Tag: Dal Vangelo di oggi
Va
19 Agosto 2024
LUNEDÌ DELLA XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Tesoro è una parola che evoca un’avventura, per trovare qualcosa di straordinario che ti riempia la vita. Gesù indica un tesoro: “va”, ovvero, parti, dirigi il tuo cammino su una strada che si chiama Amore, lasciati liberare e vola, troverai una vita moltiplicata, un Cristo vivo che ti ama e che si china nel cuore di ogni uomo per ridargli vita nuova, amore compassione, misericordia.
Non si tratta di guardare alle cose, ma alla qualità del nostro esserci, al modo in cui viviamo la realtà, allo stile con cui curiamo le relazioni.
Solo l’amore strappa dalla tristezza e dalla paura di perdere vita; andare dietro a Gesù apre la strada della gioia, perché seguire Lui è camminare in quel tesoro che ha un valore immenso, non si corrompe, non diminuisce, diventa sempre più brillante, perché è lo sguardo di Dio. Allora comprendiamo che è possibile guardare la nostra esistenza secondo una prospettiva inedita. Tutto ci è dato per vivere nella ricchezza dell’amore, per condividere questo tesoro che rivoluziona la vita: amati profondamente dal Padre del cielo.
Vai vivi il tuo tesoro del cielo, la tua vita nell’Amore.
“Signore,
aiutami a camminare,
così da scoprire te
come unico tesoro,
così da sentirmi io il tuo.
Tu mi accompagni,
sei con me, passo dopo passo,
ti prego: guidami,
dimmi una parola
per poter procedere avanti
e donami la tua forza
che non mi rende un viandante,
ma un pellegrino
la cui meta sei Tu.”
(Shekinaheart eremo del cuore)
Rimanere
18 AGOSTO 2024
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
Le parole di Gesù di oggi, hanno uno straordinario inaudito: non solo un pane disceso dal cielo, ma addirittura mangiare la sua carne e bere il suo sangue per avere la vita eterna. Un corpo da masticare, come può essere possibile? Gesù intende dar da mangiare la sua stessa carne, per rimanere in Lui: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui”.
In realtà quando ci accostiamo a ricevere l’Eucaristia, non è solo un mangiare il corpo di Gesù, ma è Lui ad assimilarci al suo Corpo, ad assumerci in sé, per farci dimorare in quella dinamica di amore che diventa radice di vita e renderci partecipi della sua stessa vita divina.
La nostra tensione di desiderio infinito, fiorisce in ragione di quel “rimanere” in colui che ci ha mostrato tutto l’amore di Dio, cosi da condividerlo con tutti.
Mangiare il suo pane, mangiare il suo corpo, significa diventare partecipi della vita del Cristo, significa rivestirsi dei suoi sentimenti, vivere della sua stessa umanità in cui risplende la gloria dell’amore di Dio per gli uomini, significa incarnare la presenza di Dio qui e ora, dove siamo, dove viviamo, in questo modo si realizza la parola di Gesù: “colui che mangia me vivrà per me”.
“Signore
aiutami a rimanere in te
e tu, ti prego, rimani in me.
In quell’ “Amen”
fa che tu, pane dei cielo,
entri nel mio cuore
e mi renda come te: un dono.
Fammi sentire la tua presenza,
che io non ti oda
come voce lontana,
ma ti senta in me.”
(Shekinaheart eremo del cuore)
Come bambini