Perdutamente amati

perdutamente amati

 

MARTEDÌ 06 DICEMBRE 2022

SAN NICOLA, VESCOVO – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 40,1-11

Salmo: Sal 95 (96)

Vangelo: Mt 18,12-14

Nel Vangelo di oggi, leggiamo che il Signore viene a cercare i piccoli e i persi, ma quando la pecora dispersa siamo noi, facciamo fatica a crederci.

Eppure il Signore rassicura che non esiste un tempo in cui non ci cercherà, scenderà dal monte e verrà a valle a cercarci: cosa faremo in quel momento? Forse ci verrà da piangere, perché nonostante tutto Gesù è venuto a dirti: sono qui.

Quando ci sentiamo soli e abbiamo timore di sbagliare, crediamo che Lui è con noi non perché siamo stati i migliori, ma perché ci siamo persi. Sembra paradossale, quasi un “premio” per i nostri peccati. È possibile davvero che Dio ci ami così? Si! Dio è venuto affinché ciascuno di noi avesse almeno Qualcuno su cui contare. Le pecore “giuste” sono sul monte e sono già al sicuro, per questo il pastore scende per toglierci dal pericolo, dal rischio di cadere ancora più in fondo, per aiutarci a riconoscere che la cosa da toccare sempre più a fondo, fino in fondo è il Suo amore.

Torneremo sul monte con Lui attraverso la nostra stessa croce, ma essa non ci scaraventerá più a terra, perché ora c’è Gesù a portarla con noi. Il nostro è un cammino in salita, mai soli ma con Lui, non siamo più dei dispersi, siamo amati, perdutamente amati da Dio, e quel giorno in cui da persi ci scopriremo perdutamente amati, sarà un giorno grande poiché ci troveremo già su sul monte a raccontarlo.

 “Signore sono qui, mi vedi?

Vienimi a cercare, tendimi la mano.

Vorrei solo poter sentire la tua voce dire: sono qui.

Tu sei la forza che cercavo

e non smetterò mai di chiederti: vieni qui

così che il mio dolore abbia un senso

e l’unico è sapere che non sono solo

ma sono con Te,

solo allora il mio cuore troverá sollievo,

perché saprò che non sono più un disperso

e potrò risponderti: sono qui, anch’io”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Sei Tu a guardarmi

sei Tu a guardarmi

 

MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2022

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Nm 21,4b-9 oppure Fil 2,6-11

Salmo: Sal 77 (78)

Vangelo: Gv 3,13-17

 

“Dio ha mandato suo figlio perché chiunque creda in Lui non vada perduto”. Credere vuol dire sapere di non essere persi.

Nonostante gli sbagli o lungo le strade che la vita ci porta, abbiamo un punto fisso a cui guardare: il crocifisso, per credere o continuare a credere in un Dio che ci vuole sanare e non abbandonare. Spesso possiamo “sentirci perduti”, ma in realtà non lo siamo, a volte è la paura a parlare oppure l’idea che possa capitarci anche questo, però Dio è Padre e manda Suo Figlio, perché vuole che il Suo amore ci raggiunga.

Il Figlio è la forza di Dio, per aiutarci a credere in un Padre che ha a cuore i suoi figli e non vuole siano persi per sempre.

Guardando al crocifisso, possiamo notare due braccia distese pronte ad abbracciare a sé il mondo intero, affinché nessuno si senta escluso. Possiamo scorgere il Suo volto ricco di dolore, carico di sofferenze, ma soprattutto pieno di tanto amore.

Dalla croce Egli guarda tutti noi e mentre stiamo lì a contemplarlo, è Lui che ci contempla. I nostri sguardi si incrociano, sono due sofferenze che ora qui si comprendono.

L’Amore ha trasmesso all’amato, noi, quanto grande è il Suo cuore e per quanto possiamo essere una creatura finita, siamo portatori di un Amore infinito, elargito da Dio, che da sempre e per sempre ha visitato il Suo Popolo, e nessuno mai sarà perso.

“Signore,

sei qui, affinché io non mi perda

e ogni Tuo gesto è in questa direzione,

ma a volte sono così stanco,

che non riesco a scorgerli,

perché nell’acuto della mia sofferenza,

io non so vedere altro che me.

Eppure Tu oggi mi invita ad alzare lo sguardo,

a Risuscitare la vista

per accorgermi che sei Tu per primo a guardarmi

e ad aver cura di me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)