Investitori in modalità risk on, il dollaro penalizzato anche dal Covid
Arriva qualche notizia incoraggiante a dare un po’ di fiducia agli investitori. Sembra infatti che alcuni test effettuati sull’uomo, da parte dall’azienda tedesca BioNTech e dal colosso farmaceutico americano Pfizer, stiano dando risultati positivi nella lotta al Covid. Il clima sui mercati diventa quindi meno “rsik off”.
Gli investitori guardano agli USA
La notizia giunge peraltro nel pieno delle preoccupazioni per l’aumento di casi negli States (126mila vittime dall’inizio della pandemia, solo ieri 50 mila nuovi casi), unite al fatto che siamo prossimi al 4 luglio. Sarà dura evitare assembramenti in tutto il territorio Usa. I nuovi epicentri della malattia sono la California, il Texas e l’Arizona. Gli investitori si interrogano inoltre sulle implicazioni delle nuove misure di ‘lockdown’ imposte da molti stati del sud, i più colpiti dal flagello Covid-19.
Occhi sui Non Farm Payrolls
Nel frattempo, proprio a causa della celebrazione dell’Indipendenza, la settimana degli investitori sarà un po’ più corta, visto che venerdì rimarrà chiusa la Borsa di New York. Prima però, è atteso un ultimo step settimanale importante, visto che oggi sono in uscita i non-farm payrolls di giugno, che daranno nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia Usa. Gli investitori, dopo i numeri sorprendentemente positivi di maggio, cercano di capire l’andamento effettivo della crisi coronavirus. Al momento, le aspettative del consensus sono ottimistiche e prevedono un aumento dei posti di lavoro di tre milioni.
Dollaro debole
Sul mercato valutario il dollaro si indebolisce rispetto all’euro, con il cambio EUR/USD in rialzo a 1,128. I tori del dollaro stanno ignorando i migliori indicatori forex efficaci, e si concentrano sul tasso di diffusione del coronavirus negli Stati Uniti. Il rischio di una seconda ondata dell’epidemia negli Stati Uniti esercita una pressione significativa sulla valuta. L’Euro invece approfitta del clima di fondo di minore avversione al rischio — dopo gli ultimi dati macro migliori delle attese e grazie alla speranza in una rapida produzione del vaccino anti-Covid — per recuperare circa 0,3% nei confronti del dollaro. L’indice del biglietto verde invece scivola intanto ai minimi da una settimana, penalizzato dall’oscillazione del barometro in direzione ‘risk on’.
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Le minute della federal Reserve
Un’ulteriore pressione sul biglietto verde è stata esercitata dalla Federal Reserve, che ha pubblicato il verbale della riunione di giugno. I membri della Fed hanno dichiarato di non aspettarsi un aumento dei tassi fino alla fine del 2022, e di non avere in mente l’argomento tassi negativi. Jerome Powell non ha parlato di piani per introdurre il controllo del curva dei rendimenti obbligazionari.