Cosa vuole dirci?

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 1,5 – 2,2

Salmo: Sal 123 (124)

Vangelo: Mt 2,13-18

 

C’è tanto dolore in questo testo, il dolore di una perdita di fronte a un’ingiustizia, a una sofferenza, tanto dolore da non voler essere consolati, solo dolore.

A volte le parole non bastano, è impossibile poter percepire una vicinanza e soprattutto, cosa vuole dirci un Vangelo così, oltre a farci pensare all’ingiustizia e ai nostri dolori passati? Ci vuole dire, che Dio in quella situazione di dolore, di fatica è lì con te. È un Dio che si fa uomo, soffre, è il primo perseguitato, ma è il primo che si fa vicino ed è il primo che perdona assumendo su di sé le colpe.

In questo brano non dice niente, non fa nulla, sta in silenzio ed a volte è l’unica posizione accettabile: il silenzio. Il Suo silenzio non è vuoto, il silenzio è la consolazione di chi soffrendo come te, capisce che a volte le parole non servono. Colui che non può risparmiarti un dolore così grande può esserci in quel dolore, in quella sofferenza, in quell’abbandono.

Non ci sono parole, c’è solo silenzio ed in quel momento dove vedi solo la tua ombra e ti scende una lacrima, in verità sono due: ci sono anche le Sue, che come Padre non vorrebbe vederti soffrire mai. Credilo anche se non lo senti o non l’hai sentito: Egli è proprio lì con te.

 

 

Cosa vuole dirci?ultima modifica: 2021-12-28T13:17:02+01:00da EremoDelCuore
  1. Gesù ha voluto essere perseguitato da erode per farci capire che dobbiamo opporci agli Erodi di oggi che per il potere arrivano ad uccidere. Ha voluto essere emarginato e profugo per farci capire che dobbiamo accogliere e non respingere gli emarginati e i profughi ed infine ha voluto essere ucciso per farci sentire l’urlo dei bambini uccisi oggi anche in seno alle loro madri. Infine dobbiamo comprendere che il dolore fa parte del cammino della nostra vita,e un grande mezzo di crescita umana e spirituale e unito a quello di Cristo è mezzo di redenzione per noi e per il mondo.

    • Dio non vuole il male o la sofferenza non è lui a causarla, ma di fronte al male del mondo l’ha fatto suo, l’ha attraversato affinché noi potessimo non essere soli e essere salvati da questo male, anche se la salvezza non è un’opera che si vede immediatamente. Egli non ha bisogno di noi per salvarci, ma ha bisogno di noi che lo riconosciamo.

  2. Nella parabola del Buon samaritano credo ci stiamo tutti dentro. Il Cristo che provoca sempre nel Suo Vangelo. Lui, l’Uomo dei dolori che si manifesta sempre su una strada; come se le nostre vicende umane si debbano risolvere su una strada. Il malcapitato, bastonato, a morte e lasciato agonizzante ai margini della strada. Non si è fermato il prete. Già, ma perchè il Cristo ti fa passare per primo un prete? Un prete cosa può avere avuto di così importante da fare per non fermarsi su un uomo carico di ferite e solo?. Poi, il levita. Anche lui un addetto alla Chiesa. Il secondo che passa sulla scena, che vide, ma passò oltre. E il palcoscenico è sempre la strada. Invece, un samaritano che era in viaggio. Ma proprio un samaritano ? Questo Cristo che non finisce di provocare. Magari avesse fatto passare un galileo; No uno della Samaria. E la storia ci dice chi fosse questa gente; come gli ebrei per Hitler. Questi si avvicinò, si chinò sul moribondo e gli presto le prime cure. Ecco il sacramento dell’amore che si fece corpo. Questo Dio che ama sempre . E’ Dio che si curva sull’uomo. Lo ama così com’è, fosse pure un delinquente. Gina

    • Dio ama tutti si china su ciascuno di noi indipendente da chi potremmo essere. Egli non passa oltre nella nostra strada ovvero nella nostra vita. Possono passare oltre chiunque ma non Lui, Egli che ha cura di noi non ci lascerà mai soli.

  3. Gesù ha scelto di essere trattato da peccatore pur non avendo peccati, pur essendo innocente, per portare e togliere il peccato dal mondo. Se noi siamo immersi nel suo amore crocifisso, in Lui e con Lui continuiamo nella sua immensa missione: togliere il peccato dal mondo.
    Buona serata.

    • Si anche noi possiamo togliere il peccato nel mondo perché quando un’esperienza per noi è significativa la facciamo diventare esperienza per altri. Grazie di cuore! Buona serata!