti erano tristi e scorbutici l’uno con l’altro. Felicia soffriva molto; voleva aiutare i suoi amici e restituire loro il sorriso così una mattina salutò la nonna e partì alla ricerca della pianta della felicità.

Un’antica leggenda narrava infatti l’esistenza di una pianta dai fiori arcobaleno che aveva la magica proprietà di infondere felicità nell’animo degli uomini, ma che poteva però essere colta soltanto da una persona felice.

Felicia si mise in viaggio; camminava ormai da due giorni quando incontrò un cane grigio cenere, rognoso e peloso e con gli occhi iniettati di sangue, che, digrignando i denti, le sbarrò la strada e le intimò: “ti avverto, fanciulla torna indietro; tempo fa lanciai un sortilegio sul tuo villaggio condannando gli uomini all’infelicità e non ti permetterò di riportare la felicità tra la tua gente a costo di ucciderti; io mi nutro delle loro lacrime e dei loro sospiri; se torneranno felici io morirò ” .

Il cane se ne andò ma da quel momento Felicia ebbe paura; si guardava continuamente le spalle nel timore che il cane tornasse, e stava ormai per rinunciare all’impresa, se pur a malincuore, quando dall’erba spuntò un gatto tutto blu con due vispi occhietti gialli e lunghi baffi argentati, che le disse: “Felicia non puoi arrenderti proprio ora; io so dove è la pianta e se vuoi posso portartici, ma devi essere coraggiosa, la tua gente ha bisogno di te! “.

La ragazza allora titubante decise di seguire il gatto, che la condusse su per una stretta via, fino ad un’ampia vallata; lì cresceva una pianta rigogliosa dai bellissimi fiori arcobaleno e le foglie verdi e rosse come gemme preziose. “La pianta della felicita” urlò la ragazza felice ma mentre si avvicinava all’improvviso il cane rognoso ricomparve “ti avevo avvertito” ululò e si gettò sul gatto azzannandolo violentemente alla gola. “NO !” urlò Felicia e cominciò a piangere disperata.

“Ora sei triste, non potrai cogliere la pianta e io mi nutrirò delle tua lacrime e sarò sempre più forte” disse soddisfatto il cane con un ghigno malvagio che gli scoprì i denti gialli.

E infatti Felicia non poteva più neanche avvicinarsi alla pianta né tantomeno di toccarla o di coglierla. La sua innata allegria sembrava averla ormai abbandonata ed era seduta a terra, le larime che le rotolavano dagli occhioni verdi, quando all’improvviso il gatto si rialzò in piedi ridendo “pensavi di avermi ucciso” miagolò rivolto al cane  “ma ti sbagliavi; io sono lo spirito della pianta e finché anche un solo bambino in qualsiasi angolo del mondo sorriderà, io sarò immortale” .

La ragazza urlò di gioa,e per la felicità scoppiò in una fragorosa risata; la pianta crebbe a dismisura e le volò tra le mani; Felicia portò la pianta al suo villaggio, dove tutti tornarono felici e contenti: il cane non poté più nutrirsi della tristezza degli uomini e finì per morire divorato dalla fame e dalla rabbia e di lui non si sentì più parlare.

https://www.tiraccontounafiaba.it/fiabe/varie/2217-pianta-felicita.htmlda

scarpe

Proverbio

“Scarpe grosse cervello fino ”

Significato:

Le apparenze ingannano : molte volte scarpe da contadino sono il contorno di buoni cervelli .
Spiegazione:questo proverbio molto antico si riferisce al mondo contadino quando proprio gli agricoltori esprimevano,malgrado le scarpe grosse,intelligenza e buon senso.

plastica

La Gdo alla guerra degli shopper

A partire dal 1 gennaio 2018 ci sarà il bando totale dei sacchetti di plastica, compresi quelli usati per pesare la frutta. Molti operatori non riusciranno però a rispettare la scadenza perché i produttori non saranno in grado di soddisfare tutta la domanda

di MARCO FROJO

A partire dal 1 gennaio dell’anno prossimo il bando dei sacchetti di plastica sarà totale ma sarebbe ingenuo illudersi che la battaglia a tutela dell’ambiente iniziata nel 2011 sia conclusa (e vinta). Come ha ampiamente dimostrato l’esperienza degli ultimi sei anni, la plastica è ancora ampiamente usata per insacchettare la spesa soprattutto nei mercati rionali e nei negozi più piccoli, nonostante la normativa lo vieti espressamente. Fra esattamente un mese scatterà il divieto anche per gli shoppers che i clienti dei supermercati usano per pesare la frutta e la verdura ma anche in questo caso è lecito supporre che la legge non verrà rispettata da tutti. E questo nonostante i supermercati abbiano ampiamente dimostrato di adeguarsi immediatamente alle nuove normative.

