Lavoro la disoccupazione in Italia rimane stabile ma crescono gli occupati over 50

L’Istituto Nazionale di statistica ha resi noti gli ultimi dati riguardanti il mercato del lavoro in Italia. Mentre il tasso di occupazione è leggermente aumentato, quello di disoccupazione è rimasto stabile. Tuttavia, come vedremo, ci sono altri dati interessanti da evidenziare sia a livello territoriale che a livello di genere.

La fotografia del mercato del lavoro

Nel terzo trimestre di quest’anno il tasso di occupazione è salito al 61,5% in termini congiunturali (ossia rispetto ai tre mesi precedenti). In termini numerici significa che c’è stato un incremento di 65.000 unità di forza lavoro (+0,3% sul secondo trimestre 2023).

La crescita è stata propiziata per lo più dall’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+75 mila, +0,5%) e degli indipendenti (+10 mila, +0,2%), mentre calano i dipendenti a termine (-19 mila, -0,6%).
Sempre su base congiunturale, il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 7,6%.

L’andamento tendenziale

Su base annua (tendenziale) il mercato del lavoro racconta che il tasso di occupazione è salito dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini numerici significa che c’è stato un incremento di 481.000 occupati. Anche in questo caso i lavoratori a tempo indeterminato e indipendenti sono risultati in crescita, mentre i lavoratori a termine hanno registrato una flessione (-2,3%).
Vanno in calo sia il tasso di disoccupazione che quello di inattivi  (-0,4 e -1,1 punti, rispettivamente).

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Andamento geografico

Sotto l’aspetto geografico, l’incremento del tasso di occupazione più marcato è stato registrato nel sud dell’Italia (+1,9 punti in un anno) rispetto al Nord e al Centro (+1,0 e +0,9 punti, rispettivamente). Sempre nel meridione c’è stata la flessione maggiore degli inattivi.

È interessante notare un altro aspetto sul nostro mercato del lavoro: la crescita occupazionale ha riguardato più le donne che gli uomini, inoltre si sono registrati più occupati tra gli over 50 mentre sia il tasso di occupazione che di disoccupazione sono andati in flessione tra i giovani e tra i 35-49enni.