Senza misura

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GIOVEDÌ 11 APRILE 2024

SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE

Nel Vangelo di oggi, troviamo scritto: “senza misura egli dà lo Spirito”.

In precedenza a tale versetto, Gesù stava spiegando la differenza tra coloro che vengono dall’alto e chi viene dalla terra. Qui è in gioco anche la nostra vita, tra alti e bassi, tra sprazzi di cielo e fango. Da dove veniamo? Siamo terreni, fragili, ma con il cielo nel cuore, perché “senza misura egli dà lo Spirito”.

Senza misura, perché è così l’amore di Dio. Se vuoi unire cielo e terra, solo l’amore può farlo. Se vuoi unire il tuo cielo e la tua terra, solo Lui potrà farlo. A noi è chiesto solo di accogliere e di accoglierci quando vorremo essere altro da quello che siamo, quando la nostra fragilità diventa risposta alle nostre azioni, eppure al di là di ogni ferita o battaglia interiore, c’è sempre un cielo a cui affidarsi.

Senza misura è l’amore di Dio. Serve lo Spirito per comprendere, e nella Trinità, lo Spirito è proprio l’Amore che unisce Padre e Figlio. Senza misura, ci viene dato uno Spirito che ci unisce a Lui, in una relazione da figli.

Nel cielo è la tua dimora, la terra un posto di passaggio, attraverso cui poter vivere già senza misura un amore che perdura, un amore capace di annullare le distanze tra il Padre e il Figlio, così che tu ti senta a casa con Dio.

Sei figlio, un essere umano capace di elevare il cuore, se solo senza misura coglierai il Suo amore, e senza misura lo donerai ai fratelli;  nessuno sentirà la mancanza di Dio poiché Egli non manca, precede, non abbandona, annuncia e dal tuo peccato ti perdona.

“Signore,

eleva il mio cuore,

così che non pensi a me,

alla mia cicatrice

impastata di lacrime e fango,

ma possa scorgere una misura

in cui poter vivere: l’amore.

Duro è il cammino di chi amore non ha,

traguardo per cui la lotta

scuote la polvere,

ma, in quell’impasto di fatiche ed inciampi,

emergi Tu,

l’unica strada per cui sono al sicuro.

Con Te da oggi sentirò l’Amore.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Perdonare

perdonare settanta volte sette

05 MARZO 2024

MARTEDÌ DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA

Pietro si avvicina a Gesù per chiedere la forza del perdono. Si avvicina a Colui che è in grado di perdonare ogni nostro errore, e il suo è un perdono che cancella, come se non fosse mai successo.

Quando noi perdoniamo, a volte, può capitare di tenere per noi qualcosa, la sofferenza, il rancore o anche semplicemente pensare: “quella persona è fatta così”.

Oggi il Signore ci chiede di perdonare settanta volte sette, ma non solo quante volte perdonare in totale, ma quante volte perdonare QUELLA persona.

Perdonare così tanto, vuol dire mettere in conto altrettante sofferenze, e non è facile; per questo mettiamo in conto la forza di Dio, per questo a piene mani esprimiamo la nostra fatica a Lui, affinché ci dia non solo un po’ di forza, ma proprio la Sua.

Come Pietro avviciniamoci a Lui, chiediamo a Gesù come fare in quella situazione; avvicinarsi così, è chiedere che non sia più solo il dolore o il torto a parlare, ma il suo amore, la sua vita che come ha perdonato noi, ci aiuti per dono, a perdonare settanta volte sette in più, di quanto da soli avremo fatto o abbiamo già fatto.

“Signore,

fa del Tuo perdono il mio rifugio.

Possa sentire il Tuo cuore accanto al mio dirgli: Figlio, io ti perdono.

Per quanto lo farai?

Per sempre, mi dici.

Per quanto dovrò farlo io?

Con la Tua stessa misura.

Mi avvicino a te come Pietro,

stanco e senza forze,

mi avvicino perché credo in Te

e se avrò perdonato per dono Tuo,

sarà il Tuo settanta volte sette

che hai donato a me”.

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

La luce dell’amore oltre misura

 

la luce dell'amore oltre misura

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 2Sam 7,18-19.24-29

Salmo: Sal 131 (132)

Vangelo: Mc 4,21-25

 

Il Vangelo di oggi ci parla di ordine e di misura, è come se il Signore ci stesse invitando a mettere le cose al proprio posto. Il più delle volte ci comportiamo secondo un ordine preciso, con delle misure predefinite nelle relazioni con gli altri, nel perdonare qualcuno.

Oggi il Signore ci invita a guardare il nostro ordine e la nostra misura, con lo stesso metro che Lui ha per noi. La sua misura è l’amore. C’è un amore che diventa la misura di tutto e non solo, nella misura in cui amiamo ci verrà dato ancora di più, quel di più viene da Dio.

Egli è venuto per farci amare di più, per farci rendere conto che dove la nostra testa e il nostro cuore arrivano al massimo dell’amore, il Suo amore supera anche questo confine.

Per vedere la luce abbiamo bisogno di buio e per vedere quant’è grande l’amore di Dio, a volte abbiamo bisogno anche del nostro peccato. È necessario mettere in luce ciò che siamo senza nasconderci e questo ci permette di vedere come tutto di noi ai suoi occhi è già visibile, è già nella luce. Tu non sei il tuo buio, tu sei illuminato da un amore oltre misura, che si svela in te come colui capace di mettere in luce, in ordine tutto il resto.

Dio tuo padre non ti ha fatto per le tenebre, ti ha messo alla luce e per quanto tu pensi sia impossibile questo, non devi più temere, Colui che ti ha creato ti ha amato già prima dei tuoi sbagli, dei tuoi errori, c’è un amore più grande di te da sempre, anche se tu non ne eri a conoscenza.

Hai in te la misura di Dio, dove? Nel tuo cuore: quando ti rendi conto di quanto è grande l’amore di Dio e ti scendono le lacrime per la grandezza di ciò che stai vivendo, quando dai ad un altro una possibilità e ci vuoi credere, quando il rancore, la rabbia e l’ingiustizia lasciano spazio al perdono e al silenzio di tanto dolore. In tutte queste cose stai usando la misura di Dio. Per quanto a volte siano difficili queste parole, ricorda che c’è un di più che Egli ti ha donato ed è la forza necessaria perché tu possa fare altrettanto.

Il Suo amore oltre ogni misura, oltre ogni confine, per te e con te arriverà a illuminare ogni parte più buia, affinché tu possa essere la Sua luce sulle strade del mondo.