Euro-dollaro, ecco cosa potrebbe accadere settimana prossima

Dopo essersi mosso in uno stretto canale, la coppia euro-dollaro ha rallentato in modo consistente prima del fine settimana. Peraltro la maggior parte del ribasso si è concretizzato nella giornata di venerdì, in seguito alla relazione sui posti di lavoro degli Stati Uniti. Il calo di un solo giorno è parti a tre quarti di quello complessivo settimanale, che complessivamente è stato dello 0,64%.

Aspetti fondamentali nel rapporto euro-dollaro

dollaro euroIl rapporto NFP di venerdì è stato in chiaroscuro. C’è stato un calo nella crescita dell’occupazione a marzo, ma dal punto di vista del salario orario medio c’è stato un rialzo interessante. Inoltre il tasso di disoccupazione è sceso. Il tenore del rapporto non sembra sufficiente ad alterare il punto di vista della Fed in materia di politica monetaria. Insomma, rimaniamo nel dubbio riguardo all’ipotesi di due o tre strette monetarie entro il 2017.

Sul fronte Europeo invece, i verbali delle riunioni della BCE e un discorso del presidente Mario Draghi hanno confermato che la banca centrale non sta cercando di aumentare i tassi prima del completamento del quantitative easing. Questo ha smorzato l’entusiasmo di alcuni investitori che pensavano già di prezzare l’eventuale rialzo dei tassi.
La banca centrale Europea ha riconosciuto un miglioramento dell’inflazione, ma ha detto che non ci sono prove sufficienti che tali livelli rimarranno attorno al target del 2% su base sostenuta, senza che ci sia il sostegno della politica monetaria.

Analisi tecnica euro-dollaro

Dal punto di vista tecnico cosa accadrà allora al Eur-Usd? Esaminando il grafico con l’indicatore Relative Strenght Index (vedi qui come usare indicatore RSI trading) e l’andamento degli ultimi giorni fa ipotizzare una possibile inversione di tendenza a breve termine. Magari già durante la settimana prossima. Inoltre la coppia EUR/USD rimane in trend rialzista durante il corso di quest’anno. La rottura dell’importante supporto posto a quota 1,0526 sarebbe necessaria per sostenere che ci sia una vera inversione anche nel medio termine (qui trovi come si calcolano supporti e resistenze).

E’ anche interessante osservare come l’EUR/USD sia sceso a una linea di tendenza che unisce minimi dall’inizio dell’anno con un minimo di inizio di marzo. C’è confluenza come un ritracciamento di Fibonacci 76,4% da minimi di marzo ai massimi trova nelle immediate vicinanze della linea di tendenza (leggi strategia Fibonacci opzioni binarie).

Settimana prossima il presidente della Fed Yellen parlerà presso l’Università del Michigan. Storicamente i suoi interventi a istituzioni educative non toccano temi di politica monetaria. Quello che potrebbe essere importante invece è l’appuntamento con il dato sul prezzo al consumo CPI che verrà rilasciato venerdì.
Altre fattori di interesse hanno il rilascio dell’indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti (Giovedì) e le vendite al dettaglio degli Stati Uniti (Venerdì).

Euro-dollaro, ecco cosa potrebbe accadere settimana prossimaultima modifica: 2017-04-09T09:59:53+02:00da nonsparei

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