Il problema non è infatti dato dalla volontà di rispettare la legge ma dalla possibilità: soprattutto nei primi tempi la domanda di shopper compostabili e realizzati con almeno il 40% di materiali da fonti rinnovabili – è infatti questo che stabilisce la normativa che recepisce una direttiva europea – sarà di gran lunga superiore all’offerta. Inoltre i nuovi shoppers dovranno non solo essere compostabili, cosa che già avviene con quelli che si ricevono alla cassa, ma dovranno anche avere determinate proprietà organolettiche (a partire da un odore neutro) adatte al contatto diretto con gli alimenti. E, come è facile immaginare, non sarà sufficiente rispettare quanto stabilito dal legislatore ma bisognerà anche offrire un prodotto ben accetto dai consumatori.

continua http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2017/12/01/news/la_gdo_alla_guerra_degli_shoppers-182727303/

Un gruppo di Rohingya nello Stato Rakhine

Rohingya -gruppo etnico

I Rohingya sono un gruppo etnico, di religione islamica, che parla il rohingya, una lingua indoeuropea del ramo delle lingue indoarie, strettamente legata alla lingua chittagong e più alla lontana alla lingua bengalese.La loro origine è molto discussa: alcuni li ritengono indigeni dello stato di Rakhine (noto anche come Arakan o Rohang in lingua Rohingya) in Birmania, mentre altri sostengono che siano immigrati musulmani che, in origine, vivevano in Bangladeshe che, in seguito, si sarebbero spostati in Birmania durante il periodo del dominio britannico.

I Rohingya sono linguisticamente legati alle parlate degli Indo-Ariani di India e Bangladesh, in contrapposizione alle lingue in prevalenza sino-tibetane del Birmania (ufficialmente Myanmar). A partire dal 2012, circa 800 000 Rohingya vivono in Birmania. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite essi sono una delle minoranze più perseguitate nel mondo. Molti Rohingya sono stati relegati in ghetti o sono fuggiti in campi profughi in Bangladesh e sulla zona di confine tra Thailandia e Birmania. Più di 100 000 Rohingya vivono in campi per sfollati, anche perché le autorità hanno proibito loro di lasciarli.I Rohingya hanno catturato l’attenzione internazionale sulla scia di alcune rivolte svoltesi nel 2012.

da https://it.wikipedia.org/wiki/Rohingya

dicembre

Dicembre (caratteristiche e proverbi)

Dicembre è il 12° ed ultimo mese dell’anno e conta 31 giorni. In esso avviene il passaggio dall’autunno all’inverno, che tradizionalmente coincide con il solstizio d’inverno (21 o 22 dicembre). In questo giorno il sole raggiunge la sua massima declinazione negativa rispetto all’asse terrestre, determinando nell’emisfero boreale il momento di minore esposizione alla luce (ovviamente nell’emisfero australe avviene esattamente l’opposto) e di conseguenza la notte più lunga dell’anno. Per i popoli antichi segnava il ritorno della luce, per via dell’allungamento delle giornate, e ciò dava luogo a feste e riti legati al sole e alle divinità ad esso collegate, come ad esempio Mithra (adorato sia dai persiani che in epoca greco-romana).

Nella liturgia cristiana questa tradizione è stata ripresa nella festività di Santa Lucia (13 dicembre), considerata come portatrice della luce. E’ legata alla luce anche l’altra importante festività del Sol Invictus, anticamente celebrata il 25 dicembre, che ha ispirato il Natale cristiano in cui si celebra la nascita di Gesù, salutato come «colui che creò il Sole» e quindi la luce. Simili tradizioni esistono in altre fedi, come il Buddhismo che ricorda la festa dell’illuminazione tra fine dicembre e inizio gennaio.

In natura, il clima rigido di questo mese, caratterizzato da temperature molto basse con la possibilità di nevicate anche a quote più basse, rende del tutto vana l’attività di semina, da cui nasce il vecchio adagio contadino «seminare decembrino vale meno d’un quattrino». Nel panorama astrale, domina la scena la costellazione di Orione, riconoscibile per la singolare forma “a clessidra” e per la moltitudine di stelle assai luminose che la compongono, concentrate in uno spazio limitato.

