Il dettaglio

 

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 1,1-4

Salmo: Sal 96 (97)

Vangelo: Gv 20,2-8

 

Il Vangelo di oggi ci parla di Risurrezione. Pietro e Giovanni vanno al sepolcro. C’è bisogno di andare nei nostri sepolcri per vedere i segni della Risurrezione.

È proprio lì nel sepolcro, che è possibile vedere dei dettagli che sanno di cura: si parla non solo di teli, ma di teli piegati, messi da parte, c’è una sorta di ordine. Come mai questo dettaglio? Perché l’invito che oggi il Signore ci fa, è di entrare nei nostri sepolcri per fare ordine.

È difficile a volte aver il coraggio di entrarci, abbia paura, ci sentiamo soli aspettiamo, i nostri peccati e gli errori ci paralizzano e non ci permettono di entrare, ci fermiamo nell’oscurità, tentiamo di cancellarli e dimenticarli.

Quello che il Signore oggi vuole dirci, è che quella tua parte oscura è già perdonata, Egli l’ha risorta per te ed è proprio per questo che tu entrandoci potrai scorgere dei dettagli, dei segni di Risurrezione, non perché i tuoi occhi si sono abituati alla penombra, ma perché nel buio è entrata la luce.

 

 

Il dettaglioultima modifica: 2021-12-27T12:40:15+01:00da EremoDelCuore
  1. A paralizzarci sono i nostri peccati. Ma quanto tempo perdiamo a “piangerci addosso?”. Schiavi dei nostri rimorsi, che ci incatenano, ci buttano in prigione. No, Il Padre non vuole questo, ma desidera che corriamo incontro a Lui sicuri di trovarci fra le Sue braccia. Credere nel Suo amore che è più potente dei nostri peccati, malgrado la nostra infedeltà.

  2. Agli occhi di Dio, l’alto valore di un uomo non si misura dalla debolezza delle sue tentazioni, o dal modesto numero delle sue cadute, nè dall’assenza di colpe materialmente gravi ma, anzitutto dalla sua fiducia totale nell’Onnipotenza del Salvatore, dal suo amore e dalla sua volontà di tentare sempre. Noi, siamo invitati all’amore, ma possiamo rifiutarlo, quindi, è il peccato. Il peccato è sempre una forma di “amore”, ma sporco, perchè mescolato con l’amore di sè, rifiuto puro e semplice dell’amore. Noi pecchiamo ogni qualvolta rifiutiamo di impegnarci al massimo nella realizzazione di noi stessi. Pecchiamo nel rifiutare di rischiare la nostra vita donandola a un altro nell’amore, affinchè l’altro progredisca o perchè nascano nuove vite. Sono tutte queste forme di amore sporco che appesantiscono i nostri passi, e fino a che non comprendiamo che Gesù Cristo non è venuto per toglierci le tentazioni nè per sopprimere la possibilità di peccare, ma è venuto per perdonarci dai nostri peccati. Non dimentichiamo che anche i santi non erano esenti dalla lotta contro il male. San Paolo ce lo ricorda nella sua lettera ai romani:”non quel bene che voglio, io opero, ma quel male che odio, io faccio!” Buona sera

    • È proprio vero che Gesù non è venuto per togliere ma per dare. Anche i nostri sbagli ci aiutano a capire ancora di più quanto ci dà. Ciò che per noi è imperdonabile per Dio è possibile. Grazie di cuore. Buona serata!