SABATO DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Prima lettura: Col 1,21-23
Salmo: Dal Sal 53 (54)
Vangelo: Lc 6,1-5
Gesù sta passando nei campi di grano, tra le spighe mature.
Sembra che dove passa il Signore emerge la vita. I suoi discepoli prendono queste spighe, le sfregano con le mani; si preparano il pasto, andando contro la legge del sabato, perché era il giorno del riposo, giorno dedicato a Dio per ringraziarlo.
Il sabato era da vivere come dono, da godere in comunione con Dio.
Gesù invita i farisei che rimproverano i discepoli, a non nascondersi dietro i precetti, ma a guardare al fondamento che riassume tutta la legge: amare Dio con tutto il cuore e amare il prossimo come se stesso.
Quando uno ama Dio con tutto il cuore, vivrà con gioia il precetto del sabato o della domenica, e ne comprenderà il senso, che è vivere del dono di Dio.
Il Vangelo di oggi non ci dice che Gesù sfregava le spighe per mangiare come i discepoli, questo ci fa pensare che Egli non mangia, perché è Lui che viene mangiato. Lui è quel nutrimemto, che sostiene la vita di ogni discepolo che si ciba di Dio.
E la vita per il credente è l’amore di Dio e del prossimo; dove passa Gesù fiorisce questa vita.