Chi è dunque costui? Erode sente parlare di Gesù ma non sa chi sia.
Il Signore arriva a noi anche se non lo conosciamo, poiché in verità, Egli è già parte della nostra storia. Dovremo chiederci: chi è per noi il Signore? Ora che l’abbiamo conosciuto rispetto agli inizi lo sentiamo “casa nostra”? Gesù è venuto per noi, affinché avessimo una dimora: il Suo cuore. Sono queste le cose grandi che già al tempo di Erode risuonano da lontano, poiché c’erano tanti maestri, ma solo Gesù sapeva toccare il cuore e parlare in profondità.
Chi ascoltava Gesù si sentiva “preso dentro”, attratto da quell’uomo così buono, così capace di dire delle belle parole, tanto da scaldare i cuori di terre lontane.
Anche noi oggi possiamo vivere quest’esperienza attraverso i sacramenti, nella preghiera, nella meditazione; abbiamo tanti momenti per vivere di Dio e con Dio. E non solo momenti, ma tutta la nostra vita! Questa vita avrà un senso se lasciamo che Lui ci parli, se lo facciamo entrare nel nostro quotidiano. Chi è dunque costui? Sarebbe bello rispondere: è il mio Dio, il mio Signore, perché Lui sicuramente dirà di noi: tu sei il mio figlio amato che ho atteso da tempo.
“Signore, stai con me
e fai che il mio cuore non ti lasci più.
Tu sei il mio Signore,
l’amore che guida la mia storia
e tra le ferite e le lacrime,
sono qui con Te
per scrivere altre pagine,
per sentire parole di amore
e per trovare quel conforto che solo Tu sai donare.