Più soli (poesia di Umberto Saba)

Dove si ritrova il mare

UMBERTO SABA

PIÙ SOLI

Giungemmo dove si ritrova il mare,
con spiagge solitarie, onde turchine.
Dai due arsenali, da tante officine,
da Trieste che amiamo attraversare

tutta al ritorno, sempre più lontani,
e più nostri, in più deserta riviera.
Sopra uno scoglio nella rossa sera
seduti accanto, non l’abbandonavo
con lo sguardo, ma sempre l’affondavo,
sempre più invano nei suoi occhi strani
di luna che tra le nubi viaggia;
che mentre intorno a un’anima selvaggia
e ad una bella persona m’affanno,
i suoi pensieri chi sa dove vanno!

Da una nave tra molte altre ormeggiata
venne un suon di fanfara e si distese;
nei suoi occhi una lacrima s’accese,
rifulse sulla guancia imporporata.

(da Trieste e una donna 1910-1912, Mondadori, 1950)

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Due innamorati, Umberto Saba e la sua giovane moglie, Carolina Wölfler, che nelle sue poesie è semplicemente Lina. Ma la protagonista assoluta di questi versi è la città, Trieste, che emerge dal panorama per stagliarsi con le sue spiagge e le sue fabbriche marinare, con i suoi moli e le sue vie: “Né a te dispiaccia, amica mia, se amore / reco pur tanto al luogo ove son nato. / Sai che un più vario, un più  / movimentato / /porto di questo è solo il nostro cuore”.

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TRIESTE, MOLO AUDACE – FOTOGRAFIA © TRIESTE RACCONTA TRIESTE

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LA FRASE DEL GIORNO
La mia città che in ogni parte è viva, / ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita / pensosa e schiva.
UMBERTO SABA, Trieste e una donna


Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), poeta italiano tra i massimi del ‘900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l’amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel Canzoniere.
Più soli (poesia di Umberto Saba)ultima modifica: 2020-04-07T17:27:59+02:00da olgy120
  1. C’e un posto nel mondo dove il cuore batte forte, e rimani senza fiato per quanta emozione provi. Un bel mercoledi solare per augurarti tanto amore e tanta felicità….MIK–

  2. Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… Ma non può contenere la primavera.

    Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera.

    La bellissima Primavera, con tutta la natura e la vita che si risveglia,
    fa cantare in noi la speranza.

    Questa emergenza del virus cesserà
    perché la vita é più forte della morte
    e l’umanità sa lottare contro il male.

  3. Ciao…Fu allora che vissi l’effetto luna piena. L’avevo chiamato così. Mi sentivo come una grande luna che continua a crescere piano piano, notte dopo notte, per arrivare allo stadio completo, luminosissimo, in cui niente manca, niente è di troppo… Nella vita di tutte noi c’è una luna piena. Se soltanto sapessimo riconoscerla per godercela almeno un po’, per sentirci diafane e realizzate.
    (Marcela Serrano)
    Sorriso, bye Sal