L’INCROCIO MAGICO … DI CLARA (8)

Miniracconto 8

L’INCROCIO MAGICO … DI CLARA

Ogni città ha il suo incrocio magico dove può accadere di tutto. A Pavia l’incrocio magico è tra Corso Cavour e Strada Nuova. Su certe cose si fanno molte discussioni poi, alla fine, ogni persona ne approfitta per i propri fini. Una settimana fa, la quarantenne Clara, single, bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … era in crisi. Era stufa di andare in ufficio e fare la solita vita insulsa e includente. Si ricordò della leggenda dell’incrocio magico di Pavia e ci provò. Era al centro dell’incrocio quando si sentì mancare. Si rendeva conto di svenire. Per fortuna che una vigilessa in servizio se ne accorse. Soccorse Clara e la fece ricoverare al Pronto Soccorso. Un visita medica in più non fa mai male. Al Pronto Soccorso, però, le attese sono d’obbligo. La bellissima quarantenne si trovò per caso seduta accanto ad un bellissimo quarantenne che più affascinante di così non poteva essere. Immediata la conversazione. “Come mai? Cosa le è successo?” Entrambi avevano avuto lo stesso problema all’incrocio magico di Pavia … un principio di svenimento. Poteva essere un caso? … Clara e Francois (questo era il nome dell’infortunato) compresero subito che si trattava di un “gioco del Destino”. Ormai completamente ristabiliti (e più pimpanti che mai) lasciarono il Pronto Soccorso. Presero un ottimo caffè in Piazza della Vittoria … si raccontarono tutto … e, visto che la simpatia (e l’amore scoppiano all’improvviso) decisero di partire per un viaggio di piacere a Parigi. Prima, però, vollero rivedere l’incrocio magico di Corso Cavour con Strada Nuova. Clara e Francois erano al centro dell’incrocio quando … davanti loro … si fermò un Signore, alto, occhi chiari e penetranti. Lì scrutò. Li fissò e … “Mi raccomando. Nella vita non capita due volte la stessa cosa. Fatene buon uso. Non c’è una vita di ricambio” … Che fosse il Signor Destino?          Miniracconto 8 di Dino Secondo Barili

L’ISOLA DEL TESORO … DI CLAUDIA

Miniracconto 7

L’ISOLA DEL TESORO … DI CLAUDIA

Una settimana fa, Claudia, quarant’anni,  single, bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, non era contenta della propria vita. Non che avesse qualcosa di cui lamentarsi, ma voleva dare una svolta verso qualcosa di nuovo. Qualcosa che rendesse la vita effervescente. A Pavia c’è di tutto e di più … basta chiedere. Infatti, Claudia chiese a Francesca, sua amica del cuore, come fare. La risposta è stata immediata e sicura. “Domani è sabato. Al mercato di Piazza Petrarca ti faccio conoscere la Signora Ersilia, una settantenne che viene chiamata “la Maga”. Lei ti dice tutto ciò che devi fare” Il giorno dopo Claudia era con Francesca al mercato di Piazza Petrarca. Trovare la Signora Ersilia è stato un gioco. Da come era vestita non poteva essere che una “Maga”. Anzi, bastarono poche parole. “Claudia il tuo è un caso difficile. Per te ci vuole un’erba che si trova solo nell’isola del fiume Ticino soprannominata “L’Isola del Tesoro” Cosa poteva fare la quarantenne? Dopo varie telefonate riuscì a trovare un pescatore di Torre D’Isola che sapeva tutto del Fiume Ticino e sapeva anche quale era l’isola soprannominata “del tesoro”. Claudia si era pure documentata su quale tipo di erba. Quattro giorni fa la quarantenne era sull’isola del tesoro. Trovare l’erba e metterla in un sacchettino di plastica è stato facilissimo. Ora veniva la parte più interessante. Cosa doveva fare con tale erba? Della Maga Ersilia si erano perse le tracce. Anche l’amica Francesca non era riuscita a rintracciarla per telefono. Aveva saputo che era partita per l’Australia e sarebbe tornata dopo parecchi mesi. Claudia si sentì persa. Pensò che doveva trovare la soluzione del problema. Si recò da sola  lungo il fiume Ticino a Pavia nei pressi del Ponte della Ferrovia. Chiuse gli occhi e pronunciò mentalmente una frase di rito “Se sei un’erba   magica dimmi quali sono i tuoi poteri”. In quell’istante aprì occhi e vide luccicare una scatola d’oro nell’acqua del fiume. La raccolse. La stava per aprire quando una voce alle sue spalle la fermò. “Non aprirla. Sono il Conte Flavio. La Maga Ersilia mi ha detto che ti avrei trovata qui. Qui avrei incontrato l’amore … e con te avrei fatto il giro del mondo. Un giro senza fine”.

