Piena di grazia

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Venerdì- Feria propria del 20 Dicembre

Si chiamava Maria, una donna come tante, semplice, una donna di quotidianità. L’angelo la chiama: “piena di grazia”, ovvero, ricolma di quell’amore di Dio che trasforma e ricrea. La chiama già così: “piena di grazia”, non le dice “sarai chiamata piena di grazia” poiché Ella già lo è.

Maria ha già la grazia di essere figlia di Dio, grazia che trasmette anche a noi tramite suo Figlio Gesù.

Si chiamava Maria, un nome comune, ma in lei c’è qualcosa di diverso, ora una luce irradia dal viso, è successo qualcosa, “com’è possibile?”. Esclama. Si! Maria, è possibile, perché il Dio dell’impossibile ha varcato la tua soglia ed ora attende il tuo “si”.

L’avvento di Gesù è ascoltare Maria dire di “sì”, l’avvento di Maria, è un grembo che porterà alla luce il Figlio ed il nostro avvento è fare di quella luce il nostro “si” quotidiano, prendilo tutto, è il dono che Dio ha preparato per te, affinché tu ricolmato di grazia, possa esclamare: “nulla è impossibile a Dio”.

“Signore,

a te che nulla è impossibile,

libera il mio cuore da tutto ciò

che non sei tu.

Fammi sentire la tua presenza.

Vieni, entra nella mia storia,

prorompi nel silenzio di un bambino

il cui volto è veritiero.

Nulla ti è impossibile”. (Shekinaheart eremo del cuore)

Colmata di grazia

colmata di grazia

 

 

MARTEDÌ FERIA PROPRIA DEL 20 DICEMBRE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 7,10-14

Salmo: Sal 23 (24)

Vangelo: Lc 1,26-38

“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio”.

In queste parole troviamo tutto il progetto di Dio per l’umanità. Trovare grazia presso Dio, equivale ad essere avvolti dal suo amore che da vita, dà una nuova identità: l’amore con cui siamo amati.

Maria è colmata di grazia, di amore, di gioia, entra nel disegno di Dio da prima dell’inizio del mondo. Solo con la forza di Dio Ella può rispondere: “si”, perché Dio è da sempre “si”, e “amore” per tutta la sua creazione e aspetta che qualcuno liberamente gli dica “si”, solo allora il suo desiderio è compiuto. La stessa creazione è compiuta, perché nel “si” a Dio questa diventa come Lui: l’amore rende simili, rende uguali.

Maria ha generato il figlio di Dio; l’uomo attraverso il suo libero “sì” all’amore di Dio, è chiamato a portare Dio, in modo che tutto il mondo diventi divino e Dio sia tutto in tutti. Quindi è proprio per la risposta dell’uomo, che il creato raggiunge il massimo delle sue possibilità: il ritorno alla sorgente della vita.

Il futuro dell’uomo è Dio, perché l’uomo è apertura all’infinito, e attraverso l’amore, non solo gli diamo corpo in questo mondo, ma viviamo di Lui e in Lui ricolmi della sua grazia.

“Signore,

aiutami a dire di “sì” nonostante vi sia fatica,

fammi comprendere che il Tuo “si” è apertura,

affinché lo dica anch’io,

poiché solo nell’amore ricevuto io posso donare.

E se sentissi di non avere più nulla,

Tu sostienimi affinché sia forte

della Tua forza,

sereno della tua pace

e pieno di speranza

e segno anche per chi l’ha perduta”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Da quell’ “ora”

 

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GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2022

BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Eb 5,7-9

Salmo: Sal 30 (31)

Vangelo: Gv 19,25-27

 

Da quell'”ora” siamo chiamati ad accogliere l’invito, a riconoscere Maria come nostra Madre. L'”ora” di Gesù, segna un legame importante di figliolanza e ci dona la certezza che come la Madre stette presso la croce di Suo Figlio, così farà anche con noi.

La maternità di Maria non si esaurisce con Gesù, anzi partendo da Lui si estende a tutta l’umanità, quel Si dell’Annunciazione non era solo per un figlio ma per tutti noi, affinché nessuno su questa terra potesse sentirsi orfano.

Maria ha visto cresce suo Figlio e di Lui ha custodito il cammino, così fa con noi, ci è accanto e nel silenzio orante, affida ogni suo figlio a Dio.

Ella sta presso le nostre croci, ci guarda ed ama e seppur non ci possa stringere tra le sue braccia, stringe il Suo cuore accanto al nostro per farci sentire conforto, fiducia e forza.

