Dare in elemosina e… pregare per la pace!

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MARTEDÌ 17 OTTOBRE 2023

SANT’IGNAZIO DI ANTIOCHIA, VESCOVO E MARTIRE – MEMORIA

Prima lettura: Rm 1,16-25

Salmo: Dal Sal 18 (19)

Vangelo: Lc 11,37-41

“Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro”. Cosa vi era dentro? Gesù parla di avidità e cattiveria. L’invito è darlo in elemosina, offrire quella parte a Dio che in verità preferiamo tenere e nascondere. Offrirla perché venga bruciata e purificata, offrirla perché come ogni dono, non torni più indietro. E se anche sembra paradossale offrire un interno da curare, il nostro cuore deve pensare che Gesù è venuto proprio per questo: per perdonare e guarire non solo le malattie fisiche, ma quelle dell’anima che logorano dentro.

Affidiamo a Lui il nostro cuore ed in questo giorno di digiuno e offerta preghiamo per la pace, una pace che deve partire dal nostro cuore e diffondersi. Pace per tutti, pace dentro di noi. Pace perché non ne possiamo più della morte; abbiamo bisogno di credere nell’essere umano e non averne paura. Pace perché ogni cuore finalmente possa farne esperienza e non uccida più la vita e non sia più la morte un “lieto messaggio”.

Affidiamo a Dio tutto e seminiamo la pace attorno a noi. Seminiamo la pace e diffondiamo il bene, sia il nostro interno ora purificato a irradiarsi all’esterno.

“Signore guarisci il mio cuore.

Ti chiedo la pace,

a partire dal mio cuore e che si diffonda.

Come un tarlo la rabbia e il dolore vedo implodere nei cuori,

conservaci nel Tuo cuore,

portaci a casa,

all’interno protetti dai rumori d’intorno,

amati, perdonati nel nostro peccato.

Aiutaci a risorgere, a rialzarci,

per prendere in mano non più armi,

ma mani e

chiedere pace assieme a Te.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Nel segreto

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22 FEBBRAIO 2023

MERCOLEDÌ DELLE CENERI

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gl 2,12-18

Salmo: Sal 50 (51)

Seconda lettura: 2Cor 5,20-6,2

Vangelo: Mt 6,1-6.16-18

Cominciamo oggi con il mercoledì delle ceneri, il tempo della Quaresima. La iniziamo come ci suggerisce il Vangelo, nel segreto del cuore.

Siamo chiamati ad entrare in questo segreto, ovvero, in noi stessi, per ritrovare Dio. Il digiuno ha questo senso: liberare il cuore da tutto ciò che abita nel nostro segreto, ma che non è il suo posto. Attraverso il digiuno materiale, l’elemosina e la preghiera, possiamo percorrere svariate forme di digiuno in grado di liberare il cuore.

Digiuno di parole che in fondo, dette farebbero male; di gesti che scaturiscono da un desiderio di approvazione; di situazioni in cui guardiamo solo a noi stessi e non a chi abbiamo accanto; e ancora potremmo aggiungerne altri alla lista.

Nel segreto del cuore dinanzi a Dio, ciascuno di noi sa a che punto è, cosa deve cambiare o crescere, ed è per questo che l’invito è vivere all’interno di tale segreto, per farci guidare da Dio.

A volte è necessario chiudere la porta per ritirarsi in questo spazio vitale, per essere più vivi, quando aprendola troveremo persone in cammino accanto a noi.

Sapremo fare gesti migliori, dire parole giuste, compiere azioni ben pensate, solo se abbiamo il coraggio di passare del tempo nel segreto del nostro cuore, dove l’unico a vederci sarà Dio.

Sia per tutti questa Quaresima un tempo di rinascita, in cui tornare a Dio con tutto il cuore, un tempo dove scoprire quanto amore nonostante tutto Dio ha per ciascuno. E di Pasqua in Pasqua, questo segreto diventi manifesto, segno di un amore risorto che ha colmato le nostre vite e che sempre ci accompagnerà, passo dopo passo.

“Nel segreto del mio cuore,

purifica ogni mia intenzione.

Nel silenzio, dimmi Tu la Parola giusta per me.

Alzo le mani in alto ed in ginocchio ti prego: Signore guardami!

Sono qui per ascoltarti e per parlarti,

per dare un senso alla mia sete,

per rinnovare ciò che ha bisogno di novità.

Entra nel mio cuore abbine cura Tu,

ti affido tutto di me, poiché sarò me stesso a partire da Te,

da quell’amore che mi hai donato

in quel segreto manifestato.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

“Date in elemosina quello che c’è dentro”

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11 OTTOBRE 2022

MARTEDÌ DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gal 5,1-6

Salmo: Sal 118 (119)

Vangelo: Lc 11,37-41

 

“Date in elemosina quello che c’è dentro e tutto sarà puro”.

Per purificare il cuore c’è bisogno di un atto interno, un gesto che dall’interno sporga verso l’esterno e non il contrario. Questo segno è l’elemosina, spesse volte vista come “dare la monetina”, un atto di carità fatto dai ricchi verso i poveri, quasi che alla fine sia l’avanzo di una ricchezza. Invece, l’elemosina è una forma di condivisione con il povero, e nessuno è così povero da non poter donare nulla.

Il brano del Vangelo di oggi, ci dice infatti, di dare non tanto delle cose materiali, sebbene necessarie a vivere, bensì donare quello che c’è dentro, che viene dal cuore.

Si tratta di sostituire a una purezza esteriore, una purezza interiore e questa è data da un atteggiamento di amore, di misericordia verso il fratello, che benché provenga dal cuore spesso è pieno di tanto altro da dimenticare persino se stesso e chi ha intorno. L’unica cosa che davvero purifica è l’amore ricevuto e donato, capace di restituire la sua iniziale bellezza.

L’elemosina che possiamo fare è condividere pensieri, parole, sorrisi, tempo, gioia, preghiere, amore, misericordia e persino sofferenze e fatiche con chi ci è accanto per aiutarlo. È rendersi conto che siamo tutti sullo stesso piano, feriti per vari motivi, ma degnamente amati da Dio.

Apriamo il nostro cuore all’amore che Dio vi ha riversato, cosi che passi dal cuore alle nostre mani e sia dono per i fratelli.

“Signore,

purifica il mio cuore

dalla presunzione di farcela da solo

e dall’egoismo che mi trattiene dall’amare.

Aiutami a donare tutto quello che ho ricevuto,

perché faccia del bene,

commuova i cuori,

affinché si volgano a te

e ti riconoscano come datore di bene, datore di vita.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)