Quannu tira u ventu fatti canna!

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Sono tanti quarantadue anni.
Sono, politicamente, un’era geologica. non è la scarsa incidenza dell’azione repressiva che mi impensierisce, quanto la disorganizzazione a livello politico e amministrativo.
Siamo passati dal ministro lunardi che con la mafia, diceva, bisognasse imparare a convivere… a chi?
A giuliano amato?
Quello del prelievo forzoso dai conti correnti di quasi quindici anni fa, se non erro.
Il mio dubbio non è sulla persona che non conosco direttamente, ma sulla rispondenza della classe politica cui appartiene alle esigenze di oggi
Molti impianti accusatori di processi per mafia dimostrano prove alla mano che esiste una contiguità della politica con gli amministratori in contatto con esponenti mafiosi, camorristi e quant’altro… ora: a prescindere dalla posizione processuale di chi è imputato in quei processi, registro che nessun “autorevole commentatore” cerchi spiegazioni per un fenomeno tanto macroscopico, ossia la propensione politica della grande delinquenza organizzata. una tendenza che in italia è di proporzioni colossali.
Questo è un problema, mi pare.
La legge antidroga varata dal passato governo ne è un esempio lampante: nessuna novità procedurale per rendere più veloci e incisive le indagini… non una parola sui grandi patrimoni costruiti sulla droga.

Quannu tira u ventu fatti canna!ultima modifica: 2017-11-02T08:56:15+01:00da lacky.procino
  1. Uniti si fa la forza togliamoci le fette di salame davanti agli occhi e impariamo a vedere le cose in modo distaccato, ci accorgeremo che è solo e sempre proprio il marketing che ci rovina.

  2. C’è una grande differenza però, che negli Stati Uniti chi viene danneggiato viene risarcito saporitamente e anche chi lavora onestamente ha uno stipendio che gli permette di vivere dignitosamente. Qui in Italia abbiamo importato solo il negativo, tralasciando il positivo che c’è in quella cultura. Se andremo avanti così chissà come finiremo.

  3. Secondo me la cattura è servita a dare a Pisanu quell’aura di professionalità, di dirittura morale, di perfetta dedizione al servizio dello stato, che poi hanno fatto molto comodo il giorno stesso -e il giorno dopo- nei ripetuti scambi che ha avuto col Brianzolo. Recandosi di soppiatto più volte a palazzo Grazioli quando gli scrutini erano ancora praticamente in corso. Rifiutandosi di dichiarare apertamente la validità dell’organizzazione e dello svolgimento del voto.

  4. Io ho sempre pensato che la cultura degli Stati Uniti avrebbe portato la rovina in Italia e nel mondo, perchè basata fondamentalmente quasi dappertutto sul materialismo, l’economia e dove l’essere umano viene considerato zero a partire da quando nasce a quando muore. Noi “persone” siamo considerate solo dei numeri che producono. Quando per qualsiasi motivo non produciamo, torniamo all’epoca di Sparta e metaforicamente veniamo buttati dalla Rupe Tarpea.

  5. Che cosa ci aspetta?
    Nessuno di noi lo sà…
    Pero’ e sconvolgente questa tiritera di brogli o imbrogli, che ci rende tutti coglioni e pecoroni in mano a questi squallidoni professionisti del nulla

  6. A proposito dell’arresto di “Provenzano” il Boss di mafia latitante da 40 e più anni, colui che è stato a capo delle cosche mafiose della Sicilia, ora è “morto” (ma come nel clero morto un papa se ne fa un’altro), chi è il suo successore? Come mai è stato arrestato proprio all’indomani delle elezioni? Forse a qualcuno non faceva più comodo!

  7. Per andare avanti è indispensabile il coraggio dei singoli, e l’unione di questi singoli “coraggi”, per riprendersi ciò che ci spetta, senza purtroppo l’aiuto necessario da uno stato che, nella migliore delle ipotesi, è troppo vigliacco per affiancarti.

  8. Non c’è bisogno di leggere john dickie per sapere come operano le mafie in Italia. Tutto quanto ha l’aria di un trattato, non può valere per analizzare situazioni frastagliate che vedono puglia, campania, calabria e sicilia pagare ancora il prezzo sociale di una disperazione solitaria che il neoregno d’Italia ereditò da quello delle due sicilie. Da allora monarchie e repubbliche non hanno fatto nulla per cambiare lo stato delle cose.

