04 MAGGIO 2023
GIOVEDÌ DELLA IV SETTIMANA DI PASQUA
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: At 13,13-25
Salmo: Sal 88 (89)
Vangelo: Gv 13,16-20
Per raggiungere il Padre bisogna accogliere il Figlio da lui inviato; dice infatti Gesù: “chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato”.
Accogliere è un verbo dal sapore di dono: accogliere un regalo, accogliere ogni persona dove è impresso il volto di Dio, accogliere Dio stesso.
Accogliere è un verbo che nella nostra vita può fare la differenza. Dio infatti non lo si merita, lo si accoglie: “A quanti l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv1,12); il potere, non solo la possibilità o l’opportunità, ma un’energia, una vitalità, una forza più grande di noi, un bene grande che alimenta il nostro amore, una vita piena che può riempire la nostra piccola vita e fare di questa esistenza una liturgia.
Il volto di Dio inizia dal volto dell’altro. Per un cuore aperto all’accoglienza basta poco, è sufficiente un sorriso, un gesto, un saluto, perché tutto ciò che parte dal cuore avvicina a Dio.
“L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore” (1 Sam 16, 7). Un uomo vale a partire dal suo cuore, non conta il mestiere che esercita, la sua posizione sociale o economica, la sua vocazione,conta il suo offrirsi all’altro e il suo accogliere l’altro. Gesù non ha amato per scherzo, ma con i fatti; è il racconto inedito della tenerezza del Padre, è la parabola vivente della misericordia di Dio che accoglie tutti.
“Signore,
aiutami ad accoglierti nella mia vita,
nonostante le mie mani vuote
e la fatica dei giorni.
Fa che riesca a prepararti il cuore,
affinché Tu possa farti spazio
e non restare stretto in un angolo,
trascurato.
Aiutami ad allargare i confini di Te, o Dio, in me;
solo così scoprirò che Tu mi hai accolto per primo,
solo così toccherò il Tuo amore”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)