VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022
SAN MARTINO DI TOURS, VESCOVO – MEMORIA
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: 2Gv 1a.3-9
Salmo: Sal 118 (119)
Vangelo: Lc 17,26-37
Il Vangelo di oggi si presenta un po’ arduo, a tratti duro da comprendere. C’è un susseguirsi di azioni: mangiare, bere, sposarsi, sono persone come noi indaffarate dalle cose quotidiane da compiere, ma vi è un dettaglio importante: non si parla mai di Dio. Sembra quasi non ci fosse.
“Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva”.
L’invito è proprio questo: perdere, che cosa? L’indifferenza per le cose di Dio. Il Signore oggi ci aiuta a riflettere come una vita senza la sua pienezza è già morta. Siamo creati da Lui, amati, voluti all’interno di una relazione con il Padre e abbiamo la libertà di sceglierla o rifiutarla. Tale indifferenza comporta la conseguenza di una vita monca, poiché vivremo solo una parte della vita che il Signore ci ha donato. E cosa avremo salvato? Nulla avremo perso ciò che credevamo di avere.
Lasciamo entrare Dio nel nostro quotidiano, nelle piccole cose ordinarie, nelle occupazioni e preoccupazioni. “Perdiamo” un po’ di tempo, nella consapevolezza di un Dio vicino più di quanto possiamo essere con noi stessi.
Non perderemo la vita, la ritroveremo più bella e più forte e nonostante le fatiche, forse, ci sentiremo meno soli, perché tutto quello che stiamo cercando è già qui accanto a noi.
“Signore,
desidero riporre in te la mia speranza,
ho cercato invano di risolvermi da solo
e mi rendo conto che il mio bene è con Te.
Non è facile continuare a sperare nella fatica
e per questo ti chiedo la forza.
Aiutami a credere e ricordare il Tuo amore
che da sempre mi accompagna,
affinché riesca a continuare a camminare
e soprattutto ti senta accanto”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)