Miniracconto 7  di Dino Secondo Barili

LA PASSEGGIATA A MILANO … DI CARLA (6)

Miniracconto 6

La passeggiata a Milano … di Carla

Pavia è una piccola e bellissima città. Quando, però, una persona è stufa di girare intorno all’imbuto di Piazza della Vittoria prende il treno e in mezz’ora è in Piazza del Duomo a Milano … un altro mondo, un’altra società, un’altra vita. Così, una settimana fa, ha fatto Carla, una bellissima trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo che si era stancata del solito tran tran. Anche a Milano, però, non sono tutte rose e fiori. Infatti, Carla, appena arrivata in Piazzale Cordusio inciampò in una piccola, ma pericolosa buca, e prese una storta. Quando si è soli in una grande città e capita un minimo incidente … ci si augura sempre che “Dio la mandi buona”. Carla, dopo l’accaduto, si fece mentalmente il segno della croce e si affidò al Destino. Infatti, accanto a lei c’era un signore sui settant’anni molto gentile che si era accorto subito di quanto era accaduto a Carla. “Signorina si è fatta male?” Carla cercò di minimizzare, ma il dolore al piede sinistro diventava lancinante. “Signorina non si preoccupi … ci sono io. Potrei essere suo nonno, ma in questo caso è la sua fortuna” Infatti, il Signore gentile, pigiò un tasto sul suo telefonino ed apparve una fuoriserie con autista in livrea. In perfetto stile inglese l’autista aprì lo sportello della lussuosa automobile e fece accomodare sia il Signore … sia Carla. La trentenne pavese si rese conto di essere baciata dalla Fortuna. Dopo pochi minuti, Carla era ospite in un lussuoso attico nel centro di Milano con tutta l’assistenza necessaria. Quando la Fortuna ci mette lo zampino fa le cose in grande. Dopo l’ospitalità è arrivato l’invito ad entrare da subito nella ristretta cerchia delle “persone di famiglia”. In capo ad un giorno. Uno dei figli del Signore che aveva aiutato la trentenne (il favoloso cinquantenne Dott. Carlo) aveva messo gli occhi su Carla con l’intento di iniziare subito il fidanzamento ufficiale. Dino (miniracconto 6 di Dino Secondo Barili)

LA MOSTRA DI PITTURA … DI ELVIRA

Miniracconto 5

la Mostra di Pittura … di Elvira

La settimana scorsa, Elvira, bellissima trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo aveva ricevuto un invito all’inaugurazione di una Mostra di Pittura. Era indecisa se andarci oppure no. Il Pittore le era completamente sconosciuto. Preferì chiedere consiglio alla sua amica Angela. E’ stato come aprire il vaso di Pandora. “Elvira ci devi andare. E’ un’occasione per incontrare nuova gente, gente nuova, parlare con le persone. L’attuale vita sociale non è delle migliori. Ogni persona sta chiusa nel proprio brodo … e finisce per inacidire. Una Mostra di Pittura invece è un fatto culturale importante. Un confronto sulle idee.” Se ci fosse stato il tempo chissà quante cose l’amica Angela avrebbe aggiunto. Elvira si dichiarò convinta. Del resto cosa aveva fare quel sabato pomeriggio di una settimana fa? La cosa migliore era partecipare all’inaugurazione della Mostra. Così fece. Elvira, però, non immaginava che fosse un avvenimento culturale cosi importante. C’era mezza Pavia all’inaugurazione della Mostra … la Pavia che conta. Elvira si sentì un po’ imbarazzata. A toglierla d’impaccio ci pensò ancora l’amica Angela che era presente all’inaugurazione. “Elvira ti presento Giorgio, il Pittore le cui opere vedi esposte in mostra” Elvira per poco non svenne. Era il figlio del Direttore Generale dell’Agenzia Commerciale presso la quale lavorava. Giorgio aveva la sua stessa età ed era un Artista vero, che presentava le proprie opere sotto un nome di fantasia. La sua famiglia ricchissima aveva vaste proprietà in tutta la Lombardia. A Giorgio Elvira piacque subito. Anzi, se ne innamorò all’istante. Si dice che quando un uomo si innamora … perde la testa. Giorgio la parse completamente. Propose a Elvira un viaggio intorno al Mondo con il suo aereo privato. Cosa poteva fare Elvira? Accettò con piacere. (miniracconto 5 di Dino Secondo Barili)

