Mercati, nessuna ripercussione dall’introduzione di Mifid II
Dopo i primi giorni di avvio del Mifid II, ovvero la nuova direttiva sui servizi finanziari della UE, si può trarre qualche piccola indicazione. C’è stato un incremento di titoli azionari scambiati già durante il primo giorno di entrata in vigore delle nuove normative europee sul mercato. Questo potrebbe segnalare la riuscita dell’intento dei regolatori di convincere gli investitori a tornare agli scambi. Malgrado i cambiamenti nelle normative, quindi non c’è stato alcun contraccolpo evidente sui mercati.
Qualcosa lo abbiamo visto invece sulle piattaforma di trading online ad uso del piccolo investitori. Ad esempio la miglior piattaforma di opzioni binarie ha richiesto documentazioni aggiuntive proprio per rispettare le direttive della Mifid II. Comunque è presto per dire che impatto avranno le regole del Mifid II sui mercati in futuro, dal momento che importanti cambiamenti sono ancora da concretizzare. Ad esempio il tetto alle attività delle “dark pool” per alcuni stock. Questo potrebbe causare cambiamenti nella struttura generale del mercato nei prossimi mesi.
Le prospettive sui mercati
Ricordiamo che il trading di dark pool avviene essenzialmente su borse private, quindi non aperte all’investitore in generale. Il che non ha nulla ache vedere con i broker con bonus senza deposito, sia chiaro. Se invece consideriamo l’ammontare delle negoziazioni sulle “lit pool”, quindi i mercati dove prezzi e partecipanti sono registrati pubblicamente, esso è salito da 28,4 miliardi di euro dal 2 gennaio a 36,4 miliardi di euro al giorno della MiFID. Quindi il 43% del trading è avvenuto nelle “lit pool”, in linea con il mese scorso. L’importo totale scambiato è stato di 87 miliardi di euro ($ 105 miliardi), in aumento rispetto ai 75 miliardi del 2 gennaio, in quanto i trader sono tornati ai desk dopo il periodo Natalizio.
Nel complesso la situazione è stabile e tranquilla, con gli investitori che stanno prendendo confidenza con i nuovi regolamenti. Il cambiamento più incisivo però deve ancora venire, ovvero quello riguardante gli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) su alcuni titoli scambiati nelle “dark pool”. Questo richiederà che esse sospendano il commercio di azioni che in media, per oltre l’8% sono state scambiate proprio al buio negli ultimi 12 mesi. L’ESMA pubblicherà l’elenco delle azioni sospese il 9 gennai, mentre la concreta applicazioni inizierà dal 12 gennaio, secondo un portavoce dell’ESMA. Secondo l’analisi di ITG, tra il 70 e l’80 per cento degli stock di FTSE 100 sarà limitato e quasi il FTSE 250.
