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Con Gesù
22 SETTEMBRE 2023
VENERDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: 1Tm 6,2c-12
Salmo: Dal Sal 48 (49)
Vangelo: Lc 8,1-3
Nel Vangelo di oggi leggiamo che Gesù non era solo, aveva con sé i dodici e alcune donne. La storia di tanti trova un punto comune che unisce: Gesù. Egli non sta fermo, esce, viaggia, cerca; nel cuore solo un desiderio: dire a più persone qual è il vero volto del Padre e far rendere il cuore di ciascuno salvato. Nessuno è escluso da questo progetto di amore.
L’antifona al vangelo dice: “Ti rendo lode, Signore del cielo e della terra,perchè ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno (Cfr Mt 11,25)”. Ci apre a questa consapevolezza, che non importa quanto io mi senta ultimo, inutile senza speranza, poiché è proprio la speranza che viaggia per incontrarmi.
Coloro che sono con Gesù sono dei segni della concretezza di Dio, del suo essere in mezzo a noi. Aiutiamoci a renderlo vivo, condividiamo con altri la bellezza di questo Vangelo che si fa carne non solo una volta, ma sempre nelle nostre vite. Non lasciamo nessuno nel dubbio o nella fatica ma preghiamo per loro, viaggiamo con Gesù nei deserti degli altri e portiamoli sull’altare.
Siamo qui, ci siamo grazie anche a chi ci ha preceduto.
“Signore,
desidero incontrarti,
desidero viaggiare con Te.
Portami nel Tuo cuore,
fammi comprendere che
anch’io ho un posto nel Tuo.
Non importa il mio peccato, o la fatica,
perché il Tuo amore
spalanca le porte,
ed io, commosso e affaticato dal peso del mio errore,
entro nell’immensità di Te
e scopro che finalmente ho una casa per vivere: Tu.”
(Shekinaheart Eremo del cuore)
Gettare
10 GIUGNO 2023
SABATO DELLA IX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: Tb 12,1.5-15.20
Salmo: Da Tb 13
Vangelo: Mc 12,38-44
Gesù “Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete”. Tutto parte da uno sguardo e Gesù ne fa un’insegnamento per i suoi discepoli.
Questa povera donna, avanza nella sua poverta e getta solo due piccole monete, non fa rumore, non si fa notare agli occhi dei più grandi. A Gesù invece non sfugge, anzi la indica come colei che è capace di fare un vero dono, di dare gloria al Signore, perché offre tutto quello che aveva per vivere, seppure gli arrechi sofferenza.
Questo gesto, viene indicato da Gesù come l’immagine dell’amore che sa rinunciare anche a ciò che è necessario. Qui Il signore non ci chiede di soffrire oltre misura, ma ci indica la via della libertà e della semplicità, che deve caratterizzare la nostra vita, per non cadere nel tranello della vanità e della vacuità. Esse possono trarci in inganno quando celano il desiderio di ricercare, onori e approvazioni altrui, ostentando la propria immagine.
Andiamo a Gesù offrendogli tutta la nostra povera vita, le nostre povertà, perché riconosciamo che tutto ciò che siamo e abbiamo è dono suo, e Gesù vedrà l’invisibilità di quel dono, in quanto non è stato donato altro, se non semplicemente amore.
“Signore il tuo invito:
“Getta nel Signore il tuo affanno ed Egli ti sosterrà”
lo sento in linea per me.
Aiutami a gettarmi in Te,
a fare di quel gesto che non è un disprezzo,
un confidente abbandono,
perché l’amore “spreca” ma non si perde
e tu, fai di me quella moneta gettata,
così da essere Tuo tesoro, offerto e donato sempre.”
(Shekinaheart Eremo del cuore)