  9. In questa italia ipocrita ogni volta che ci avviciniamo ad eventi politici importanti si da il via alla farsa…..vorrei se possibile chiedere asilo politico in Danimarca

  10. …a parte che l’unico motivo per cui l’hanno beccato è perchè non conta più niente…ma avete visto il tg che cercava di farlo passare come un povero padre che non poteva comunicare con la moglie e i figli , che soffriva di solitudine e aveva crisi mistiche…ma vaff..cioè questo ha ammazzato una marea di persone e gli fanno l’apologia!….vagli a dire ste cose ai parenti delle vittime (che magari il padre non lo vedranno più) e vedrete come reagiscono…

  11. Ma in questo caso non esiste la pena di morte?
    Facciamo un nuovo pentito?
    Lo paghiamo noi?
    gli diamo la scorta?
    Perchè non la pena di morte?
    PENA DI MORTE!!
    PENA DI MORTE!
    queste persone devono essere uccise!

  12. Lo stesso motivo di questa tendenza c’è stato sempre anche quando c’èra mussolini, infatti ci sono stati sempre + fascisti che altrove x questo motivo, perchè con lui almeno sentivano che esistiva lo stato, giù praticamente c’è, l’assenteismo dello stato per questo la gente non parla c’è omertà anche se di meno in confronto ad altri tempi, morale della favola in sicilia non vogliono la mafia anzi quasi tutti pensano che è un cancro.

  13. I siciliani non votano berlusconi perchè è berlusconi ma perchè è a destra solo questo, almeno lui qualche supermercato
    e qualche azienda l’ha fatta aprire giù

  14. L’arresto di provenzano non ha cambiato nulla!!!!! È sempre stato così e sempre così sarà. Riflettete: quanti capi ha cambiato la mafia negli ultimi anni???? E cosa è successo ogni volta???? È cambiato qualcosa????? A me pare di no purtroppo.

  15. Certo che è stressante leggere i commenti di quei lecchini di destra
    perlomeno si riconscono dal modo in cui urlano (notare scrivono sempre in stampatello) e si riconoscono pure dalla loro enorme ignoranza su tutte le materie economiche che politiche; per lo meno state zitti che fate più bella figura

  16. Voglio ricordare che la Sicilia e i siciliani hanno alle spalle migliaia di anni di storia e la mafia non arriva neanche ai cent’anni. L’unità d’Italia perciò non c’entra nulla?A me la mafia sembra un fenomeno tutto Italiano, e a chi ne dubita vorrei ricordare la condanna di Andreotti per associazione mafiosa..troppo comodo fare dei siciliani tutti dei mafiosi

  17. Gran parte di queste costituiscono il sud della città. Il risultato elettorale nel sud è sempre impressionatamente lo stesso. Qualcuno sostiene, anzi dice: “molti politici vanno là e regalano soldi, o si accordano per il lavoro di tale ditta in tale palazzo…”. Questa povera, brava gente vota perciò come chi ha seguito la promessa dell’Ici, cioè badando alle proprie tasche? No, semmai pensa alla bocca, riempire le tasche sarebbe troppo, e questa gente al massimo avrà una baracca, e non scherzo, sono baracche quelle in cui vivono. Messina è famosa per le baracche.

  18. La mafia io l’ho vista nei film come voi, con questo intendo dire che la mafia non esiste? Assolutamente no, perchè come tutti i poteri forti, anche la mafia la gente comune non la respira neanche nell’aria, o forse si, ma come la puzza non si vede.

  19. Per una famiglia mafiosa i racket del pizzo sono cio’ che sono le tasse sono per un governo legale. La differenza sta nel fatto che la mafia cerca di tassare tutte le attivita’ economiche, non importa se legali o illegali: il pizzo viene pagato dal negoziante come dal ladro. Puo’ benissimo capitare che un mafioso si trovi a proteggere sia il proprietario di un autosalone sia la banda di ladri che lo depreda.

