“Dove due o tre”

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10 SETTEMBRE 2023

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ez 33,1.7-9

Salmo: Dal Sal 94 (95)

Seconda lettura: Rm 13,8-10

Vangelo: Mt 18,15-20

Due o tre, il numero minimo per definirsi comunità, eppure ciò che fa comunità non è il numero ma Dio. Non c’è nulla che possa far cambiare idea a Lui: Egli c’è. C’è quando nella famiglia, comunità o in un gruppo di amici regna la discordia, il parlare male, c’è nei momenti di difficoltà, quando qualcuno che conosciamo sta male, c’è nella fatica quotidiana di chi si sente solo, c’è.

Cosa è chiesto a noi oggi? Essere il numero due per qualcuno, il numero due di chi sente il peso sulle spalle di tanta fatica, il numero due di colui che da solo non sente più la forza di Dio, ma la vorrebbe tanto.

L’augurio che oggi vi facciamo è questo: siate il numero due di qualcuno, così da non far sentire solo nessuno, così da sentire la Sua presenza. Siate voce di chi non ha più voce, di chi stanco fa fatica a camminare.

Gran bel numero è il due! Il due dà un senso, sostiene, perché di numeri uno ce ne sono tanti, ma chi segue Gesù, sa che il numero due ci riunisce e forse chi è il numero due, ha sperimentato l’essere il numero uno e ha incontrato qualcuno capace di risollevarlo.

Il Signore ci sostenga e attraverso di noi continui l’opera sua, ovvero, di essere un popolo di figli che si sente amato ed ha il coraggio di chiamare il Padre: Abbà, papà, perché il suo amore si è chinato su di noi e ci ha presi in braccio per farci volare in alto, così che il nostro sguardo vedesse il cielo, luogo dove ciascuno possa ritrovare un raggio di luce, uno squarcio di pace e sentirsi nel cuore di Dio.

“Signore,

tienimi sempre presente nel Tuo cuore,

stammi accanto.

A Te affido la mia vita,

prenditi cura di me e di chi ho accanto.

Oggi ti prego anche per chi incontro, possa trovare la pace in Te,

possa far tacere il suo dolore nel Tuo cuore.

Sii Tu il nostro conforto,

possa il Tuo abbraccio arrivare a noi,

così da sentirci amati,

riuniti attorno alla Speranza

che ora ha un volto: il Tuo.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)