“Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo”. Comincia cosi il Vangelo di oggi, ovvero: il regno dei cieli è simile ad un incontro, uno sposalizio, quindi gioia, festa.
Bisognerebbe preparare tutto quanto occorre per le nozze, invece c’è chi è più avveduto e chi meno, e ancora, lo sposo non arriva e tutte le ragazze si addormentano.
Su tutto cade la notte, il buio. Ma proprio in questa oscurità, ecco un “grido” a risvegliare chi dorme, a ridare nuova luce, bisogna accendere le lampade.
Ciascuno di noi conosce il proprio desiderio di incontrare il Signore, ma la fatica della vita, molte volte ci fa assopire e rimanere senza olio; ci dimentichiamo di credere alla festa, a quell’invito di nozze che Dio ha preparato per noi. Eppure un “grido”, una voce ci risveglierà e ci rassicurerà: lo sposo è arrivato, la festa della vita deve risplendere; dobbiamo rinnovare la scorta di olio, in modo che il nostro cuore bruci dal desiderio di quest’incontro con lo Sposo.
Se l’attesa ti sembra lunga, non temere, Cristo verrà.
Se per la stanchezza ti addormenti, non temere, Cristo di risveglierà.
Tu porta solo un piccolo vasetto d’olio, tutto il desiderio del tuo cuore, tutto il coraggio di camminare anche quando è notte.
“Signore,
cammina con me,
nel buio di ogni mia notte
e quando tutto sembra spento,
fa che il mio cuore rimanga sveglio e arda per Te.
Cosa posso offrire a Te, che sei il mio Dio?
Tutto.
Il mio buio e la mia luce,
perché nelle Tue mani saranno benedette.
Lì dove io non posso aggiungere nulla, so che ci sarai Tu