Il presente

 

momento-presente

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 2,12-17

Salmo: Sal 95 (96)

Vangelo: Lc 2,36-40

 

 

Noi possiamo identificarci con il popolo che aspettava la redenzione, sentiamo il bisogno di essere salvati, perdonati, sentiamo il peso delle nostre colpe. Nel Vangelo di oggi riceviamo un conforto che non si riferisce a una profezia futura ma al presente, a quel momento presente in cui Anna incontra Gesù.

Non devo andare lontano, Egli si fa presente per me, nonostante io mi senta mancante o che sia passato tanto tempo, quasi una vita intera ad aspettare quell’incontro. Il momento dell’incontro si fa presente, perché è dal presente che si costruisce il futuro, e il mio quotidiano diventa il tempio dove poter incontrare il Signore.

Gesù lascia il tempio per raggiungerci nel nostro quotidiano, per diventare noi stessi Suo tempio, un luogo dove il peccato lascia il posto al perdono, dove un pezzo di pane e del vino, diventano comunione in cui poter crescere e fortificarsi, un luogo dove l’attesa lascia il posto alla presenza il cui volto è di un Dio che ha scelto di abitare in te.