Goldman Sachs dà i suoi consigli di trading per la fine del 2017

L’anno in corso è caratterizzato da una forte movimentazione sul Forex, ovvero il mercato delle valute. Questo vale soprattutto per il dollaro, sul quale si sono concentrate le attenzioni degli investitori finora. Dopo un inizio anno positivo, sul biglietto verde si sono accumulati i venditori spingendolo così al ribasso contro l’euro, la sterlina inglese e il dollaro australiano, neozelandese e canadese. Ma cosa succederà dopo l’estate?

Gli analisti di Goldman Sachs hanno provato a fare delle previsioni. Fermo restando che per fare trading occorre sempre scegliere bene la migliore piattaforma opzioni binarie, l’idea è che al momento conviene poco posizionarsi su un’ulteriore debolezza del dollaro americano, né su altri guadagni dell’euro. Gli asset più appetibili sarebbero invece corona norvegese e svedese, ma anche i dollari di Canada, Australia e Nuova Zelanda. Perché?

I tre consigli di Goldman Sachs

tradingIl primo driver che dovrebbe muovere gli investitori sono le decisioni delle banche centrali. Un certo numero di esse finora è stata molto prudente, ma è giunto il momento anche per loro di procedere alla normalizzazione delle politiche monetarie, come sta facendo la FED. Questo perché il contesto economico globale è più solido. Per sfruttare questa probabilità, Goldman Sachs offre tre spunti di trading.

1) comprare SEK e NOK contro EUR e GBP,
2) comprare AUD e NZD contro JPY,
3) vendere USD/CAD.

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Nel primo caso il motivo è che sia la Riksbank che la Norges Bank inizieranno la normalizzazione della politica monetaria prima di quanto si aspettino i mercati. In Svezia infatti l’inflazione ha già raggiunto il target, mentre la Norvegia può vantare una fase di crescita in piena espansione. Questo potrebbe spingere la Norges Bank ad alzare i tassi.

Nel secondo caso, GS ritiene che anche le Banche di Australia e Nuova Zelanda avranno la possibilità di alzare i tassi di interesse prima che di quanto prevedano attualmente i mercati. Discorso diverso in Giappone, dove la curva dei rendimenti dovrebbe amplificare gli effetti dei tassi mondiali più elevati sullo yen. Per questo motivo i cambi AUD/JPY e NZD/JPY potrebbero andare al rialzo.

Infine c’è il suggerimento di andare short su USD/CAD. Il motivo è che la crescita in Canada è solida, ma l’inflazione è ancora al di sotto del target per cui la BoC sarà incline a fermarsi nel breve termine. Di conseguenza, l’USD/CAD potrebbe scendere.

Goldman Sachs dà i suoi consigli di trading per la fine del 2017ultima modifica: 2017-08-19T10:10:01+02:00da nonsparei

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