I cinque anni di desertificazione hanno interessato tutto il territorio nazionale, anche se con intensità diverse a seconda delle zone.
Tra le regioni, è la Sicilia ad aver messo a segno il saldo peggiore tra aperture e chiusure di negozi e locali.
Seguono, nella classifica delle emorragie di imprese più significative, la Lombardia e la Campania.
Tra le città capoluogo di provincia, invece, il primato di chiusure va a Roma:
l’Urbe sta soffrendo una crisi commerciale ancora più intensa di quella registrata dal resto del Paese: in cinque anni la città ha subito un saldo negativo tra negozi, bar, caffè e servizi di ristorazione.
IN ROSSOultima modifica: 2017-11-18T18:56:36+01:00da
Anonimo dice:
Continuo a dire che il nocciolo della questione siamo noi che acquistiamo, e’ sufficiente rivolgersi ai piccoli e boicottare i grandi. lo stato poi la smetta di soffocare i piccoli con le tasse.
Anonimo dice:
I piccoli commercianti sono sempre stati la linfa che portava il cibo e quindi soldi allo stato e se c’era del nero rimaneva in italia ed entrava comunque in circolo. questi grandi mercati invece prendono magari tante sovvenzioni e portano i soldi fuori del paese e ti propinano un sacco di cibi e cose acquistate all’estero mentre noi abbiamo bisogno di lavorare qui e per noi tutti.
Anonimo dice:
quando poi cominceranno a chiudere anche loro, allora sara’ il cimitero.
Anonimo dice:
Questa moria di piccoli negozi e’ un disegno demenziale di cui non mi so spiegare la ragione a meno che qualcuno non intaschi dei soldi ogni volta che aprono i grandi supermercati.
Anonimo dice:
Non sono solo le tasse, ma anche gli affitti esagerati che soffocano i piccoli imprenditori. La mia città, in centro storico, è in mano a pochi proprietari che ormai affittano solo alle catene dei negozi perchè sono le uniche che possono livellare le perdite in una città con gli utili in un’altra. Per i piccoli non c’è futuro.
marco4196 dice:
I PICCOLI NEGOZI AnDREBBERO PROTETTI DALLA SOPRAINTENDENZA DELLE BELLE ARTI
ALTRO CHE TASSE ED EQUITALIA
solo.sara dice:
Piu’ botteghe chiudono , piu’ le citta’ (peggio i paesi) diventano cimiteri per viventi
un ritorno al piu’ buio ed antico medievo , con il peggiorativo di orde di automobili orribili , come fiume di cloaca in piena
con minuscole e puzzolenti isole per miliardari griffati nel cuore dei nostri antici centri storici
Anonimo dice:
E’ molto più probabile che siano state create ad Hoc delle situazioni di sofferenza “magari spartendosi il maltolto” ed ora fanno credere di essere stati fregati.
Anonimo dice:
Comprendo che ci sono stati sicuramente degli insoluti, fallimenti ecc. ecc. , ma voler dire ciò significa che i vari direttori di agenzia, filiale o sede sono dei veri sprovveduti. “cosa che non credo affatto”
gioco.forte.ma.delic dice:
Se i dati sono quelli che l’ABI continua a dire come un mantra, che purtroppo stiamo perdendo 200 MLD di euro quindi comprenderete che avremo un domani difficoltà a rimborsarvi dei vostri risparmi.
Mi risulta che i vari istituti organizzano incontri pranzi e cene “ovviamente ognuno si paga il suo” per illustrare questo incidente di percorso.
Anonimo dice:
Considerando le fasce di età sotto i 18 anni , gli ultrasettantenni , persone nelle case di riposo e chiunque non passibile di finanziamento le cifre citate si raddoppiano , quindi un totale negativo per persona superiore a 6000 euro.
Per chi frequenti un pochino le banche o finanziarie conosce perfettamente che per aver seppur un piccolo finanziamento pretendono garanzie doppie triple della somma da erogare, firme di GARANZIA , avalli, spesso documentazioni minuziose.
assicurazioni , e non parliamo dei tassi esagerati che spesso applicano.
Anonimo dice:
Le Banche oltre a quelle famose per aver depredato risparmi ai cittadini, credo e le notizie lo confermano che sia un po’ tutto il sistema bancario traballante.