IL PONTE COPERTO … PER GIULIA (4)

Miniracconto 4

A Pavia non ci sono problemi. Quando una persona ha dei problemi fa una bella passeggiata sul Ponte Coperto e la soluzione arriva immediata. E’ accaduto anche a Giulia, bellissima trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. La settimana scorsa, la trentenne era in crisi. Aveva bisticciato con alcune colleghe in ufficio ed era a disagio. Applicò la regola. Prese un bel caffè in un Bar di Piazza della Vittoria e si recò sul Ponte Coperto per una passeggiata liberatoria. Giulia non aveva ancora raggiunto la metà del Ponte quando vide una automobile fermarsi. Si sentì chiamare. Era Giovanna, la sua amica del cuore. “Giulia. Giulia ho bisogno di te. Devo andare a Genova a trovare la mia amica Lucrezia. Non voglio fare la strada da sola. Puoi tenermi compagnia? Così … tra una chiacchierata e l’altra … in un paio d’ore siamo a Genova” Giulia aveva la giornata libera. Cosa poteva rispondere? “Certo che vengo” Genova è sempre Genova … la città degli incanti e dei misteri. Quando Giovanna incontrò Lucrezia la vide preoccupata. Invitabile la domanda. “Cosa ti è successo?” Lucrezia non voleva coinvolgere l’amica Giovanna nella sue faccende private, ma non poteva farne a meno. “Ottavio, il mio fratello gemello, sta cercando disperatamente la Segretaria di Produzione per il suo nuovo  film che sta per girare qui a Genova. Non hai qualche proposta da farmi?” Giovanna guardò negli occhi Giulia … Ne ebbe il consenso. Quando Ottavio, il Regista, vide Giulia se ne innamorò immediatamente e pazzamente … ed il film ha potuto aver inizio.  Miniracconto 4 di Dino Secondo Barili

IL CIRCOLO ARTISTICO DI SILVIA (3)

Miniracconto 3

Il Circolo Artistico di Silvia

Una settimana fa, Silvia, trent’anni, bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo era stufa di passeggiare … sola … su è giù per Corso Cavour a Pavia alle cinque della sera. Ne parlò con la sua amica del cuore. “Federica, mi sto accorgendo di sprecare il mio tempo. Cammino su e giù per Corso Cavour come un’oca senza sapere perché, ne cosa voglio veramente …” Federica si aspettava che un giorno o l’altro Silvia si svegliasse, che prendesse una decisione. “Silvia non preoccuparti a tutti capita di passare momenti come i tuoi … con la mente incasinata. Posso darti un consiglio. Perché non ti iscrivi al Circolo Artistico Pavese. Dopo tutto non ti costa niente. E’ richiesta solo la partecipazione volontaria agli eventi in programma …” Per Silvia è stata un’illuminazione. Aveva sempre pensato di aderire a qualche Associazione di Volontariato. Ecco l’occasione giusta. La trentenne si fece spiegare da Federica la modalità di adesione e prese contatto con il Presidente, il Pittore Alberto, un quarantenne da fine del mondo, con diverse “mostre di pittura in corso”, tra le quali una a Vienna, Berlino, Madrid. L’incontro tra Silvia e Alberto è stato come i fuochi d’artificio. Dopo essersi  detto tutto (ma proprio tutto), Alberto chiese a Silvia se era disposta a seguirlo a Parigi dove stava per aprire un’importante mostra delle proprie opere. Per Silvia è stata l’occasione che aspettava. Nella vita, infatti, nulla accade per caso … alla fine è tutta opera del Destino. (miniracconto 3  di Dino Secondo Barili)

BORDIGHERA, UNA CITTA’ PER DARIA (2)

