Petrolio, quotazione in rialzo. Si avvicina quota 55 dollari

Il mercato del petrolio continua a muoversi in mezzo a molte incertezze, anche se la quotazione dell’oro nero in questi ultimi giorni è tornata a respirare. Le quotazioni del barile hanno infatti recuperato quasi l’8% del valore, scongiurando i timori comparsi due settimane fa quando vennero raggiunti i minimi. Il Brent, per la prima volta da dicembre, ieri ha chiuso oltre la media mobile degli ultimi 100 giorni, a quota 54,17 dollari (approfondisci qui il tema media mobile semplice, ponderata e esponenziale trading).

I driver del mercato del petrolio

L’oro nero in questi giorni ha beneficiato dell’impatto positivo avuto dalle interruzioni dell’offerta in Libia, dove il National Oil Corp (NOC) ha abolito la clausola di “forza maggiore” per le forniture in arrivo dal giacimento Sharara.
Ma il più importante fattore di spinta è il calo delle forniture di molti Paesi OPEC. Questi tagli stanno manifestando i primi effetti, svegliando anche quegli investitori che finora erano stati troppo distratti dall’esuberanza dello shale oil americano (qui trovi un confronto broker consob).

In relazione alle scorte, va detta poi una cosa. Se negli Stati Uniti per ora non accennano a diminuire, alcune società che monitorano i movimenti delle petroliere hanno invece evidenziato che in diverse aree del mondo gli stoccaggi galleggianti stanno velocemente calando (anche perché sono i più costosi e quindi meno redditizi). Secondo una recente stima, il greggio a bordo di petroliere sarebbe diminuito del 16% da inizio anno.

Dal punto di vista tecnico, il Petrolio abbiamo detto che è salito sui massimi dall’8 marzo. Il future giugno sul Brent segna 54,50 $/barile, quello maggio sul WTI 51,40 $/barile. I prezzi adesso sono nel mezzo delle medie mobili a 50 e 200 giorni, passanti rispettivamente a 51,63 e 48,76.
Il quadro tecnico di breve periodo evidenzia che c’è una accelerazione al rialzo, e si può individuare un target a quota 54,75.