Da alcuni mesi le Banche tutte continuano a dire che negli ultimi anni “mi sembra 10” hanno accumulato crediti praticamente inesigibili per 200 MLD di euro.
Tradotto significa circa 400.000 vecchi miliardi di lire, che a testa per ogni cittadino equivale a € 3.300 euro o i vecchi 6.500.000 lire.
Anonimo dice:
..e il Bomba continua a sbandierare successi inesistenti come a Pompei dove hanno riaperto, dopo decenni, sei Domus su ben 1500 ancora in attesa..
e i cittadini che fanno? dormono..zzzzzzzzzzzzzzzz..
Anonimo dice:
E’ inutile pensare di aggiustare qualche ingranaggio del sistema, è l’intera macchina da rottamare, matteuccioferrari compreso.
Anonimo dice:
Se le banche sono quel che sono è colpa della politica alias partitocrazia collusa con il sistema fallimentare.
Anonimo dice:
Uscire dall’euro per salvare il sistema bancario italiano
Anonimo dice:
Se la stanno vendendo a pezzi, ce un programma di impoverimento dell’Italia portato avanti con la complicità dei ns. governi da potenze straniere e gli US sono i capibastone.
STEFANIA.STEFY81 dice:
Apriranno i soliti stranieri, noncuranti di leggi e norme tanto, se le cose si mettono male, se ne vanno per qualche mese per poi tornare con un nuovo nome e ricominciare daccapo.
di.passaggio00089 dice:
Se la fiscalita’ non ottiene il risultato non è perche’ la gente vuole evadere ma perche’ il sistema non convince la gente a pagare attivando i corretti conflitti di interesse.
IPNOTIZZATO.KLP dice:
La fiscalita’ non e’ un dato scorrelato a tutti gli altri, se il sistema non funziona va cambiato
Anonimo dice:
Opla’ evasione fiscale aumentata di tot mila miliardi
THE.WALL4789 dice:
Ovviamente nessuno dichiara nessun gatto
Anonimo dice:
Il fatto e’ che e’ evasione creata contabilmente:
-impongo una nuova tassa sulla lunghezza della coda del gatto della prima casa
-ogni proprietario di gatto deve misurare la coda e meterla nella dichiarazione
-l’aliquota viene definita dalla ASL di appartenenza del proprietario del gatto , con il massimo di 6 euro a cm.
diluvio56italiano dice:
Per quelli che “oddio l’evasione va colpita ad ogni costo” (Visco pensiero):
-se fosse evasione/elusione realmente perseguibile oggi non avremmo nessun problema
Anonimo dice:
Non si compete alla pari, con gli stranieri chiudono un’occhio e c’è sempre qualche prete che li# RACCOMANDA#e li fa da#MAMMA#per #NANDO#intrasigenza.
semprecosicome dice:
Purtroppo haimè ha deciso matteo Pacciani e la sua chenca teppa maggioritaria. si deve chiudere e andare a fare le pugnette a tutti loro compreso il papà Pacciani ed il papà della cinghialetta/scrofetta il verro cinghialone con i danè dei puerett.
non.sempre.funziona dice:
Ora sarebbe il momento di fare saltare tutto, democraticamente a norma di legge.
Addio pensioni da nababbi, addio stipenti oligarchi di stato , in una settimana tutto finito, questa sarebbe la rivoluzione democratica, cosi’ si abbatterebbe la poverta’ .
Cosi’ il popolo mettere sotto scacco TUTTO E TUTTI
GIGI.ADSL8 dice:
Bisogna sostituire produttivita’ ad assistenzialismo oltretutto profondamente INGIUSTO. Altrimenti, assistiamo TUTTI. TUTTISSIMI a parassitare nello Stato come i parenti dei vari politici che spronano gli italiani, gli altri, a rimboccarsi le maniche…
niente_nick_off dice:
Italia deserto dei produttivi e paradiso dei parassiti. Ma tutto questo non e’ sostenibile…Perche’ le aziende tedesche NON DELOCALIZZANO??? Da loro il PIL aumenta e la disoccupazione produttiva non diminuisce. Per forza. In germania su 10 cittadini 8 sono produttivi e 2 poco parassiti. In Italia, su 10 cittadini, 4 sono produttivi e 6 insostenibilmente parassiti. Questa e’ la situazione.
