vento

giardinoaA

Viene da dietro casa, insacca nella strettoia tra la casa mia e quello di Dante.
Compresso nel cunicolo  si allarga con foga nella piazzetta sbatacchiando tutte le piante nei vasi. Le poche fogli rastrellate al suo andare sono tutte sotto la rete che protegge le aiuole dal razzolare dei gatti.
Tutto è nel sibilo, null’altro posso ascoltare, né macchine ne passare di borgatari frettolosi. Un contorcersi rumoroso di lamiere giù alla capanna di Gosto. Rimane la finestra col mio sguardo fisso sull’ondeggiare dell’abete infondo al giardino, la quercia spoglia non offre resistenza e ferma se ne sta.
Il cielo si è rasserenato e nuvole ora bianche sembra prenderla con calma.
Non corrono ma lente passano dal tetto dell’ Assuntina fino a scomparire ai miei occhi dietro la canale che delimita il mio sguardo.
Rimango fermo a guardare nel tepore del mio camino alle spalle

ventoultima modifica: 2018-03-23T09:09:16+01:00da pacandrea0