Confida in Maria tu che leggi, affida il tuo cuore alla mamma delle mamme, e scopri con me cosa vuol dire essere figli: segno di un amore che durerà per sempre, perché come non si può spegnere il sole, la luna o le stelle, l’amore di Maria non finirà mai in qualunque ora del giorno o della notte.

“Maria,

quanto grande è il tuo cuore

e il tuo dolore.

I tuoi occhi hanno visto meraviglie e pianto

e ora sei con noi presso le nostre croci,

dove a volte è difficile credere che ci sia qualcuno.

Gesù lo sapeva

e nella Sua ora, ci ha affidato a Te,

per dare luce alla nostra.

Non voglio chiederti nulla,

perché tu sai cosa c’è nelle mie lacrime,

sono tuo figlio,

e tu sei mia Madre

e questo legame è già abbastanza”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Rallegrati Maria

 

Rallegrati Maria

 

LUNEDÌ 22 AGOSTO 2022

BEATA VERGINE MARIA REGINA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA     (clicca qui)

Prima lettura: Is 9,1-6

Salmo: Sal 112 (113)

Vangelo: Lc 1,26-38

Un angelo compare a Maria, giunge fino a lei compiendo un viaggio, entra in casa sua ed esclama: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

Con queste parole l’angelo proclama la grandezza di Dio, è il messaggero mandato sulla terra perché Ella scopra quanto il Signore ha cura di Lei. Non è possibile non rallegrarsi.

Rallegrati, non temere Maria, perché quando interviene Dio succede sempre qualcosa di grande; la tua gioia viene dall’essere amata in modo particolare dal Signore, colmata di Grazia, lo Spirito Santo creerà in te l’opera di Dio per l’umanità.

Ora tra Dio e Maria è avvenuto un contatto più grande, più forte di prima, perché grazie all’angelo può parlare direttamente a Lui e scoprire la sua identità: sarà la Madre del Salvatore e di tutti i viventi da ora e per sempre. Ogni cuore tendera a Lei e tante voci in coro esclameranno: ave o Maria!

L’eccomi di Maria è diventato per tutte le generazioni il riferimento di quanto ci si possa fidare e affidare alla Parola di Dio, nel discernimento della vita.

Oltre le paure, i timori, le incertezze, l’amore di Dio crede, spera e ama, poiché non siamo soli ma è Dio che ci sorregge donandoci la Sua Grazia, e colmando lo spazio del nostro “eccomi”, affinché nonostante la fragilità ci aiuti a compierlo e la nostra vita diventi un dono per gli altri, dove ogni gesto quotidiano dica l’amore ricevuto e la gioia di sapere che davvero il Signore è con noi.

“Ave o Maria,

ti saluto o piena di Grazia

e mi rallegro per te,

per il tuo Si che ti ha reso nostra Madre.

Conosco il timore e la paura

e immagino la Tua all’annuncio di un angelo

che parla a nome di Dio.

Ora sei Tu a farlo con me,

Maria racconta a Dio tutto il mio dolore, il mio timore,

affinché si ricordi di me

e mi dia pace.

Consola il mio cuore e donami la tua forza,

cosi che anch’io possa rallegrarmi

e stare con Te.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

 

Il Signore è con te

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Is 7,10-14; 8,10c

Salmo: Sal 39 (40)

Seconda lettura: Eb 10,4-10

Vangelo: Lc 1,26-38

 

Le parole dell’Angelo a Maria, ci aprono la strada nel comprendere tutta la storia di salvezza: “Il Signore è con te”.

Il Vangelo dell’Annunciazione è tra i più conosciuti, ma la bellezza della Parola di Dio, è che ha sempre qualcosa da dirci, personalmente, ogni giorno.

“Il Signore è con te”, è un annuncio di speranza, una promessa ed è un augurio che sentiamo giornalmente nella Celebrazione Eucaristica: “il Signore sia con voi”.

A volte non è semplice credere nella Sua presenza, quando ci troviamo di fronte alle difficoltà, nelle croci quotidiane, tendiamo a dimenticarcene. Il Signore viene in nostro aiuto, donandoci in questi giorni di preparazione alla Pasqua, un testo che preannuncia la nascita di Gesù: l’Annunciazione. Egli ci invita a pensare all’inizio, al principio, a ritornare a quella Speranza così impressa nei testi di natale, affinché guardando a quel Dio Bambino possiamo lasciarsi commuovere il cuore a tenerezza. Lui desidera farci ritrovare nella Sua nascita la nostra rinascita, nel Suo Amore il nostro essere perdonati, nel Suo sguardo il nostro coraggio, per ricominciare da qui.

“Il Signore sia con te”, con noi, sempre. Ecco il dono che oggi ci fa: la consapevolezza di questa presenza che rafforza la speranza.