ronaldodgl48 dice:
In compenso l’occupazione risulta aumentata. Per forza, sono stati assunti duecentomila precari del NULLA a prendere stipendi per NIENTE. I programmi delle scuole sono DEMENZIALI, ANTIDILUVIANI, PARASSITARI. Legati alle impreparazioni e improduttivita’ e mestruazioni dei vari docentucoli piuttosto che al bene degli studenti.
atardvvvbnl dice:
Ed anche molti italiani migliori, produttivi, sono andati o stanno andandosene. Il titolo dovrebbe essere: Italia, deserto delle attivita’ produttive.
katerinax5x6 dice:
Solo le attivita’ commerciali???
La Fiat e’ andata all’estero a pagare le tasse.
In compenso ci ha lasciato decine di migliaia di cassintegati d’oro.
Grazie a Landini, Fiom e giudici vari.
I capannoni vuoti, abbandonati da piccole medie imprese fallite, chiuse o delocalizzate in Romania o estero vario, sono INNUMEREVOLI.
Anonimo dice:
Ancor peggio se diciamo che le riaperture sono fatte da CINESI! Sono gli unici che riescono a sopravvive.
E ci vuol poco a capire perché.
Anonimo dice:
Alla fine non rimarra’ piu’ nulla ne’ a noi ne’ a quelli che dirigono questa baracca.
in alto i cuori.
Fabio1972dgl1 dice:
Se finora le farmacie sono le uniche attivita’ che hanno potuto resistere alle sirene dei centri commerciali grazie alla pianta organica la fuoriscita della fascia c rendera’ impossibile la sopravvivenza di titte le farmacie dei piccoli parsi a vantaggio delke grandi multinazionali che pagano le tasse alle cayman o delle cooperative che le tasse non le pagano.
Anonimo dice:
Pagare il 50 per cento di tasse di un attività produttiva, è sproporzionata!, l’imprenditore piccolo o grande che sia deve
trovare clientela, produrre, mantenere la contabilità, ecc. ecc. per guadagnare lo stesso di quanto ti chiede lo stato senza fare nulla… deprimente.
Anonimo dice:
A questo punto -vale a dire -con quanto sta’ accadendo – che: e’ IMPERATIVO indagare bloccare e denunciare il C.R.I.F. gli ideatori ed i funzionari debbono andare in galera di corsa
GIADA84.1984 dice:
D’altra parte un aforisma di un filosofo di cui purtroppo non ricordo il nome dice : – non sappiamo se cambiando sara’ meglio, ma sappiamo per certo che per essere meglio DEVE CAMBIARE- aggiungo io RADICALMENTE
Anonimo dice:
ps:
pero’ mi raccomando, chiudete pure, ma come dice il capo dello Stato
pagate le tasse , mi raccomando
AVANTI.COSI1958 dice:
se non sbaglio, ci pensa la famiglia Boschi e quella del capo del governo ad aprire outlet con roba vecchia e fallata venduta a prezzi del nuovo facendo concorrenza sleale a rimpiazzare le chiusure
quindi qual’e’ il problema?
il consumistico e’ servito, magari per arrivare prima a farsi fottere, dorme in camper davanti al “super-market”
Anonimo dice:
se ci fosse solo una minima possibilità di ottenere lavoro, sicuramente tutti i piccoli e micro imprenditori di se stessi che in questo periodo di crisi nera stanno pensando di chiudere baracca e burattini, ci si butterebbero a capofitto. Invece all’orizzonte, a parte le balle che quotidianamente ci propinano i mass media, di lavoro non c’è neanche l’ombra e quindi, pur di rimanere a galla e non divenire disoccupati, tutti i possessori di P.I. restano al timone, con la vana speranza di non naufragare. Mi chiedo solo quanto tempo durerà ancora questa agonia.
lacky.procino dice:
Continua ad avanzare la desertificazione di attività commerciali e pubblici esercizi nei centri urbani.
Il bilancio tra aperture e chiusure di negozi, bar e ristoranti sarà in rosso.
Un crollo meno grave ma comunque peggiore delle attese.
In media, negli ultimi 5 anni, ogni giorno hanno aperto 114 imprese e 190 hanno chiuso, per un saldo giornaliero negativo di 76 attività.
Ciao ragazzi^