  20. Ma in qualunque accordo di protezione tra tuttte la parti interessate, l’unica che ci guadagna sicuramente e’ la mafia. Come uno Stato la mafia si arroga il diritto di vita e di morte sui suoi sudditi. La mafia non e’ un governo alternativo: esiste infiltrandosi nella Stato ufficiale e stravolgendolo ai suoi fini

  21. Cosa nostra somiglia ad uno stato perche’ punta al controllo del territorio. Con il consenso della mafia nel suo complesso, ciascuna famiglia mafiosa (la parola usata durante buona parte della storia della mafia e'”cosca”) esercita i poteri di un governo ombra sulla popolazione residente nel suo territorio.

  22. Mafia siciliana persegue il potere e il denaro coltivando l’arte di uccidere e di farla franca, e organizzandosi in una maniera peculiare, unica che combina gli attributi di uno stato ombra, di una societa’ d’affari illegale e di una societa’ segreta cementata dal giuramento, come la massoneria.

  23. La cattura del Boss dei Boss vuol dire solo una cosa: che la mafia come noi siamo abituati a pensarla (coi corleonesi e balle varie) ormai non conta più niente. Davvero qualcuno pensa che coi pizzini nell’era di internet si faccia girare un business che vale non so quante manovre finanziarie all’anno? Nuove mafie e più aggressive si stanno mangiando l’onorata società, mafie che vengono dall’est e che nella nostra economia malata trovano terreno fertile per riciclare impunemente e facilmente i loro soldi sporchi ed allargare la loro influenza.

  24. Il mio pensiero sull’arresto di provenzano:
    La mafia sostituisce il vecchio capo malato.
    Il vecchio capo malato si farà tranquillamente curare attraverso il
    carcere….

  25. E’ normale il fatto che chi è titolare di grosse quantità di denaro cerca gli strumenti per potere questo denaro impiegare. Sia dal punto di vista del riciclaggio, sia dal punto di vista di far fruttare questo denaro. Naturalmente questa esigenza, questa necessità per la quale l’organizzazione criminale a un certo punto della sua storia si è trovata di fronte, è stata portata a una naturale ricerca degli strumenti industriali e degli strumenti commerciali per trovare uno sbocco a questi capitali e quindi non meraviglia affatto che, a un certo punto della sua storia, Cosa Nostra si è trovata in contatto con questi ambienti industriali

  26. Nel traffico di sostanze stupefacenti, Cosa Nostra cominciò a gestire una massa enorme di capitali. Una massa enorme di capitali dei quali, naturalmente, cercò lo sbocco. Cercò lo sbocco perché questi capitali in parte venivano esportati o depositati all’estero e allora così si spiega la vicinanza fra elementi di Cosa Nostra e certi finanzieri che si occupavano di questi movimenti di capitali, contestualmente Cosa Nostra cominciò a porsi il problema e ad effettuare investimenti. Naturalmente, per questa ragione, cominciò a seguire una via parallela e talvolta tangenziale all’industria operante anche nel Nord o a inserirsi in modo di poter utilizzare le capacità, quelle capacità imprenditoriali, al fine di far fruttificare questi capitali dei quali si erano trovati in possesso

  27. Un uccellino vede uno strano cane, diverso dagli altri, e allora scende e gli chiede:
    “Ma cosa sei?”
    “Un cane lupo”
    “…?Cosa?Ma deciditi, o sei un cane, o sei un lupo”
    “Mia madre era un cane e mio padre un lupo, io sono un misto tra i due”
    “Aaaaah…capito grazie!”
    L’uccellino torna a volare…ma vede uno strano pesce in aqua.
    Allora scende e gli chiede:
    “Ma cosa sei?”
    “Una trota salmonata”
    “???Cosa?Scusami, ma o sei una trota, o sei un salmone”
    “Mia madre era una trota e mio padre un salmone, per questo sono così”
    “Aaaaah…ho capito grazie!”
    L’uccellino torna di nuovo a volare…e vede una zanzara strana…
    Gli va vicino e gli chiede:
    “Ma tu cosa sei?”
    “Una zanzara-tigre”
    “Ma vaffanculo vaaaaaa”