Miniracconto 2

DARIA A BORDIGHERA

Pavia è una città magica … può accadere di tutto. La settimana scorsa Daria, bellissima trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, stava prendendo il caffè con la sua amica Rachele, in un Bar di Piazza della Vittoria a Pavia ed era arrabbiata. Rachele se ne accorse. “Daria come mai sei imbronciata? C’è qualcosa che non va?” Daria vuotò il sacco. “Ho trent’anni … e non ho ancora visto Bordighera” Rachele per poco non scoppiò in una fragorosa risata. “E sei imbronciata perché a trent’anni non hai ancora visto Bordighera? Se lo dici sul serio … ti prendono per matta” La discussione andò avanti per parecchio tempo. Rachele cercava di convincere l’amica Daria a non farsene un problema. Daria rispondeva che Bordighera è una bellissima località di villeggiatura con panorami mozzafiato e un clima semi tropicale in inverno. Insomma una specie di paradiso terreste. Intanto, accanto alle due amiche che discutevano animatamente si era fermato un bellissimo quarantenne, alto, distinto, il quale dopo aver sentito parlare di Bordighera, gentilmente si intromise nella discussione. “Scusate se oso intromettermi. Perché parlate così animatamente di Bordighera?” Daria rispose con passione. “Ho trent’anni e non ho ancora visto Bordighera. Le sembra giusto?” Il bellissimo quarantenne, calmissimo, accenno ad un sorriso. “Gentilissime e care signorine pavesi … non c’è problema. Sono il Conte Maurizio. A Bordighera ho una enorme villa da favola … e uno yacht (panfilo) nel mio porticciolo privato … Se volete vi invito entrambe per una vacanza da sogno come mie ospiti. Cosa ne dite?” Daria per poco non svenne. Rachele prese la palla al balzo. “Certo che ci veniamo. Perdere occasioni così … sarebbe un delitto, un vero peccato” Così,  partirono in tre da Pavia su una rossa Ferrari ultimo modello … per la splendida Bordighera … la settimana scorsa. (miniracconto 2 di Dino Secondo Barili)

L’OROSCOPO DI MARIA LUISA (1)

Venerdì della settimana scorsa, Maria Luisa, bellissima trentenne, era giù di corda. Il suo oroscopo della settimana aveva previsto che il giorno precedente, giovedì, sarebbe stato un giorno fortunato … invece non era accaduto nulla. Ovvio che quando ci si aspetta qualcosa e non accade, si rimane male. Maria Luisa cercò di digerire il boccone amaro con un caffè in Piazza della Vittoria a Pavia … città magica per eccellenza. La bellissima trentenne non aveva ancora raggiunto la Piazza quando aveva inciampato in un acciottolato sconnesso e aveva preso una leggera storta. Il morale della trentenne era andato sotto i piedi. In quell’istante, un quarantenne dalle fattezze di un affascinante attore del cinema se ne accorse. “Signorina si è fatta male? Sono il Dott. Danilo … posso esserle di aiuto?” Maria Luisa si sentì subito meglio … ma continuò a recitare la parte dell’infortunata afflitta. Danilo si prodigò in tutti i modi. La fece appoggiare al suo braccio e quel che è successo è facile immaginarlo. Danilo e Maria Luisa presero un favoloso caffè in Piazza della Vittoria … Era solo l’inizio di bellissima love story. Infatti, Danilo chiese a Maria Luisa se era disposta a passare una vacanza a Parigi. La bellissima trentenne accettò immediatamente … perché il “treno dell’amore passa una sola volta nella vita”. Perderlo è un peccato . (miniracconto 1 di Dino Secondo Barili)

OGNI GIORNO E’ UN GIORNO NUOVO

Ogni giorno è un giorno nuovo diverso dal precedente. Questo fatto dovrebbe far riflettere … e non avere paura del futuro. Non avere paura dei cambiamenti. Anzi, fare in modo di acquisire sempre nuove informazioni per migliorare la propria vita e quella delle persone che ci stanno accanto. Dino

PAVIA … MAGIA DI UNA CITTA’

Pavia non è una città … è una piccola magia. Da quando hanno reso pedonale Corso Cavour la città è diventata una piazza  sempre affollata. Gente che va … gente che viene. Gruppetti di persone che parlottano allegramente. Contribuiscono anche i tavolini dei Bar piazzati qua e là in mezzo alla via. La gente , oggi, ha bisogno di ritrovarsi, di chiacchierare. Non i giovani … che girano sempre con il telefonino nelle orecchie … ma le persone di mezza età. Quelle persone che hanno capito tutto della vita … (o quasi). Lavorare va bene … studiare va bene. Essere all’avanguardia con i mezzi di comunicazione … anche. Ma la vita è soprattutto parlare, parlare, parlare. Guardare negli occhi la persona con cui si parla e osservarne le espressioni. Lì è il segreto della vita. Lì è il gioco delle parti … che a Pavia da piacere … in Corso Cavour.

Dino