Proverbi

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
Dicembre piglia e non rende.
Dicembre gelato non va disprezzato.
Dicembre vezzoso, anno capriccioso.
Dicembre nevoso, anno fruttoso.
Dicembre imbacuccato grano assicurato.

 

http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/meteo-life/5287-proverbi-detti-popolari-mese-dicembre

regeni giulio

22 mesi di prese in giro su Giulio Regeni

25 gennaio 2016, 3 febbraio 2016. Due date, una sola storia. Una storia di violenza, brutalità immane. Una storia che neanche la mente più diabolica ed infame e sottile riuscirebbe ad inventarsi, per quanto macabra, per quanto figlia di quel male di cui è imperniato il sistema di potere egiziano e di chi ne è complice anche sulle rive italiane.

Una storia fatta di morte, di tortura, di sogni spezzati, di lacrime non versate, una storia dove il tempo si è letteralmente fermato al momento del buio, quel buio egiziano che ha condotto nel tunnel della peggior miseria e cattiveria umana ogni spirito umano, per frantumarlo, spazzarlo via. Non vi è nulla di umano in questa storia, una storia fatta di depistaggi, di altre morti, di fango gettato sulla pelle di un ragazzo la cui unica colpa era quella di essere stato attratto da un Paese come l’Egitto per studiarlo, conoscerlo.

22 mesi di verità soppressa. E quando il ministro degli esteri egiziano ti dice che L’Egitto “non ha alcun interesse a sopprimere la verità”, qui si può chiudere il discorso. Perchè la verità l’hanno soppressa eccome.

L’Italia si è chinata all’Egitto, Roma a Cleopatra, i 2000 anni di rapporti economici hanno prevalso, i 5 miliardi di affari erano un peccato di gola enorme a cui non si poteva non cedere. Ed hanno ceduto.

D’altronde l’altro non signor ministro, Alfano, è stato chiaro quando ha detto da parte sua che è ora che l’Europa “investa senza paura nel Mediterraneo e da lì verso l’Africa, perché il ritorno sarà enorme”. Il Mediterraneo “è un mare che unisce e non divide l’Africa e l’Europa. E’ una piattaforma di connettività globale tra Europa, Africa e con il mondo, basta pensare al raddoppio del canale di Suez o alla nuova Via della seta cinese. O ancora di connettività energetica, pensate alle ultime scoperte dei nuovi giacimenti in Egitto, ma è anche piattaforma di connettività culturale”

Amici come prima e più di prima.

Rapporti addormentati e non interrotti, quando venne ritirato l’ambasciatore italiano dall’Egitto. Atto mai digerito da quel Paese, ed ora si muovono come se non fosse mai accaduto nulla. Ci consegneranno una storia di bugie, per l’ennesima volta. Fino a quando ci sarà quel sistema di potere su Giulio e su tutti i ragazzi e le ragazze scomparsi e scomparse in Egitto, non vi sarà mai nessun tipo e forma e sostanza di verità e giustizia.

Giulio è stato trattato come un ragazzo egiziano, è stato detto, è vero, sequestrato, torturato, ucciso come un giovane egiziano. 22 mesi di prese in giro su Giulio, ma nulla è eterno, tutto è mutabile, i castelli di sabbia crolleranno, le acque sono sempre più agitare, più grosse, più in movimento e si stanno preparando per abbattersi sull’Egitto, travolgere quel sistema criminale che ha soppresso ogni idea di diritto umano, di dignità. Questo mare in tempesta ed in movimento si chiama solidarietà, una solidarietà che non conosce frontiere e confini, è solo una questione di tempo, nulla di più nulla di meno.

Marco Barone

da http://xcolpevolex.blogspot.it/…/22-mesi-di-prese-in-giro-s…

villanova grotte

Ángel Gonzalez poesia “Non c’è fretta”

*

Lascia che passino questi giorni,
lascia che passino questi anni,
e intanto
godi il regalo della luce
del cielo di dicembre,
tanto discreta
che è quasi solo trasparenza,
non dà fastidio ed è bellissima.
Lascia che passino questi anni,
pochi altri ancora,
sii paziente e aspetta
con la sicurezza che con essi
si sarà compiuto
definitivamente tutto.

(da Niente di grave, 2009)

da http://cantosirene.blogspot.it/2017/12/

 

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Nato a Oviedo(Spagna) il 6 settembre 1925
Morto a Madrid il 12 gennaio 2008

PREMI

-Principessa delle Asturie per la letteratura
– Adonais de poesia
Premio Internacional de Poesía Federico García Lorca

 International Salerno Prize for Poetry

*Chiesa di Villanova delle grotte :quadro di Dario Pinosa