Petrolio, ecco i tre fattori che stanno spingendo giù i prezzi

La quotazione del petrolio sta scivolando con forte intensità, e il mercato è ancora affollato di venditori. Al punto che la caduta del prezzo del barile ricorda quella avvenuta lo scorso autunno.

La caduta del petrolio

petrolioIl Brent è precipitato sotto quota 60 dollari, quando appena un mesetto fa (fine aprile) aveva superato quota 75 dollari. Nel giro di poche settimane è andato in fumo circa il 20% del prezzo. Una caduta analoga ha avuto anche il WTI (West Texas Intermediate). Il petrolio americano di riferimento è sceso fino a quota 52 dollari. Anche l’analisi tecnica non è confortante, se si osserva il MACD (qui si spiega cos’è la media mobile convergenza divergenza).

Le ragioni della crisi

I fattori di preoccupazione per il mercato sono essenzialmente tre. Il primo è l’incertezza sulla durata dell’espansione economica mondiale, e in special modo quella americana che è giunta ormai vicina al record di longevità dei dieci anni (sarà raggiunto a luglio). Il secondo è il contraccolpo negativo della guerra tariffaria tra USA e Cina, che deprime la domanda globale e anche quella di energia. Secondo Morgan Stanley le previsioni di crescita della domanda per l’anno in corso sono 1 milione di barili al giorno, contro 1,2 della previsione precedente.

Annotazione: ci sono diversi modi per negoziare il petrolio. Qui viene illustrato come fare trading sulle opzioni vanilla, anche su commodities.

La produzione USA

Dall’altra c’è una situazione di squilibrio sul mercato petrolifero. L’incremento della produzione Usa (giunta al nuovo record di 12,4 milioni di barili al giorno) sta annullando gli sforzi dell’Opec+. Le scorte statunitensi hanno registrato un accumulo di ben 22 milioni di barili la settimana scorsa, il più grande mai registrato nella serie storiche dell’Eia. Questi dati hanno sollevato lo spettro di eccessi di produzione, nonostante le sanzioni contro l’Iran e la crisi in Libia e Venezuela. Va aggiunto però che la produzione sta aumentando anche fuori dagli Usa.

Ma per gli altri combustibili fossili la situazione non è molto diversa da quella che riguarda il mercato del petrolio. Gas e carbone hanno anzi subito ribassi ancora più pesanti, arrivando a scambiare a prezzi che non si vedevano da molti anni.

Petrolio, ecco i tre fattori che stanno spingendo giù i prezziultima modifica: 2019-06-06T15:26:23+02:00da nonsparei

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Una risposta

  1. marcello scrive:

    come mai tutto scende a per noi il costo resta sempre invariato ? chi e’ il delinquente che non ci permette di risparmiare anche quando ci sarebbe la possibilita’ di farlo ?