Figlio del falegname

figlio del falegname

LUNEDÌ 01 MAGGIO 2023

SAN GIUSEPPE LAVORATORE – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 11,1-18

Salmo: Sal 41 (42) e 42 (43)

Vangelo: Mt 13,54-58

Gesù per la gente era motivo di scandalo! Com’era possibile che il figlio del falegname potesse dire o insegnare in quella maniera?

Lo stupore che caratterizza la gente ha poco a che vedere con la stima, è più etichettare Gesù come il figlio del falegname, quasi un figlio che conta poco, e proprio per questo che per la loro incredulità non avvenivano prodigi. Non erano capaci di vederli!

Questo testo dice molto anche a noi: finché poniamo dinanzi a Dio e agli uomini solo il nostro punto di vista, non saremo capaci di scorgere i prodigi che Egli desidera donarci.

Il cammino è quello della semplicità di un falegname, di un artigiano in grado di dare forma a qualcosa di grezzo, e farci qualcosa di bello. E come l’artigiano va oltre al suo punto di vista, per creare qualcosa di nuovo, così anche noi mettiamoci in ascolto di quel figlio del falegname, artista della nostra storia, capace di trasformarci e formarci in vere opere d’arte.

“Signore,

insegnami a vivere di meraviglia,

per avere occhi in grado di scorgere i tuoi prodigi.

Rendi il mio cuore attento a Te

e fa che ti sappia scorgere,

così che giorno dopo giorno,

prenda sempre più in me quella forma

che Tu hai pensato

e che sarà la via della mia felicità.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)