La Sua Parola

la Tua Parola

09 GENNAIO 2024

MARTEDÌ DELLA I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

Gesù insegna come uno che ha autorità; le sue parole hanno un potere particolare, ovvero quello di arrivare al cuore. Chi ascolta la sua Parola e la accoglie in sé, fa l’esperienza di un germoglio di vita nuovo. Gesù non comunica una dottrina, ma vita, e la sua esperienza umana diventa condivisione di salvezza per tutti.

Quando facciamo fatica a stare dentro la vita, per la sua complessità, mettiamoci in ascolto della sua Parola, che ci dona in abbondanza ogni giorno; apriamo il cuore senza temere, perché il suo amore supera tutte le nostre paure, le resistenze, il nostro peccato.

La sua Parola scioglie il male e i mali  che ci portiamo dentro, e liberati da questi, possiamo aprire tutto lo spazio al bene, colmare la nostra umanità del suo amore, diventare più umani e nello stesso tempo più divini, perché riconosciamo la misericordia e la grazia che il Signore ha avuto con noi.

Lasciamo che la parola di Dio stupisca tutti i giorni il nostro cuore, accogliamola, perché operi in noi quanto Egli desidera: la nostra salvezza, per una vita piena di vita.

 

“La Tua Parola, Signore,

sia in me,

non solo quando ti ascolto. 

Parla, grida, sussurra, 

terrò l’orecchio ed il cuore tesi

per non perdere neanche un respiro, 

così che persino ogni virgola, 

faccia parte della mia memoria.

Quanto sono fragile Signore!

Ma in me c’è il desiderio di restare

qui con Te, 

tra le Tue parole. 

Aiutami, affinché senta anche nella sordità

e oda il Suono della Tua voce, 

portami con Te, 

tra le Tue parole che sono amore 

e vita per me”.

(Shekinaheart eremo del cuore) 

La Parola che va diritta al cuore

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Sam 1,9-20

Salmo: 1Sam 2,1.4-8

Vangelo: Mc 1,21b-28

 

Gesù insegna con autorità e non come gli scribi, si perché la sua Parola è Parola del Padre e non parola di uomini. Gesù ci insegna come il Padre, e il fatto che anche gli altri se ne accorgono, vuol dire che ci sono delle parole che fanno pensare a Dio. In qualche modo si riconoscono nelle parole, tanto da sapere individuare da chi provengono.

E a noi capita? Gesù ci invita a far memoria in cui una parola detta o un gesto, ci hanno fatto pensare a Dio, magari era qualcosa di inaspettato e se non l’abbiamo riconosciuto, ora possiamo farlo; come un bambino che sa individuare la voce dei genitori in mezzo alle altre e sorride, reagisce a ciò che li viene detto.

Come è possibile questo? Perché le Parole di Dio che ascoltiamo sono in noi, in quanto siamo Suoi figli ed è proprio per questo che ci risuonano dentro anche quando non lo sappiamo. Riconosciamo che queste parole o gesti, in qualche modo corrispondono a noi, paradossalmente anche qualcosa che ci dà fastidio.

Gesù sa parlare al nostro cuore, sa smuoverci e questo dimostra che ci è vicino, non gli siamo indifferenti e anche se non lo riconosciamo nella nostra vita, Egli è qui per dirci quella Parola che va diritta al cuore.