Commercio, torna la tensione USa-Cina e i mercati tremano
La ventata di ottimismo è durata poco, il commercio torna a fare i conti con lo scontro USA-Cina. Oggi potrebbe già essere il giorno di nuovi dazi da parte di Trump, per un controvalore di 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. E l’impatto s’è avvertito subito sui mercati, visto che gli indici azionari asiatici hanno perso molto terreno nella prima sessione della settimana. Stesso discorso vale le valute emergenti, che sono andate in calo nelle ultime ore, con la rupia indiana e il won coreano a registrare le performance peggiori.
La guerra del commercio
Eppure pochi giorni fa sembrava che potesse esserci un bel passo in avanti nei negoziati tra le due superpotenze. Alcuni funzionari di Washington hanno richiesto alle controparti cinesi un incontro particolarmente apprezzato dal mercato, perché gli investitori ci hanno visto un tentativo di scongelare i rapporti e quindi una possibile via di uscita alla guerra sul commercio che da mesi sta tenendo i mercati col fiato sospeso.
A cancellare questo scenario ottimistico ci hanno pensato alcune indiscrezioni di stampa. Diverse fonti anonime hanno infatti rivelato che Donald Trump sarebbe pronto ad imporre una nuova ondata di dazi sui beni cinesi. Si para di circa $200 miliardi sui beni in arrivo dalla Cina. Tariffe già discusse, che potrebbero ora entrare in vigore con una modifica rispetto a quanto inizialmente stabilito, visto che sarebbero più leggere. Infatti potrebbero entrare in vigore con una portata del 10%, anziché del 25% inizialmente prevista.
La scelta di abbassare l’impatto è dovuta probabilmente a due fattori. Anzitutto la volontà di ridurre l’impatto sui prezzi negli USA, visto che ci avviciniamo alla stagione delle feste e dello shopping. In secondo luogo Trump vuole risollevare un po’ il suo indice di gradimento visto che ci avviciniamo alle elezioni di mid-term, e che il suo appeal è stato eroso proprio dalle guerra sul commercio.