#9artefici Opening ad Arte

Share on FacebookShare on Twitter

 Opening

Opening Casanove. Raimondo Bonamici nella sua sala offre allo sguardo un’installazione site specific contribuendo all’idea di artista produttore esecutivo del gesto d’arte; i suoi moduli per lo più monocromatici e disseminati “Monologhi” e “Nero Roma” dialogano con l’installazione ‘Maree’ di cristalli e specchi sulla riflessione  globale e ambientale. Cionondimeno comunicano con i colori bandiera del trittico MMXXII d.C (UKR) di Claudio Marini che solleva la divisione tre le bandiere e il velo del disagio sulla questione Ucraina. Ugo Lo Pinto quanto Daniela Zannetti, realizzano l’illusione dell’intangibile  – che è parimenti sostanza  – con opere fotografiche e di manipolazione digitale; l’uno post producendo gli allestimenti “Generazioni” e “Clepsamia” dell’artista Cecilia De Paolis – installazione presente in mostra con altre due opere “Senza titolo” in materiali naturali –   l’altra contaminando le scene digitali con dettagli di opere proprie” Imbastiture Ö” e “(Dei) Casotti” con dettagli del ciclo “Proiezioni RGB” –  architetture fantastiche dell’architetto Fabio Camilli.  In contro canto, all’apparenza come retroilluminati dal display di uno schermo,  i “Profumi crepuscolari” di Mario Nalli, straordinarie esplosioni tonali di colori ad olio sulla percezione dell’aurora come quell’attimo di espansione di vibrante  libertà e sul fiat-o d’artista, soffio vitale e brezza.

Fotografia pura e poesia con Paolo Romani che in sovrasposizione e controluci fotografici ricrea l’incanto degli Haiku e dei Mandala in natura. L’ultima sala racconta anch’essa dell’umanità, tensione antropologica e transito di “Sagome” i moduli di Stefano Trappolini in cui il vuoto della forma umana racconta ciò che vi è racchiuso attraverso il gioco e la serialità di viaggiatori e viaggianti; un reiterare l’attraverso il quale cerchiamo identità. Quella identità che in Carlo Marchetti con “Hard Work” “Paesaggi interiori” e “Color grato” viene restituita dall’involucro cioè la custodia a tratti tenera dell’uomo che ripristina memorie tessili, mood, tendenze, textures, e quindi epoche e azioni, con questi “pezzi” di mente fuori di noi, riassemblando interiorità ed esteriorità.

Così è se vi pare ( Luigi Pirandello)

Opening Casanove si realizza persino l’illusione dell’intangibile  – che è parimenti sostanza  – con opere fotografiche e di manipolazione digitale..

Il sito Casanove

Aint

#9artefici Opening ad Arteultima modifica: 2022-06-12T14:56:30+02:00da Dizzly
Share on FacebookShare on Twitter

Potrebbero interessarti anche...