La Sua Parola

la Tua Parola

09 GENNAIO 2024

MARTEDÌ DELLA I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

Gesù insegna come uno che ha autorità; le sue parole hanno un potere particolare, ovvero quello di arrivare al cuore. Chi ascolta la sua Parola e la accoglie in sé, fa l’esperienza di un germoglio di vita nuovo. Gesù non comunica una dottrina, ma vita, e la sua esperienza umana diventa condivisione di salvezza per tutti.

Quando facciamo fatica a stare dentro la vita, per la sua complessità, mettiamoci in ascolto della sua Parola, che ci dona in abbondanza ogni giorno; apriamo il cuore senza temere, perché il suo amore supera tutte le nostre paure, le resistenze, il nostro peccato.

La sua Parola scioglie il male e i mali  che ci portiamo dentro, e liberati da questi, possiamo aprire tutto lo spazio al bene, colmare la nostra umanità del suo amore, diventare più umani e nello stesso tempo più divini, perché riconosciamo la misericordia e la grazia che il Signore ha avuto con noi.

Lasciamo che la parola di Dio stupisca tutti i giorni il nostro cuore, accogliamola, perché operi in noi quanto Egli desidera: la nostra salvezza, per una vita piena di vita.

 

“La Tua Parola, Signore,

sia in me,

non solo quando ti ascolto. 

Parla, grida, sussurra, 

terrò l’orecchio ed il cuore tesi

per non perdere neanche un respiro, 

così che persino ogni virgola, 

faccia parte della mia memoria.

Quanto sono fragile Signore!

Ma in me c’è il desiderio di restare

qui con Te, 

tra le Tue parole. 

Aiutami, affinché senta anche nella sordità

e oda il Suono della Tua voce, 

portami con Te, 

tra le Tue parole che sono amore 

e vita per me”.

(Shekinaheart eremo del cuore) 

Perdono

perdono

 

17 AGOSTO 2023

GIOVEDÌ DELLA XIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gs 3,7-10.11.13-17

Salmo: Dal Sal 113A (114)

Vangelo: Mt 18,21-19,1

Ricominciare è credere all’amore che fa nuove tutte le cose: questo è il frutto del perdono. Gesù per noi ha risorse infinite di misericordia, perché la giustizia di Dio non si preoccupa di ristabilire una parità tra debitore e creditore, ma condona sempre.

Cristo ha già pagato il nostro debito che ci era impossibile pagare da soli, la salvezza ci è già donata. Fissando i nostri pensieri su tanto perdono ricevuto, il nostro cuore vive la meraviglia di un amore avvolto di misericordia, cosi perdonare gli altri non è solo un semplice suggerimento, bensi un partecipare il dono della salvezza.

Dio si fa incontro a tutti, perché tutti lo possano cercare e trovare, e questo amore non è possibile trattenerlo per sé, é come calcolare settanta per sette è un numero infinito!

Quanto ci ama Dio? Butta il calcolo, sposta il tuo sguardo e osserva: ogni volta che sbagli Lui ti ama; quando nella tua camera in segreto ti senti solo, Egli è li e ti ama e quando è dura perdonare il dolore che ti hanno provocato, ama per due: per te e per quello che non ti hanno dato.

Dio ama e perdona, facciamo di tutto questo il luogo dove crescere e vivere fino a quando? L’amore non ha  un tempo, l’amore semplicemente vive e fa vivere, così il perdono diventa il luogo in cui Dio ogni giorno ha posto la nostra rinascita, é quel fino a quando, oltre tempo, oltre spazio, quell’occasione di possibilità che ci fa toccare fin da adesso la salvezza.

“Signore,

ti chiedo perdono,

per tutte le volte che ho chiuso il mio cuore,

per aver dato al dolore uno spazio che non è suo.

Aiutami a vivere di Te, del Tuo amore,

fammi capace di guarire dall’idea di un amore che ha un limite

e donami di amare illimitatamente

come fai Tu ogni giorno,

da quella prima volte che sono caduto e Tu mi hai detto:

Figlio, ti sono perdonati i tuoi peccati.

Signore grazie per avermi molto amato.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Nulla in cambio

Nulla in cambio

 

VENERDÌ 11 AGOSTO 2023

SANTA CHIARA, VERGINE – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Dt 4,32-40

Salmo: Dal Sal 76 (77)

Vangelo: Mt 16,24-28

“Che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?”.

Seguire Gesù, prendere la croce vuol dire rendersi conto che non c’è nulla da dare in cambio a Dio.

È nella sequela che ci viene svelato che il prezzo da pagare é senza prezzo, poiché Egli ha già offerto tutto, e dato tutto; a noi spetta il grande compito di accoglierlo, di vivere in questa consapevolezza.

Nella nostra logica può essere difficile, se uno mi fa un regalo, io prima o poi cercherò di “ricambiare”. Nella relazione con Dio non ci sarà mai un ricambio, se non il cambiare il nostro cuore, per accogliere un nuovo modo di vedere le cose. Allora perdere la vita non equivale alla morte, ma è perdere quelle logiche che si pensano “vitali” e che forse ora si posso lasciare andare. Il Signore nel corso del nostro cammino ci accompagna, e noi piano piano perdiamo delle zavorre che ci arrestano soltanto.

Impariamo a vivere la gratuità di Dio, che non è solo nei beni materiali, ma è pensare che ci ha proprio voluti, ci ha creati, ha pensato a noi per avere in cambio? Nulla. Ciò che vuole è che tu sia felice, che ti possa realizzare e la tua vita sia piena di quella pienezza che Lui è venuto a portare.

Allora oggi con il cuore grato, rivolgiamo una preghiera di ringraziamento per il dono della vita e per questo amore così grande, oltre ogni logica, oltre la vita

“Quanto costa? Nulla.

Come è possibile Signore?

Nulla perché ti amo mi dici,

ed io che non penso se non a come restituire, resto attonito.

Ma l’amore sgomenta,

l’amore lascia senza fiato.

Tu sei amore senza fiato Dio.

Sei la vita ed oltre,

sei il mio passato, il mio presente e il mio futuro.

Ed io imparo quest’oggi

a lodarti, a dirti grazie, per tutto e per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)