Radici in cielo

Radici in cielo

 

LUNEDÌ 31 LUGLIO 2023

SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, PRESBITERO – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Es 32,15-24.30-34

Salmo: Dal Sal 105 (106)

Vangelo: Mt 13,31-35

Il regno dei cieli si sviluppa in progressione con la nostra crescita. Il granello di senape deve crescere per dare riparo agli uccelli, il lievito deve fermentare per far aumentare la pasta. Ci vuole tempo, attesa. Ogni cosa ha un suo tempo da rispettare.  Il tempo diventa dono di “formazione’ per assumere quella forma che Dio ha già pensato per noi. Questo non è ledere la nostra libertà, anzi è rendersi conto che Dio ha posato il suo sguardo si di noi.

Oggi si celebra la memoria di Sant’Ignazio di Loyola, egli ha donato alla Chiesa uno strumento per metterci a contatto con Dio: gli esercizi Ignaziani, un tempo di preghiera e ascolto, un tempo in cui purificare il cuore da tutto cio che non è Dio per farlo entrare in noi.  Chiediamo l’aiuto a questo Santo, che nella vita ha lottato, ma alla fine il Signore gli ha fatto comprendere quanto lo voleva per sé, non per merito, ma per amore.

Gli esercizi hanno questo scopo: respirare un amore in grado di riportarci in alto, anche quando siamo in basso.

Noi siamo amati da Dio in ogni momento e siamo chiamati ad amarlo, ciascuno nel proprio stato di vita, a fare di questa vita un esercizio di carità e pazienza, a renderci conto che per quanto ci sentiamo piccoli Egli ci ama infinitamente.

Affidiamo a Dio il nostro cammino di crescita, entriamo nella consapevolezza di essere già nelle sue mani e apriamo il nostro cuore a Colui che ci renderà un albero rigoglioso, le cui radici rivolte al cielo non muoiono più.

“Signore,

aiutami a crescere,

per essere dono e per essere meglio.

Eppure Tu non guardi a questo,

ti sto a cuore cosi come sono,

tra i miei inciampi ed i miei sbagli.

Fa che sia il Tuo amore a guidarmi,

e che in esso purifichi il mio sguardo

per vedere quanto è grande il Tuo,

così da mettere radici in cielo

dove nessuno le potrà togliere

ed io crescerò protetto da Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Alzarsi

alzarsi

 

15 NOVEMBRE 2022

MARTEDÌ DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ap 3,1-6.14-22

Salmo: Sal 14 (15)

Vangelo: Lc 19,1-10

Il Vangelo di oggi è un incontro: tra Gesù e Zaccheo e tra noi e loro. Siamo un po’ Zaccheo, quando facciamo di tutto per vedere Gesù, perché comprendiamo che Egli ha molto da dire alla nostra vita e questo brano ne è una conferma.

È proprio l’incontro con Lui che ci rialza dalle nostre cadute, dai nostri fallimenti e nello stare insieme a Gesù, avviene la nostra Risurrezione, ovvero un rialzarci da terra più consapevoli di noi stessi, ma sempre protesi verso di Lui. Questo testo di Risurrezione, di “alzate”, ne rimanda, quasi a volerci ribadire più volte, quanto essa sia parte significativa del nostro percorso:

– Abbiamo Zaccheo (e forse un po’ anche noi), che tenta di rialzarsi da solo, sale su un albero, ma per risorgere con Lui bisogna scendere, proprio come ha fatto Gesù: scendere per risalire.

– Gesù alza lo sguardo: Egli ci ama e dona a Zaccheo e a noi uno sguardo già Risorto, capace di andare oltre l’errore per riabilitarci, per offrire una possibilità nonostante tutto.

– Zaccheo scende e leggiamo: “Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto»”. Si è alzato, la Risurrezione ha toccato il cuore di Zaccheo tanto da non essere più lo stesso, Gesù è entrato nella Sua casa, ed entra anche nella nostra per donarci un’esperienza di salvezza, in grado di rinnovarci interiormente e restituire alla nostre mancanze un luogo dove poter vivere.

Alle nostre fatiche è donato un ristoro, alle nostre paure un rifugio, al nostro cuore un luogo dove poter stare: Gesù risorto dai morti, segno di una vita nuova dove dalle Sue ferite filtra una luce in grado di scaldare, consolare e donare la forza per affrontare con Lui il nostro oggi, il futuro, e dare pace ad ogni passato bisognoso di Risurrezione.

“Signore,

aiutami a rialzarmi,

sii Tu la mia forza,

così che quando la mia non sarà abbastanza, io non vacilli.

Fa che nella mia fragilità incontri la Tua stabilità

ed io possa procedere sicuro

anche attraverso la paura, lo scoraggiamento e lo sconforto,

rendimi forte come un albero,

le cui radici sono nel cielo,

consapevole del Tuo amore

che non vacilla e non molla

e continua a fidarsi di me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

Albero dai frutti buoni

albero dai frutti buoni

 

22 GIUGNO 2022

MERCOLEDÌ DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 2Re 22,8-13; 23,1-3

Salmo: Sal 118 (119)

Vangelo: Mt 7,15-20

 

La Parola si fa preghiera:

“Signore Tu sei quell’albero,

i cui frutti buoni sanno darci nutrimento.

Fa che alimentati dai frutti della Misericordia,

della lealtà, della verità,

sappiamo mettere radici accanto a Te.

Aiutaci a saper distinguere, assaporare

e cogliere i tuoi frutti

e lasciare andare quelli che non sono tuoi.

Guida la mano, la vista, il gusto e l’olfatto,

affinché tutti i nostri sensi riconoscano Te.

Insegnaci a comprendere che

all’ombra del tuo albero troviamo rifugio,

nelle tue radici la vita

e dai tuoi frutti la forza”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)