Bisognosi del Pastore

Bisognosi di Pastore

04 FEBBRAIO 2023

SABATO DELLA IV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Eb 13,15-17.20-21

Salmo: Salmo 22 (23)

Vangelo: Mc 6,30-34

Il Vangelo di oggi ci parla di ciò che abbiamo più profondamente nel cuore, ovvero il bisogno di essere ascoltati, capiti ed amati almeno da Dio.

Per questo nonostante Gesù decida di stare in disparte con i suoi, molti lo cercano e lo seguono. È bellissima la reazione di Gesù: ha compassione. Egli ha compassione perché sa che in mancanza di Lui, siamo pecore senza pastore, e dove altri ci avrebbero respinti per mancanza di tempo o altro, Gesù invece ci dona il Suo spazio. Il cuore umano ha bisogno di un luogo dove poter riposare un po’, e questo spazio noi l’abbiamo in Dio.

Anche quando ci sembra così lontano, quando tutto sembra contro, con continue porte chiuse e serie di “no” che si susseguono, c’è un “Si” spuntare all’orizzonte. Il Si di Dio alla nostra storia, il Si di un Padre che vuole che tu ci sia, e che è disposto a portare con te ogni dolore o fatica.

C’è una canzone di Franco Battiato intitolata: ” La cura”, che dice:

“Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,

dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via,

dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,

dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.

[…] E guarirai da tutte le malattie

Perché sei un essere speciale

Ed io, avrò cura di te.” […]

Credo che tali versi possano essere le parole che Dio è venuto a dirci, a sussurrare al nostro cuore, così da sentire un po’ di consolazione lì dove non ce n’é più.

“Dio,

sussurra al mio cuore parole di consolazione.

Prostrato dinanzi a Te, invoco il Tuo nome,

aiutami, donami la Tua forza,

affinché possa camminarti accanto

e sentire il Tuo amore.

Amami nonostante tutto.

Sollevami dai pesi del mio cuore

e rinfranca i miei passi stanchi,

ch’ io non smetti mai di cercarti

e se ciò dovesse mai accadere, tieni per mano

così non Ti perderò.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Bisognosi di speranza

bisognosi di speranza

 

DOMENICA 11 DICEMBRE 2022

III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A

 

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 35,1-6a.8a.10

Salmo: Sal 145 (146)

Seconda lettura: Gc 5,7-10

Vangelo: Mt 11,2-11

 

Il Vangelo di oggi ci fa riflettere sulle nostre insicurezze: Giovanni si trova in carcere e da lì manda i suoi a chiedere, se Gesù era il Messia che egli stesso aveva precedentemente annunciato. Sembra un controsenso, quasi a mettere in discussione il proprio annuncio. Questo può capitare anche a noi, all’Interno di un cammino di fede provare il dubbio, sentire di aver bisogno di rinnovare la speranza in Dio. Gesù lo sa e non lo rimprovera anzi, dice ai discepoli di Giovanni di riferirgli cosa hanno visto: “i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”.

La fede richiama alla fede e Giovanni si dovrà fidare dei suoi discepoli: dovrà vedere con gli occhi degli altri ed ascoltare una parola riferita.

Questo Vangelo ci viene incontro per rassicurare le incertezze, per portare pace al timore del nostro cuore bisognoso di speranza.

Ci sono dei segni ben visibili che testimoniano la vicinanza del Natale, le strade piene di luci, gli addobbi, tutto risuona l’imminenza della festa, ma Gesù ci dona un segno ben più forte: la Sua Parola, affinché il nostro cuore si prepari alla Sua nascita.

Oggi è la domenica in gaudete, ovvero della gioia. Gioia di che cosa? Di Gesù venuto sulla terra a dare conforto alle nostre incertezze, a custodire il cuore dell’uomo, a dare forza alle debolezze, così da poter dire come i discepoli di aver visto cose meravigliose.

“Signore,

donami tu un segno di speranza,

liberami il cuore dall’incertezza,

e sii il mio conforto.

Quando il dubbio mi assale, sostienimi,

nell’angoscia, confortami,

Nasci in tutti i cuori che come me sperano, lottano e soffrono,

ho bisogno che sia Natale anche per me, per tutti”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)