  28. Già all’inizio dell’800, molto prima dell’unificazione, nel regno delle due Sicilie, c’erano intellettuali che parlavano della collusione fra i camorristi, principalmente casalesi, e alcuni funzionari, soprattutto di polizia e delle dogane. Nel 1869, il prefetto di Reggio Calabria scriveva al presidente del consiglio che le elezioni comunali erano state guidate da una banda di “tagliagole” al soldo di alcuni baroni locali. Fra quei tagliagole c’erano i De Stefano, che ancora comandano a Reggio.
    http://www.repubblica.it/cronaca/2017/03/21/news/gratteri_qui_troppi_tifano_per_i_clan_e_odiano_le_istituzioni_ecco_come_li_batteremo_-161059042/

  29. Non so se molti di voi hanno avuto occasione di poter vedere le immagini dell’arresto di provenzano.
    Gli insulti si mischiavano alle urla di invocazione di pena di morte(…), poi, la cosa molto particolare:
    UNA VOCE FUORI CAMPO HA DETTO:” BASTA COSI’ BASTA COSI’!”
    E improvvisamente la folla esplode in un applauso liberatorio………
    Preferisco pensare di avere avuto le allucinazioni e di aver malpensato

  30. E basta pensare al calcio all’italiana, il turismo dilettantistico e precario dei “professionalissimi faidatè”, la politica che cerca soltanto di accontentare ciò che pensa domini l’opinione pubblica… e i loro finanziatori… la televisione, lo spettacolo, la musica che vanno dietro a umori e mode autoprodotte e riciclate pensando di uniformare e quindi facilitare la produzione di eventi e artisti e opere nuove… e quindi di massimizzare la manna che per secoli pioveva sopra un disco di un deficiente qualsiasi…

  31. La sindrome della “Pareggite Italica Multiforme”
    Why i say you that! (Che tte lo dico a fare!)
    Abbiamo votato e svuotato ancora un po’ la oramai scarna riserva di civiltà e cultura sociale che il nostro popolo aveva ereditato da migliaia di anni di storia. Abbiamo scelto di non scegliere… come sempre in ogni campo, dal più futile a più serio e decisivo. Noi italiani preferiamo pareggiare e poi perdere ai rigori una partita indecente che sarebbe potuta diventare un’occasione di riscrivere la storia se solo avessimo deciso di giocarcela al cento per cento rischiando di perderla, ma anche di stravincerla

  32. Dobbiamo sostenere le associazioni che si oppongono alla mafia in Sicilia ed anche a tutte le forme di malavita che hanno occupato quasi interamente intere regioni; i loro componenti hanno, come unica difesa, il loro corpo. C’è un sito internet: http://www.addiopizzo.org ; invito tutti i frequentatori a visitarlo ed a lasciare un commento di sostegno. Scaricate col mulo:” La mafia è bianca” di Bianchi-Nerazzini avrete testimonianza della mafia in colletti bianchi

  33. Volevo segnalare a te e ai lettori del blog un bel film sul Provenzano, che e’ uscito pochi mesi prima della cattura. Si chiama Il Fantasma di Corleone, ed e’ stato proiettato a Milano al cinema Mexico il giorno dopo la cattura. Pare che sia stato venduto alla RAI, ma visto che era troppo lungo, e’ stato tagliato. Guarda caso e’ stata eliminata la parte riguardante le commistioni tra mafia e politica

  34. Nel paese delle contraddizioni, ce ne sono alcune davvero gravi che dovrebbero far riflettere.
    Cesare Previti è stato condannato in via definitiva da un tribunale regolare della repubblica Italiana, eppure viene trattato come un martire e osannato da tutti i politici del centro-destra, uomini dello stato che dovrebbero rispettare le istituzioni e dare il buon esempio agli italiani rispettando le sentenze.
    In questa vicenda i giudici sono diventati dei carnefici e l’imputato un perseguitato, quale insegnamento può trarre il cittadino da una vessazione così esplicita dei politici verso le istituzioni?
    Allora quello che decide un giudice non è più giusto ma facilmente denigrabile da una parte politica e dagli uomini del governo vicino ad essa. E ASSURDO!

  35. È come se la politica del nostro paese fosse “mafiogena”, nel senso che nel sottobosco di leggi, leggine, regolamenti attuativi e sentenze varie si sviluppasse il terreno di coltura più indicato per certa delinquenza. Ciauuu^^